BOOKCROSSING: COS’È E COSA CI PUÒ INSEGNARE di Andrea Genzone

Copertina book crossing

Pubblicato il 28 Marzo 2022 su LeNiUS CULTURA SOCIETÀ

Fare bookcrossing significa lasciare libri in luoghi aperti al pubblico in modo che altre persone possano trovarli, leggerli e a loro volta liberarli altrove. Un aspetto aggiuntivo riguarda la possibilità di contrassegnare i libri con codici, timbri o etichette in modo da conoscerne la provenienza e poterne seguire il percorso nello spazio e nel tempo.

Il termine è composto dalle parole book e crossing, che potremmo tradurre con incrocio, o scambio, di libri. A incrociarsi in questa pratica non sono solo i volumi, ma anche i lettori che condividono l’esperienza di una lettura, ricevono e restituiscono il significato della gratuità e costruiscono insieme una comunità che non si vede, eppure esiste.

Il bookcrossing ha origini lontane nel tempo ma prende questo nome solo nel 2001, quando lo statunitense Ron Allen Hornbaker fonda il sito bookcrossing.com, stabilendo modalità che saranno poi adottate o reinterpretate in tutto il mondo. In seguito, la parola “bookcrossing” entrerà nell’uso comune con una diffusione tale da farla comparire, nel 2004, nel Concise Oxford English Dictionary.

L’idea originaria, quella di Hornbaker, richiede di accedere al sito web per dotare i libri di un codice identificativo unico (BCID) che permetterà di seguirne gli spostamenti. Può sembrare irrilevante sapere che fine ha fatto quel particolare volume, ma chi ama le storie facilmente subisce il fascino delle vicende attraversate dagli oggetti che le contengono. Non oggetti qualunque, ma portatori di un valore che va oltre quello materiale:

un libro sgualcito e buono per il macero può ancora cambiare una vita.

 

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Andrea Genzone

Biografia:

ANDREA GENZONE – Educatore professionale e formatore, ha lavorato in diversi ambiti del terzo settore. Nel suo lavoro mescola linguaggi e strumenti per creare occasioni di crescita personale attraverso esperienze condivise. Per Le Nius scrive di temi sociali e non profit.

Riguardo il macchinista

Bartolomeo Bellanova

Bartolomeo Bellanova pubblica il primo romanzo La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo) nel dicembre 2009 ed il secondo Ogni lacrima è degna (In.Edit) in aprile 2012. Nell’ambito della poesia ha pubblicato in diverse antologie tra cui Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento (Rayuela Ed. 2014) e nella successiva antologia Sotto il cielo di Lampedusa – Nessun uomo è un’isola (Rayuela Ed. 2015). Fa parte dei fondatori e dell’attuale redazione del contenitore online di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com. Nel settembre’2015 è stata pubblicata la raccolta poetica A perdicuore – Versi Scomposti e liberati (David and Matthaus). Ė uno dei quattro curatori dell’antologia Muovimenti – Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi Edizione – ottobre 2016), antologia di testi poetici incentrati sulle migrazioni. Nell’ottobre 2017 è stata pubblicata la silloge poetica Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi Edizione), edizione contenente un progetto fotografico di Aldo Tomaino. Co-autore dell’antologia pubblicata a luglio 2018 dall’Associazione Versante Ripido di Bologna La pacchia è strafinita. A novembre 2018 ha pubblicato il romanzo breve La storia scartata (Terre d'Ulivi Edizione). È uno dei promotori del neonato Manifesto “Cantieri del pensiero libero” gruppo creato con l'obiettivo di contrastare l'impoverimento culturale e le diverse forme di discriminazione e violenza razziale che si stanno diffondendo nel Paese.

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