Dalla Fotogallery: Film a fiori o ricordi con le camelie (terza immagine) – Carmine Lo Regio
La madre dell’assassino
In quale intoppo e inciampo è incorsa la biografia
della madre dell’assassino? in quale punto del percorso
era previsto il contatto, l’attrito, la scintilla, la pistola
sottratta alla fondina e gli spari e la morte vissuta
con la meraviglia di un lampo, uno stupore insanguinato.
Ora la madre dell’assassino porge un vassoio di singhiozzi,
nessun raggio di pietà la investe, nessuna nuvola d’innocenza
sparpaglia le sue piogge. Il temporale ha liberato il grido,
lo sparo mette a tacere gli organi, il fegato non conta più le ore,
l’intestino non celebra la notte, nessun polmone troverà rifugio
lungo la battigia. Quale catena stringe l’assassino e le sue
vittime, e la madre, la madre dell’assassino in quale buio
rammenderà l’anima? E noi, che ci assolviamo, che liberiamo
la nostra furia, in quale abbraccio ci confonderemo?
Trentanove cadaveri dentro un tir
Il mondo corre, corre e non ti fa domande, non stringe
le ginocchia, non digrigna il cuore, il mondo
ha un respiro che guarda oltre il tuo orizzonte, ignora
le mani che si aprono, abbandonano la morsa.
Come si sta sul bordo, sul limite, sulla linea del buio
quando l’asfalto assorbe l’ultimo assalto all’utopia
e zero decibel dichiara il segmento dei lamenti e i denti
sono piantati per sempre nella carne e tutto quello che resta
è un sottobosco di corpi, una brughiera di occhi
ancora aperti alle parole, spalancati come una vendetta.
Il cuore dell’attentatore
Il cuore del dio è grande come l’universo, ma basta
un cuore di bruco, d’insetto, di lucertolina per sparare
nel mucchio. Vedi quei cadaveri? Ancora
vagano in cerca di una porta, un varco, uno spiraglio:
uno ha il cranio come una melagrana spalancata
e goccia a goccia gli colano i pensieri, a un altro
volano come una corrente d’aria nella testa, spifferi
di complicatissimi pensieri matematici, e un’altra,
certo una casalinga con le mele, le arance sparpagliate
nel sangue, coltivava pensieri che frullano tuttora
intorno alla pozzanghera, infine un altro, un tipo
malandrino, trattiene nello sguardo un culo di ragazza
che lo precedeva, per strada, con una certa enfasi.
Tutti stanno là senza volerlo, senza saperlo, e il cuore
dell’attentatore non presenta varchi, spiragli, chiuso
ai lamenti, chiuso a qualsiasi richiamo, il cuore
dell’attentatore parla di un dio che gli rimane estraneo.
Senza voltarsi
In fondo al buio si riaffaccia un grillo, timidamente.
L’albero ha scosso le chiome in uno scintillio
di gridi, il volo degli uccelli adesso
è nella curva del ritorno.
Il fanalino che lampeggiava tace.
La polvere torna a depositarsi.
Dopo lo schianto anche gli scricchiolii si acquietano.
La notte ha riassorbito l’urlo delle lamiere.
Il disegno dell’auto è uno scarabocchio.
Ora i tre amici scendono e s’incamminano nel buio.
Senza guardarsi.
Senza più parlare.
Senza voltarsi, senza più la voglia di salutare
i corpi lasciati in eredità alla notte.
Paolo Polvani è nato il 1 giugno 1951 a Barletta, dove vive. Poeta, fa incursioni anche nella narrativa. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza all’Università di Bari. È socio fondatore dell’associazione culturale autorieditori.com. È fondatore e co-direttore della fanzine online Versante Ripido (https://www.versanteripido.it/). Si è classificato primo a numerosi, prestigiosi premi letterari nazionali fra i quali: Spiaggia di velluto, Senigallia, 1999; Liberalia città dei sassi, Matera, 2006; Altri segni, Perugia, 2009; Thesaurus, 2012. Ha pubblicato: Nuvole balene, ed. Antico mercato saraceno, Treviso 1989; La via del pane, ed. Oceano, Sanremo 1998; Giulia, ed. Oceano, Sanremo 1999: queste pubblicazioni sono state il riconoscimento per concorsi letterari della città di Andria. Alfabeto delle pietre, ed. La fenice, Senigallia 1999: questa pubblicazione è stato il riconoscimento del primo premio al concorso Spiaggia di velluto. Trasporti Urbani, ed. Altrimedia, Matera 2006: questa pubblicazione è stato il riconoscimento del primo premio al concorso La città. Compagni di viaggio, ed. Fonema, Perugia 2009: Questa pubblicazione è stato il riconoscimento del primo premio al concorso Altri segni. Gli anni delle donne, ed. del Calatino, 2012: questa pubblicazione è stato il riconoscimento del primo premio al concorso Il retroverso. Un inventario della luce, ed. Helicon, 2013: questa pubblicazione è stato il riconoscimento del primo premio al concorso Thesaurus. Cucine abitabili, Mreditori 2014; Una fame chiara ediz. Terra d’Ulivi 2015; Il mondo come un clamoroso errore, edizioni Pietrevive 2017.