I POSTI SELVAGGI DELLA TERRA
I tuoi occhi, la tua bocca e le mani,
le autostrade pubbliche.
Mani, come stazioni di servizio,
grossi camion a brontolare negli angoli.
Occhi come lo sportello di un bancario
cambiavalute.
Amo ogni parte del tuo corpo
amici abbracciano le tue periferie
si autorizzano le coltivazioni agricole
ma io conosco il sentiero
per il tuo posto selvatico.
Non è che io lo preferisca,
ma lì siamo quasi sempre
da soli,
ed è spaventoso ma anche tranquillo.
PERCHE’ MI PRENDO CURA DEL MIO MACINTOSH
Perché cova sotto il cappuccio come un falcone appollaiato,
Perché salta come un cavallo ombroso e a volte mi disarciona,
Perché quando è freddo va lento,
Perché la plastica è un triste robusto materiale che attrae i roditori,
Perché è capriccioso,
Perché la mia mente vola in lui attraverso le mie dita,
Perché saltella avanti e indietro e non si stanca mai di fiutare e cercare,
Perché i suoi tasti cliccano come grandine sulla roccia,
E mi strizza l’occhio quando se ne va,
E mi mette da parte mucchi di parole, dozzine di sacchi d’oro sotto le pietre
nei letti dei fiumi, come capsule di semi in una vite, o conserva sacchi di bulloni;
E io li perdo e poi li ritrovo,
Perché si possono disporre baldanzosamente interi mondi di scrittura e poi evidenziarli
e farli sparire in un bagliore di “delete”,
perciò mi insegna impermanenza e dolore;
E perché il mio computer ed io siamo entrambi di passaggio in questo mondo
entrambi folli, e abbiamo destini terrestri,
Perchè l’ho lasciato traslocare dentro la tenda,
E con me ne esce ogni mattina;
Riempiamo i nostri canestri, torniamo a casa,
Ci sentiamo ricchi, ci rilassiamo,
Gli getto un boccone e lui vibra.
COME RICONOSCERE GLI UCCELLI
Il posto dove sei
Il periodo dell’anno
Come e dove si spostano nei prati, cespugli, foresta,
rocce, canneti, vanno in giro
soli, in gruppo o in piccoli gruppi?
Taglia, velocità, tipi di volo
Peculiarità. Movimenti della coda, battiti d’ali, ondeggiamenti —
Riesci a vedere cosa mangiano?
Richiami e canti?
Infine. se ti capita, puoi vederne i colori,
dettagli del piumaggio — righe, punti, strisce
Che ti forniranno i dettagli necessari per arrivare a dare
un nome ma
Conosci già quest’uccello.
OTZI ATTRAVERSA
Sono arrivato alla conclusione che stesse attraversando la catena montuosa per raggiungere un accampamento sull’altro versante dove viveva sua figlia. C’erano delle frecce lasciate a metà nella faretra e poteva finirle durante l’inverno, poi sarebbe ritornato a sud della catena montuosa la primavera successiva.
Moretti ed io abbiamo passato un giorno intero a Bolzano esaminando i suoi attrezzi, gli abiti, le erbe, le punte di selce, tutto quello che lo riguardava — e poi, una volta arrivati sul crinale delle Dolomiti vicino a Passo Sella mi resi conto che stavamo osservando le catene di monti che lui aveva veramente attraversato, e tutto diventò chiaro.
In cammino
Cammina a passo regolare sul pendio — roccia e cespugli fitti — vento nelle orecchie, brezza che fa leggermente ondeggiare la barba — nuvole basse, da ovest, a batuffoli — oltrepassare ed attraversare le alte cime; varchi nel cielo blu — in lontananza — tra sbuffi di nuvole bianche e grigie si nasconde un crinale. Attraverso una fessura nella roccia, chiazze blu di ombre di nuvole e sole — la brezza cala — si entra nella neve adesso, sole dietro le nuvole ma sempre luce fortissima.
Ginocchio dolorante e spalla indolenzita — ma — sto per uscire sul campo di ghiaccio per attraversarlo e scendere dall’altra parte, ancora neve e rocce e abeti più in basso. Proprio adesso sole e vento — il mio coltellino, l’occorrente per il fuoco, una figlia sistemata, questo cammino solitario.
5300 anni fa. 22 Settembre 2004
ASKESIS, PRAXIS, THEORIA DEL SELVATICO
La strada luminosa del selvatico
— la sua theoria
è, che il mondo è inesorabile, breve, e spesso doloroso
e la sua askesis(1),
freddo, fame, errori stupidi, amarezza, illusioni, solitudine;
notti e giorni difficili sono inevitabili
trovare la praxis è
tener duro, risolvere, cogliere l’istante
tortuosa e osservatrice, la strada luminosa del selvatico
da prima, 4.IX.94
1 – Askesis: in greco antico, ascesi, originariamente con il significato di allenamento, esercizio per il superamento di una prova.
Per sapere di più su Gary Snyder, questo video dell’omaggio che gli è stato organizzato ad agosto del 2022 dalla Library of America.
https://www.youtube.com/watch?v=34vDHhFrc2c
Rita Degli Esposti, nata a Bologna, vive ora a Venezia. Ha sempre scritto poesia. Ha partecipato con performances e opere visive a molti festival internazionali (Amsterdam, Venezia, Roma, Locarno, Budapest ecc.) e dato vita a varie riviste (mgur-poesia, Veneziaundertide, ecc.). Ha pubblicato diversi libri in Italia, Svizzera e Stati Uniti tra i quali: Anticorpi, In livrea di transizione, Amrita, Tiger in the mirror, Specchio convesso, Letters to the nightingale, Sul calesse di Andrea. Ha tradotto in italiano opere di: Kathy Acker, James Koller, Cid Corman, Tom Raworth, Joanne Kyger, Allen Ginsberg, Anne Waldman, Coco Gordon, Namkhai Norbu. Ultimo lavoro di traduzione : Questo istante presente, di Gary Snyder, ed. Jouvence 2017.
Immagine di copertina: Opera grafica di Mubeen Kishany.