POESIE TRATTE DA VUOTO FRONTALE (CAPIRE EDIZIONI, 2020)
L’orizzonte si è svuotato
il mare ha coperto le ombre
il respiro dei bambini
mangiati dal sale.
Bruciano sul corpo
le ombre ormeggiate
sulla riga dell’acqua,
corrono l’aria
le bambine sbocciate
dalle pietre del mare.
Abbiamo ciglia
bianche di sale
per metà donne
per metà prede
da ammazzare.
Ho paura del mio corpo
il bracconiere del mare
si sposta fra pezzi d’occhi
come la mano sulla scacchiera
ma è sempre sua la mossa
fiuta sulle nostre gambe
la paura di non arrivare.
Il mare è una ferita aperta
luce sfinita, restare nel tempo
è pregare per il silenzio degli occhi.
Sabrina Amadori è nata a Milano il 20 giugno 1992. Ha conseguito la laurea magistrale in Filologia moderna presso l’Università degli studi di Pavia. Docente specializzata nelle attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, lavora come insegnante di sostegno nella scuola media. Ha pubblicato le raccolte di poesie “Vuoto frontale” (Capire Edizioni, 2020) e “Frammenti d’aria e grafite” (Ass. Culturale Il Foglio, 2015). Alcuni suoi testi sono apparsi nell’antologia “Zenit poesia – Progetto < 40”, volume secondo (La Vita Felice, 2016), sul blog di poesia della Rai, Rai Poesia, e su Repubblica (sezioni di Napoli e Bari). Sue poesie sono state tradotte in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti e in catalano sulla rivista online “Lletres Bàrbares”.
Immagine di copertina: Veronica Richterova, “Big Orange Coral” dalla mostra “E luce fu”, progetto di Avanguardie Verdi.