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Oh donna, chi sei?
Tu, pugnale intruso nel mio passato
tu, docile come gli occhi di un coniglio
morbida come la buccia di una pesca
tu, pulita come una collana di gelsomino
innocente come i grembiuli dei bambini
tu, feroce come la parola,
esci dai fogli dei miei taccuini,
esci dalle lenzuola del mio letto,
esci dalle tazze da caffè
e dai cucchiaini di zucchero
esci dai bottoni della mia camicia
e dai fili del mio fazzoletto
esci dal mio spazzolino da denti
e dalla schiuma del sapone sul mio volto
esci da tutte le mie piccole cose
perché solo così io potrò andare al lavoro.
14
I due anni in cui eri la mia amata
sono le più importanti pagine
del libro dell’amore contemporaneo.
Prima, solo pagine bianche
dopo, solo pagine bianche.
Quei due anni sono l’equatore
che passa fra la mia bocca e la tua
e sono le sequenze che
seguono gli osservatori
e su cui vengono regolate
le ore nel mondo…
16
Quando appoggi la tua testa sulla mia spalla…
Mentre guido
le stelle abbandonano la loro orbita
scendono a migliaia
sciando sui finestrini…
Anche la luna scende
dimorando sulla mia spalla…
E allora diventa piacevole
fumare
chiacchierare
tacere
e anche perdersi nelle strade d’inverno
senza nome… piacevole.
e mi auguro che rimaniamo così per sempre
la pioggia canta
e il tergicristallo canta,
e la tua testolina
rinchiusa nell’erba del mio petto
come una colorata farfalla africana
che si rifiuta di volare…
27
Fra me e te…
Ventidue anni di differenza
ma fra le mie e le tue,
quando si abbracciano,
si schiacciano gli anni
e si schianta lo specchio dell’età.
81
Quando un giorno troverai un uomo…
È possibile che lui trasformi ogni atomo delle tue molecole
In poesia…
E che renda ogni capello dei tuoi capelli… Poesia
Quando un giorno troverai un uomo..
È possibile – come ho fatto io – che lui ti lavi con la poesia…
Che ti trucchi con la poesia…
Che ti pettini con la poesia…
E allora ti scongiurerò …
Di seguirlo senza indugiare…
Perché non importa che tu sia mia…
Non importa che tu sia sua…
Quel che conta è che tu sia
Della poesia.
95
La vodka… scorre sulla mia lingua
come una spada di fuoco…
e con ogni goccia anche tu scorri.
Ho provato stanotte ad essere amabile…
Ho provato ad essere un russo…
Che inghiottisce tanto bruciore…
Senza bruciarsi
però ho fallito.
Poiché affrontavo due fuochi:
il fuoco della vodka
e il tuo, di fuoco.
6 poesie tratte da “100 poesie d’amore” di Nizar Qabbani. Traduzione inedita di Idriss Amid, per gentile concessione del traduttore.
da Wikipedia:
Nizar Qabbani (in arabo: نزار توفيق قباني, Nizār Tawfīq Qabbānī; Damasco, 21 marzo 1923 – Londra, 30 aprile 1998) è stato un diplomatico, poeta ed editore siriano. Tuttora è uno dei più importanti e più famosi poeti arabi nei tempi moderni.
- N. Qabbani, Tu… Tu; Guerra o pace; Sifilide; Brace; Bagnante; Seni crocefissi, in Calchi di poesia araba contemporanea, a cura di F. Cabasi, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1962, pp. 79-90.
- G. Canova, Nizār Qabbānī: poesie d’amore e di lotta, Istituto per l’Oriente, Roma 1972.
- G. Canova, Nizār Qabbānī: la mia storia con la poesia, Istituto per l’Oriente, Roma 1974.
- N. Qabbani, Poesie, a cura di G. Canova, M.A. De Luca, P. Minganti, A. Pellitteri, Istituto per l’Oriente, Roma 1976.
- H. Slama, Nizar Qabbani tra amore e rivolta: prolegomeni per un’analisi strutturale (1944-1973), Centro culturale Al Farabi, Palermo 1994.
- N. Qabbani, Il fiammifero è in mano mia e le vostre piccole nazioni sono di carta e altri versi, a cura di V. Colombo, San Marco dei Giustiniani, Genova 2001.
- N. Qabbani, Il libro dell’amore, traduzione di M. Avino, in Antologia della letteratura araba contemporanea. Dalla nahda a oggi, a cura di M. Avino, I. Camera d’Afflitto, A. Salem, Carocci, Roma 2015, pp. 116-117.
- N. Qabbani, Le mie poesie più belle, traduzione dall’arabo a cura di N. Salameh e S. Moresi, postfazione di P. Caridi, Jouvence, Milano 2016.
- F. Medici, Le “poesie più belle” di Nizar Qabbani, Centro Studi e Ricerche di Orientalistica, 4 giugno 2016 (cfr. “SiriaLibano”, 7 giugno 2016).
Foto in evidenza di Teri Allen-Piccolo.