Poesia dall’Ucraina: NUOVO CANTO DEL SILENZIO – Anastasia Afanasieva (a cura di ilya Kaminsky)

People walk next to a row of cars waiting to pick up family members and refugees fleeing the war in Ukraine, in Palanca, Moldova, Wednesday, March 2, 2022. Russian forces have escalated their attacks on crowded cities in what Ukraine's leader called a blatant campaign of terror. (AP Photo/Aurel Obreja)People walk next to a row of cars waiting to pick up family members and refugees fleeing the war in Ukraine, in Palanca, Moldova, Wednesday, March 2, 2022. Russian forces have escalated their attacks on crowded cities in what Ukraine's leader called a blatant campaign of terror. (AP Photo/Aurel Obreja)

Da un post nel profilo Facebook dello scrittore Ilya Kaminsky del 4 ottobre 2022. Traduzione italiana di Pina Piccolo dalla traduzione inglese di Ilya Kaminsky e Katie Farris, in attesa di approvazione.

 

Durante la fuga da Kharkiv, in Ucraina, sotto un pesante bombardamento, la poetessa Anastasia Afanasieva ha scritto questa poesia. Grazie ad Atmos per aver appena pubblicato la poesia nella traduzione inglese di Ilya Kaminsky e di Katie Farris. Nell’originale, la poesia è bilingue, in russo e ucraino. Quindi alcune righe sono in due lingue anche in questa traduzione:

 

NUOVO CANTO DEL SILENZIO

 

 

Era sera, quando siamo partiti era sera

e nel tempo in cui è annegata la nave russa

cadeva la neve

e ci lanciavano addosso i cani

Non eravamo né eroi né soldati, noi

correvamo, e dietro di noi c’erano i ricordi

tra strade e negozi di alimentari  bombardati

che avevano ancora i nostri volti

siamo stati gli ultimi a uscire dal nostro rifugio antiaereo

e a osare di saltare

in macchina… gatti, cani, madri

un serpente avvolto in una coperta di lana

siamo stati gli ultimi

a smettere di ascoltare il fischio delle bombe, a smettere

di cadere a terra in ginocchio pregando

su un labbro strappato

in quel mezzo secondo quando la bomba è stata già sganciata ma non è a ancora arrivata

al bersaglio

I primi a smettere di memorizzare i rumori degli aeroplani

distinguendo

il fischio di un missile dal rumore di una bomba

tra il suono della tazza da tè infranta

e la melodia dell’ala di ferro

la differenza tra il silenzio e l’attesa

È sera quando si ferma la mia storia, siamo gli ultimi

del nostro rifugio antiaereo

a non rimanere ad ascoltare le esplosioni di onde d’urto

e a dirigerci verso dove la quiete

respira ancora, con i nostri giorni nello zaino, si procedeva in auto

ascoltando il movimento meccanico

delle nostre idee

al ritmo del sangue nelle nostre vene, al ritmo del sangue che attraversa la memoria del nostro pianeta

al ritmo di ciò che chiamiamo il nostro giorno

tic tac

tic tac

tic tac

ad ogni passo del tempo, ad ogni goccia la terra

purifica la memoria purifica il nostro bisogno

di vivere

mentre costruiamo una barricata dentro i nostri polmoni

per proteggerci dalla lingua

del nemico che ora è macchiata di gocce di sangue

lingua

zaraz zalyapana nashei krov’u con gocce del nostro sangue

ora il nostro odio è più profondo

delle ciotole di argilla

stiamo dimenticando la lingua

nella quale abbiamo scritto le nostre poesie

sono felice di dimenticarla sì rada zabyti a movy

 

 

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Nata a Kharkiv nel 1982, Anastasia Afanasieva è scrittrice e psichiatra. Autrice di sei raccolte di poesia, è stata insignita di numerosi riconoscimenti e premi letterari. La sua opera letteraria espressa in russo,  in tempi recenti dopo l’invasione, come attesta la poesia di cui sopra, si  è spostata verso l’ucraino.

Per maggiori informazioni e analisi vedi articolo nel sito Words for War  da cui abbiamo anche ripreso la foto della poeta.

 

Ilya Kaminsky è l’autore di Dancing in Odessa (Tupelo) e Deaf Republic (Graywolf). È co-editore e co-traduttore di Dark Elderberry Branch: Poems of Marina Cvetaeva (Alice James) e Ecco Anthology of International Poetry (Harper Collins), tra gli altri libri. Ha ricevuto il Los Angeles Times Book Prize, una borsa di studio Guggenheim ed è stato finalista per il National Book Award in Poetry e il Neustadt International Literature Prize.

 

Katie Farris è l’autrice di Boysgirls (Tupelo Press) e A Net to Catch My Body in Its Weaving (Beloit Poetry Journal), che ha vinto il Chad Walsh Prize dal Beloit Poetry Journal. Le poesie e le traduzioni di Farris sono apparse su Poetry, The Nation, McSweeneys, Granta e Massachusetts Review, che le hanno conferito l’Anne Halley Poetry Prize. Farris è co-editore di Gossip and Metaphysics: Russian Modernist Poets (Tupelo).

 

Immagine di copertina: Immagine ripresa da Philanthropy Journal.

 

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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