Una poesia di Zakariyya Muhammad (a cura di Angelantonio Cafagno)

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Dalla Fotogallery: Ossidazione murale, paesaggio – Ezio Ciprian

 

Ti ho notato mentre correvo. Non ho avuto il tempo di fermarmi

per baciarti la mano. Il mondo intero mi inseguiva come se fossi un ladro

e mi era impossibile fermarmi. Se ti fermi, vieni ucciso. Ma io,

ti ho notata: la tua mano uno stelo di narciso in un bicchiere d’acqua, la tua bocca l’asola

di un bottone, aperta sul petto di una camicia e i tuoi capelli un nibbio in volo.

Ti ho notato. Tra le mani, non avevo fiammiferi per accendere un fuoco e danzarci

attorno. Il mondo mi stava deludendo, per poi abbandonarmi. Non ti ho

nemmeno salutato.

 

Ma, un giorno, il mondo si calmerà e i folli satellitari

si fermeranno, i piedi che mi hanno braccato si disperderanno. E io tornerò sulla

stessa strada su cui ti ho notato. Ti troverò

sulla stessa panchina: la tua mano uno stelo di narciso, il tuo sorriso un nibbio

e il tuo cuore un fiore di albicocco. E da te, sotto l’ombra del tuo albicocco,

distruggerò la tenda della mia orfanezza per costruirci casa mia.

24-6-2014

 

La poesia fa parte della raccolta Kushtiban dell’autore palestinese Zakariyya Muhammad (1951). L’autore rientra nel filone letterario della poesia in prosa, genere poetico che rompe gli schemi precisi della poesia classica araba per lasciare spazio alle parole. La singolarità dell’autore emerge anche a livello tematico, mostrando un distacco dalla poesia palestinese per la patria, favorendo, invece, la descrizione degli elementi quotidiani e di ciò che circonda l’umanità, che non necessariamente comprende i confini del proprio Paese per quanto fondamentale sia parlarne. Questo è ciò che lo mette in contrapposizione con il celeberrimo poeta palestinese per antonomasia Mahmud Darwish.

 

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Angelo Cafagno, si è laureato in Lingua e Cultura Italiane per Stranieri all’Alma Mater Studiorum di Bologna, ha studiato Interpretariato e Traduzione presso la SSML Carlo Bo di Bari. Pone al centro dei suoi studi l’interesse per la lingua araba, assieme alla sua cultura e letteratura, principalmente nell’ambito contemporaneo, con particolare attenzione per la Palestina. Si occupa di diffondere informazioni relative all’area MENA attraverso la sua pagina Instagram @themiddleastnerds.

Riguardo il macchinista

Sana Darghmouni

Sana Darghmouni, Dottore di ricerca in Letterature Comparate presso l'Università di Bologna, dove ha conseguito anche una laurea in lingue e letterature straniere. E' stata docente di lingua araba presso l'Università per Stranieri di Perugia ed è attualmente tutor didattico presso la scuola di Lingue e letterature, Traduzione e Interpretazione all'Università di Bologna.

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