dall’Introduzione di Ilaria Palomba:
Il divenire-animale come specchio
Sul modello dei bestiari medioevali, Gabriele Galloni costruisce un mondo di animali fantastici in cui tornano, come distorsioni speculari, alcuni vizi umani. […] Con quell’attenzione per metrica e rima che tra i contemporanei solo lui ha (scrivere aveva mi sembra irreale) – per solo lui intendo, in questa specifica accezione, unire forme tradizionali con freschezza e impalpabilità emozionale – definisce una dimensione altra, che è la dimensione dell’allegoria, dell’onirico e del simbolico, […] il testo, che va bevuto come un calice d’assenzio, ci trasporterà nel regno del divenire-animale, direbbe Deleuze. La poesia di Gabriele Galloni è il piano in cui tutti gli altri s’incontrano. […] Un dono di sé, una maturità poetica pagata a caro prezzo. Si sono chiesti in molti cosa avrebbe scritto a trenta o a settant’anni, a volte me lo domando anch’io, ma l’unica risposta che riesco a darmi è che quegli anni lui li aveva già vissuti. Con questa silloge ironica e visionaria ci riconsegna una palingenesi di ritmo, sintesi e intuizione che non appartiene a un ragazzo di venticinque anni e, forse, neppure a un uomo della nostra epoca. Ciò che mi piaceva tanto in lui era l’alternanza tra un ragazzo ultramoderno e un Poeta antico come il mare. L’acqua è il suo elemento e la fluidità il suo strumento: dal mare al mondo dei defunti fino a quello animale, attraversiamo con lui molti piani d’immanenza, molte ere.
Il riccio
Tra gli aculei del riccio c’è la piana
di Giosafat, la valle del Giudizio;
di vivi meta e di spiriti tana.
La pecora
Beve la pecora allo stesso fiume
di Eraclito; ma non è sazia mai,
ché l’acqua è troppo capriccioso nume.
Il maiale
Il maiale divora le carcasse
dei suoi simili. Si fa il bagno nei liquidi
mortuari; è sempre il primo della classe.
La tigre
La tigre si riflette negli specchi
dei suoi padroni. Dea della tribù,
divora giornalmente santi e vecchi.
La tartaruga
È facile, se sei una tartaruga,
misurare con precisione il tempo –
il secondo di un pianto o di una ruga.
La chiocciola
Cosa trascorre dentro la sua casa?
In che modo la chiocciola si smarrisce,
piange, ritrova o fa tabula rasa?
Il pellicano
Sarà l’Apocalisse un pellicano
grandioso; bruceremo tutti nella
sua bocca spaventosa, piano piano.
Brani dall’introduzione e poesie tratte dal libro “Il bestiario dei giorni di festa” pubblicato postumo, pochi mesi dopo la morte del giovane poeta a soli 25 anni, nel 2020 da Edizioni Ensemble. Per gentile concessione degli eredi.
Per la biografia e bibliografia di Gabriele Galloni rimandiamo al suo sito ufficiale https://www.gabrielegalloni.it/p/bibliografia.html