Inserto Palestina

All’interno del numero 21 de la Macchina Sognante, trovate l’Inserto palestina che contiene traduzioni italiane di testi inediti di oltre 20 scrittori e scrittici palestinesi che vivono nei Territori o in diaspora, Nel loro insieme offrono una panoramica sulle tematiche, gli stili, le voci, le testimonianze, le prospettive che emergono nei diversi generi letterari dal crogiolo della Palestina, specialmente come conseguenza delle dinamiche dispiegate in questi ultimi anni e settimane. Ci permettono di interrogarci anche sugli elementi di continuità e di frattura rispetto alla letteratura prodotta in passato e su come gli elementi dirompenti che si manifestano negli scritti più recenti si possano collegare a correnti emergenti anche in altre parti del mondo. Tra gli autori e le autrici proposti: Khulud Khamis, Mazen Maarouf, Somaya El Sousi, Mohammed El Kurd, Wasem AlMadani, Ahmed Masoud, Basma Ghalayini, Ghada Nabil, Lena Khalaf Tuffaha, Mourid Barghouti, Mahmoud Darwish, Fadwa Tuqan, Tawfiq Zyad, come pure i contributi di iniziative online come We are not numbers e Gaza Poets Society.

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Una poesia di Zakariyya Muhammad (a cura di Angelantonio Cafagno)

Dalla Fotogallery: Ossidazione murale, paesaggio – Ezio Ciprian   Ti ho notato mentre correvo. Non ho avuto il tempo di fermarmi per baciarti la mano. Il mondo intero mi inseguiva come se fossi un ladro e mi era impossibile fermarmi. Se ti fermi, vieni ucciso. Ma io, ti ho notata: la tua mano uno stelo di narciso in un bicchiere […]

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Il “noi palestinesi” che si disgrega: uno sguardo al romanzo La tenda bianca di Liana Badr (di Giorgia Magnani)

Dalla Fotogallery: il grido della terra, acrilico su tela, 2019 – Claudia Raza   Chiunque sia appassionato di letteratura palestinese, è abituato a una scrittura che denuncia soprattutto la brutale occupazione israeliana e che traccia i palestinesi come un unico popolo unito contro una situazione da loro ingiustamente subita. Tuttavia, cosa succede quando una scrittrice palestinese decide di rompere dall’interno […]

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Sull’identità palestinese: una conversazione con Salman Rushdie – di Edward Said (trad. di Giorgio Canarutto)

Sull’identità palestinese: una conversazione con Salman Rushdie, di Edward Said[1]   Salman Rushdie: Lo scopo di questa serata è parlare del nuovo libro di Edward Said, After the Last Sky.[2] Prima vorrei presentarvi brevemente Edward—anche se, giudicando dal numero di persone che sono venute e non riescono ad entrare, sembrerebbe non essere necessario. Per quelli di noi che considerano il conflitto […]

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Le mie metafore, immagini e metonimie a letto addormentate: Riflessioni sul grottesco nelle poesie di Najwan Darwish – Pina Piccolo e Sana Darghmouni

Ascoltare qualche mese fa dal vivo la poesia di Najwan Darwish, dalla raccolta Più nulla da perdere (Il Ponte del sale, 2021), recitata in lingua originale dall’autore e nella efficace, dinamica traduzione italiana dal traduttore Simone Sibilio è stata una esperienza di grande intensità sia dal punto di vista intellettuale che da quello emotivo. È stato anche uno stimolo a […]

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“Come What May” anteprima del primo capitolo – Ahmed Masoud

Capitolo 1   “Ma a chi mai potrebbe importare? Ancora un altro morto, e allora?” “Importa a me. È . . . era mio marito.” Mi fissò come se si trovasse davanti una pazza, una donna indifesa che implorava un funzionario di crederle: un caso umano. Tuttavia lo sguardo dell’uomo era difficile da decifrare. Provava empatia? Disgusto? O semplicemente noia? Nonostante fuori soffiasse un vento gelido, la sua pelle […]

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Gaza, un territorio sotto assedio e le sue molteplici complessità in “Come What May” – Layla Maghribi

Gaza, un territorio sotto assedio e le sue molteplici complessità in “Come What May” – Layla Maghribi Layla Maghribi. Recensione apparsa in The National 18 maggio 2022, traduzione dall’inglese di Pina Piccolo.   La guerra e la sopravvivenza sono state a lungo le principali preoccupazioni di chi vive nella Striscia di Gaza, come è possibile, quindi, svolgere le indagini su un omicidio nel […]

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Perché Israele ha giustiziato Shireen Abu Akleh? – Steven Salaita

Subito dopo che i soldati israeliani hanno giustiziato la giornalista di Al-Jazeera Shireen Abu-Akleh e sparato su un gruppo di suoi colleghi, molti hanno iniziato a interrogarsi sulle motivazioni dietro a un atto tanto terribile. Perché Israele aveva deciso di uccidere una giornalista acclamata in tutto il mondo arabo? Una non combattente che aveva addosso il distintivo appropriato che la […]

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Vittima n. 18 – Mahmoud Darwish, trad. Angelo Cafagno

  Vittima n. 18 Una volta, l’uliveto era verde Lo era! E il cielo era una foresta azzurra. Lo era, mio amore. E quella notte, cosa è cambiato? Hanno fermato il camion all’angolo della strada. Erano così calmi. E svoltato ad est. Erano così calmi. Una volta, il mio cuore era un canarino blu… Il nido del mio amore! Lo […]

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I bambini vedono buchi e notano le prigioni? (a cura di Sana Darghmouni)

Non ero sicura che i bambini prestassero attenzione ai vicoli del campo profughi, sapevo che li vedevano, ma forse non a tal punto di leggere una storia al riguardo. Le storie che essi cercavano erano diverse, come se fossero alla ricerca di un altro luogo, quindi ho posto loro la domanda durante la mia ultima lezione di arte, nel momento […]

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Ecco come la guerra mi ha lasciato in vita – Intervista di Le Ortique alla scrittrice palestinese Wesam Almadani

di Valentina Di Cesare e Viviana Fiorentino, ripreso dal sito Le Ortique, che pubblica l’intervista in italiano e inglese.   Latitudini/Latitudes Wesam Almadani è una scrittrice palestinese, originaria di Giaffa, ma cresciuta tra il Sudan, l’Egitto e Gaza. Attualmente, vive in Norvegia. Almadani ha pubblicato due libri in inglese e arabo: il romanzo The body’s schizophrenia (Arab institute for research & publishing, 2020) […]