Nell’ambito dei dibattiti e dei contributi a La Macchina Sognante che si cimentano con l’idea che, nel discorso sul razzismo, esiste la necessità di far confluire all’interno della lingua italiana nuove terminologie, nuovi lemmi, che per una serie di motivi storici sono stati e continuano ad essere assenti. Come “madre macchinista” del contenitore proporrei che in campo teatrale si cominciasse […]
settembre, 2018
Il progetto fotografico di Ginevra Cave autrice della fotogallery di questo numero – a cura di Bartolomeo Bellanova
Per questo numero di LMS ospitiamo la foto gallery di Ginevra Cave, nome d’arte di Ginevra Langella, classe 1993, i cui scatti mi hanno colpito durante l’ultima edizione di Muri di Versi per la profonda umanità colta dietro a ogni volto. Ginevra, come nasce il tuo progetto fotografico e qual è il suo filo conduttore? Il mio progetto fotografico è […]
Quello che successe veramente in Calabria… giovani toscani on the road Parte Prima, di Irene De Matteis
Tutto cominciò con un amore, di Susy, per il suo bassista. La voce di Graziani s’insinuava negli svincoli del tempo lungo una strada che aspirava alla Salerno-Reggio Calabria. Tra mappe cartacee e visioni satellitari la rotta si faceva confusionaria, a tratti incerta, ed Ivan aggiungeva dell’ambiguità con quel MA. Sì, il bassista ha a casa un’altra donna che l’aspetta MA […]
Petr-odio: comprendere la retorica del populismo italiano osservando Caracas – di Francesco Sorana
Il Venezuela si trova oggi in ginocchio. Anni di scelte economiche disastrose, il crollo dei prezzi del petrolio sul mercato internazionale e l’iperinflazione, che si prevede toccherà entro quest’anno la cifra record di un milione percento, hanno condotto il presidente del Venezuela Nicolás Maduro e la maggioranza dei venezuelani di fronte al baratro. La rivoluzione bolivariana non ha prodotto i […]
brani da “Favole per un mondo possibile” di Michele Zizzari (con Prefazione di D. Serafini)
da Pesce Fritto innamorato [ Era il 21 luglio, e l’estate era esplosa. Un’estate così torrida che nei campi i chicchi di mais scoppiavano in pop corn. Ma, non so per quale precisa ragione (le liti più furibonde iniziano spesso per futili motivi), capitò che Bora, il violento vento del nord-est, e Scirocco, l’irrequieto vento del sud, ebbero da […]
“Lina e la sua famiglia”, dalla raccolta “Storie dal pianeta Veronetta” di Marina Sorina
Lina è un angioletto con il naso arrossato e gli occhi azzurri segnati dal pianto. La porto fuori dall’aula, verso la coppia definita dal giudice “le persone che ti hanno accompagnato qui”, e da lei “papà e mamma”. Nel corridoio si butta fra le braccia di sua madre, la seconda che la vita le abbia concesso. Suo padre, l’unico […]
PORCI, poesia inedita di Antonino Contiliano
PORCI : vivere come porci porci con le ali lì… boccate di possibilità e respiro del futuro giocatore d’azzardo l’eternità nel tempo il fulmine dell’istante che decide l’estasi la fuga da standby il debito è pastore e vagina freddo cenere una vita presto in usura brilla l’arsura del desiderio e baleno ficcalo scintillante cazzo ai […]
Dietro le vetrine: un mondo consumato – di Rachele Baccichet
Avete presente quei film di fantascienza dove oltre al pianeta Terra ne viene mostrato un altro allo stesso modo abitato da esseri viventi, dove la vita scorre ma in maniera diversa? E se questo “secondo mondo”, questa “realtà parallela” esistesse veramente? Ma non in un altro pianeta, non in un’ altra parte dell’universo, bensì proprio a pochi chilometri da […]
Parampara, inedito di Leyre Villate Garcia (trad. di P. Piccolo)
Parampara* Fu Foucault a definire il ‘testo’ una collezione di segni che necessitano di interpretazione. Tale definizione servì a espandere il significato della parola fino ad accogliere cose che adesso vengono generalmente riconosciute come testi, ad esempio, film o dipinti, come pure spazi che abitiamo. Che Calcutta esista è un fatto universalmente accettato. Ma che cosa sia Calcutta e come […]
Selezione da “Il sarto di San Valentino” (Edizioni Ensemble 2018) di Iuri Lombardi – a cura di Bartolomeo Bellanova
Il corpo dell’apostata Non ho fatto in tempo a baciarti la fronte Non ho fatto in tempo a baciarti la fronte, te ne sei andato, figura persa nel pomeriggio già bruno sul presto, vagabondo nella spirale amena nello zampillo, nello sgombro dell’ombra, di palazzi nuovi di cemento. Non ti lasciare ti prego nel niente; la città qui […]