Poesia cronica, di William Farnesi (trad. italiana in collaborazione con Mia Lecomte)

32 b Mural in Allison Hill- photo credit Dave Tavani

 

Poesia cronica

aqui dentro

as flores do rótulo
do Ajax sorriem
como a Marilyn Monroe
de Andy Warhol

lá fora o gelo
não se desfaz
com o sol

dentro e fora
ninguém sabe dizer
quando começa
a quinta estação

*

qui dentro
i fiori dell’etichetta
dell’Ajax sorridono
come la Marilyn
di Andy Warhol

fuori il ghiaccio
non si scioglie
col sole

dentro e fuori
nessuno che sappia dire
quando inizia
la quinta stagione

 

***

minha avó devia ter
a idade das árvores
que perdem folhas
quando a vi
pela primeira vez
em sua máquina Singer

o seu trabalho era então
o de costurar como
botões caídos
galhos e fragmentos
secos de folhas
enquanto a máquina de costura
era uma ovelha
que se deixava ordenhar

costurava as fases da lua
com uma calma e uma paciência
que teria mudado o eixo da terra
pra produzir uma eterna primavera

mas esta não foi sua obra
embora tenha deixado sementes
como seus óculos de lentes
sempre um pouco quebradas

tudo se movia
para remendar
o que agora é irremediável:
posso sim ter a companhia
de uma máquina Singer
de um país e cidade
que não são os seus

enquanto que
a sua companhia adverto
em um certo conforto
de um chinelo de casa
já muito gasto
e insubstituíve

um par
perfeitamente paralelo
embaixo da cama

*

mia nonna doveva avere
l’età degli alberi
che perdono foglie

quando l’ho vista
la prima volta
alla sua macchina Singer

il suo lavoro era allora
quello di cucire
come bottoni caduti
rami e frammenti
secchi delle foglie
mentre la macchina
era una pecora
che si lasciava mungere

cuciva le fasi della luna
con una calma una pazienza
che avrebbero cambiato
l’asse della terra
per generare un’eterna primavera

ma non fu questa la sua opera
malgrado abbia lasciato semi
come i suoi occhiali
dalle lenti sempre un poco rotte

tutto muoveva a rammendare
ciò che ora è irrimediabile:
posso avere la compagnia
della macchina Singer
di un paese e di una città
che non sono i suoi

ma la sua compagnia
la avverto in un certo conforto
delle pantofole di casa
già molto consumate

un paio perfettamente
allineato
sotto il letto

***

o meu bildungsroman
foi um musical
feito nas férias
de verão
em um quarto
e olhos e janelas
fechados
com paredes vibrando
músicas italianas
que meus bisavós
cantavam

atravessava então
o oceano
em uma gôndola
que era este
quarto escuro
ninho da língua
cantabile e desconhecida

em zig zag
como esfera
de fliperama
da Praia do Sonho
em Itanhaém até
Viareggio, na Toscana

chegando lá
não quis
guarda-sol

*

il mio bildungsroman
è stato un musical
fatto nelle vacanze
estive
in una camera da letto con
gli occhi e le finestre
chiusi
con pareti che vibravano
musica italiana
cantata dai bisnonni
traversavo allora
l’oceano in una gondola
che era questa
stanza buia
nido della lingua
cantabile e sconosciuta

a zig zag
come la pallina
del flipper
dalla Praia do Sonho
di Itanhaém fino a
Viareggio in Toscana

dove

l’ombrellone
non l’ho voluto
***

sinto uma necessidade
de escrever uma poesia
a Francine Descartes

ela que morreu
aos cinco anos
de febre escarlate
e por isso não pôde ler
o discurso sobre o método
que o pai dela escreveu

e certamente não fez
toda a série de perguntas
analíticas sobre a
existência de Deus

talvez por isso mesmo
tenha sido recebida
nos Seus braço

a sua não-filosofia
terá sido uma proteção
como quando crianças
com botas impermeáveis
depois da chuva
pisam poças d’água
com a certeza de que
a água não lhes fará
mal algum

*

sento il bisogno
di scrivere una poesia
per Francine Descartes

che è morta
a cinque anni
di scarlattina
senza poter leggere
il discorso sul metodo
scritto dal padre

e di certo non ha posto
l’intera serie di questioni
analitiche intorno all’esistenza

di Dio

forse per questo
è stata accolta
fra le Sue braccia

la non-filosofia
è stata la sua salvezza
come quando bambini
con stivali impermeabili
dopo la pioggia
pestano le pozzanghere
con la certezza che
l’acqua non farà loro
alcun male

***

criar um silêncio
em torno de si

como as pétalas
que nascem a partir
do miolo da flor

como a paisagem
que se vê de longe
com muita grama
duas árvores um cavalo
mas não se escutam
as suas vozes

e preencher tudo
com pausas e lentidões
com lentidões e pausas
até que nesta câmera lenta
e possa ver finalmente
para onde estamos indo

*

creare silenzio
attorno a sé

come i petali
che nascono dal
cuore del fiore

come il paesaggio
visto da lontano
con molta erba
due alberi un cavallo
ma non si sentono
le voci

e riempire tutto
con pause e lentezze
con lentezze e pause
finché in questa
scena al rallentatore
si possa finalmente vedere
dove stiamo andando

 

***

 

numa gruta
habitam
ossos de eremitas
morcegos
o mito de Platão
peixes cegos
virgens mães
e um céu em gestação

*

in una grotta
abitano
ossa di eremita
pipistrelli
il mito di Platone
pesci ciechi
vergini madri
e un cielo in gestazione

***

as memórias
de um entregador
de jornais são
idílicas e pré-românticas

o perfume inigualável
da lavanda ao entrar
no jardim da casa
do senhor Beyer

os gatos pretos e brancos
colorindo a minha
madrugada

pétalas de flores
apodrecendo aqui e ali
espalham um perfume
acre e feminino

a lua quase como o sol
no meio da rua deserta

e teias de aranha
tecidas milagrosamente
em instantes
no meio da noite
não são obstáculo
ao meu caminho

*

le memorie
di un distributore
di giornali sono
idilliache e pre-romantiche

il profumo indefinibile
della lavanda entrando
nel giardino di casa
del signor Beyer

i gatti bianchi e neri
che colorano le mie
prime ore

i petali dei fiori che
marciscono qua e là
a diffondere un profumo
acre e femminino

la luna quasi come il sole
nella strada deserta

e le ragnatele
tessute miracolosamente
in attimi
nel mezzo della notte
non sono un ostacolo
al mio cammino

***

 a vida são quatro dias,
dizia meu avô Gastão

um dia para nascer
um dia para morrer
um dia para se casar

e no final, da vida
sobrou só um dia

*

la vita sono quattro giorni,
disse mio nonno Gastão

un giorno per nascere
un giorno per morire
un giorno per sposarsi

e alla fine, della vita
resta un solo giorno

 

Poesie inedite, per gentile concessione dell’autore e di Mia Lecomte. Traduzione italiana dell’autore in collaborazione con Mia Lecomte.

 

 

William-Farnesi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Wiliam Farnesi è giornalista, documentarista, poeta, artista di strada, traduttore e professore di lingue straniere. Nato in Brasile,  vive tra l’Europa (Italia e Germania) e il suo Paese d’origine.

 

Immagine di copertina: Michelle Angela Ortiz, “Tribute to Delmy”/ Familias Separadas Project- Phase 2, 2018, Harrisburg, PA, photo credit Dave Tavani.

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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