La donna è un verso… 6 poesie inedite di Nizar Qabbani, il poeta dell’amore del Novecento arabo (trad. di Idriss Amid)

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Oh donna, chi sei?

Tu, pugnale intruso nel mio passato

tu, docile come gli occhi di un coniglio

morbida come la buccia di una pesca

tu, pulita come una collana di gelsomino

innocente come i grembiuli dei bambini

tu, feroce come la parola,

esci dai fogli dei miei taccuini,

esci dalle lenzuola del mio letto,

esci dalle tazze da caffè

e dai cucchiaini di zucchero

esci dai bottoni della mia camicia

e dai fili del mio fazzoletto

esci dal mio spazzolino da denti

e dalla schiuma del sapone sul mio volto

esci da tutte le mie piccole cose

perché solo così io potrò andare al lavoro.

 

 

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I due anni in cui eri la mia amata

sono le più importanti pagine

del libro dell’amore contemporaneo.

Prima, solo pagine bianche

dopo, solo pagine bianche.

Quei due anni sono l’equatore

che passa fra la mia bocca e la tua

e sono le sequenze che

seguono gli osservatori

e su cui vengono regolate

le ore nel mondo…

 

 

 

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Quando appoggi la tua testa sulla mia spalla…

Mentre guido

le stelle abbandonano la loro orbita

scendono a migliaia

sciando sui finestrini…

Anche la luna scende

dimorando sulla mia spalla…

E allora diventa piacevole

fumare

chiacchierare

tacere

e anche perdersi nelle strade d’inverno

senza nome… piacevole.

e mi auguro che rimaniamo così per sempre

la pioggia canta

e il tergicristallo canta,

e la tua testolina

rinchiusa nell’erba del mio petto

come una colorata farfalla africana

che si rifiuta di volare…

 

 

 

 

27

Fra me e te…

Ventidue anni di differenza

ma fra le mie e le tue,

quando si abbracciano,

si schiacciano gli anni

e si schianta lo specchio dell’età.

 

 

 

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Quando un giorno troverai un uomo…

È possibile che lui trasformi ogni atomo delle tue molecole

In poesia…

E che renda ogni capello dei tuoi capelli… Poesia

Quando un giorno troverai un uomo..

È possibile – come ho fatto io – che lui ti lavi con la poesia…

Che ti trucchi con la poesia…

Che ti pettini con la poesia…

E allora ti scongiurerò …

Di seguirlo senza indugiare…

Perché non importa che tu sia mia…

Non importa che tu sia sua…

Quel che conta è che tu sia

Della poesia.

 

 

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La vodka… scorre sulla mia lingua

come una spada di fuoco…

e con ogni goccia anche tu scorri.

Ho provato stanotte ad essere amabile…

Ho provato ad essere un russo…

Che inghiottisce tanto bruciore…

Senza bruciarsi

però ho fallito.

Poiché affrontavo due fuochi:

il fuoco della vodka

e il tuo, di fuoco.

 

 

6 poesie tratte da “100 poesie d’amore” di Nizar Qabbani. Traduzione inedita di Idriss Amid, per gentile concessione del traduttore.

 

nizar

da Wikipedia:

Nizar Qabbani (in arabo: نزار توفيق قباني‎, Nizār Tawfīq Qabbānī; Damasco, 21 marzo 1923Londra, 30 aprile 1998) è stato un diplomatico, poeta ed editore siriano. Tuttora è uno dei più importanti e più famosi poeti arabi nei tempi moderni.

  • N. Qabbani, Tu… Tu; Guerra o pace; Sifilide; Brace; Bagnante; Seni crocefissi, in Calchi di poesia araba contemporanea, a cura di F. Cabasi, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1962, pp. 79-90.
  • G. Canova, Nizār Qabbānī: poesie d’amore e di lotta, Istituto per l’Oriente, Roma 1972.
  • G. Canova, Nizār Qabbānī: la mia storia con la poesia, Istituto per l’Oriente, Roma 1974.
  • N. Qabbani, Poesie, a cura di G. Canova, M.A. De Luca, P. Minganti, A. Pellitteri, Istituto per l’Oriente, Roma 1976.
  • H. Slama, Nizar Qabbani tra amore e rivolta: prolegomeni per un’analisi strutturale (1944-1973), Centro culturale Al Farabi, Palermo 1994.
  • N. Qabbani, Il fiammifero è in mano mia e le vostre piccole nazioni sono di carta e altri versi, a cura di V. Colombo, San Marco dei Giustiniani, Genova 2001.
  • N. Qabbani, Il libro dell’amore, traduzione di M. Avino, in Antologia della letteratura araba contemporanea. Dalla nahda a oggi, a cura di M. Avino, I. Camera d’Afflitto, A. Salem, Carocci, Roma 2015, pp. 116-117.
  • N. Qabbani, Le mie poesie più belle, traduzione dall’arabo a cura di N. Salameh e S. Moresi, postfazione di P. Caridi, Jouvence, Milano 2016.
  • F. Medici, Le “poesie più belle” di Nizar Qabbani, Centro Studi e Ricerche di Orientalistica, 4 giugno 2016 (cfr. “SiriaLibano”, 7 giugno 2016).

Foto in evidenza di Teri Allen-Piccolo.

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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