Con candide mani – Anna Lombardo (Proget Edizioni 2020) – pillole di lettura di Bartolomeo Bellanova

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La raccolta di 33 componimenti poetici di Anna Lombardo si presenta come oggetto prezioso, con la sua copertina rossa e ogni copia numerata e “dedicata a  …”.

Si intuisce subito la cura dei particolari e la costruzione di un progetto poetico di vicinanza, dove la dimensione del dono prevale su quella del mercato.

Quella di Anna è la ricerca dell’essenziale, di una parola poetica scevra da ridondanze o ammiccamenti al gusto comune. La sua è una parola che riesce a mantenere un suo originale equilibrio, lontana dagli eccessi e da ogni sperimentalismo.

La poeta è guidata dal faro letterario di Emily Dickinson alla quale si rivolge nella prima poesia il cui incipit è “Vedi Emily, quello sbattere / e richiudere le finestre “. Con la Dickinson Anna condivide i soggetti dei suoi versi: la casa, le stanze e gli oggetti come tavoli, sedie, libri, che diventano presenze di profonde assenze: L’impresente si materializza a noi nella dimensione precisa del ricordo dell’autrice.

Anna Lombardo riesce a penetrare le più intime emozioni del lettore, riesce, con grande abilità, a trasformare la dimensione intimistica della sua poesia, in dimensione condivisa facendo patrimonio comune con gli altri delle sofferenze per le assenze, per i perduti amori, in definitiva, per il niente che ci attraversa, “quell’importante Niente” della sua poesia di apertura.

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Vedi Emily, quello sbattere

e richiudere le finestre

quelle strisce bianche

di sudore ai lati della bocca

 

il tremito del ciglio sul far della sera

le mani che si piegano e si ripiegano

sul Niente, quell’importante Niente

che la stanza riempie ora nella casa di un morto

 

ho capito solo adesso, Emily

il movimento del sale

e il suo ritirarsi prosciugato

sotto il sole ancora acerbo

==

 

Lo so, lo so dove sono andati

i nostri più remoti sogni

gli amorosi istanti

 

giacciono là alla tavola imbandita

dei cimiteri eterni

attorno solo due buchi neri

==

 

Io e te in questa bufera

di tempi ingordi e ingorghi di demenze

 

io senza te alleggerito negli anni a venire

postulati di acuti interiori nei compleanni

 

devoti di altri gli sguardi

attraverso il granitico sorriso

 

una lucciola spenta

prima della sera

==

 

Intanto una rosa bianca io porto sempre a casa

bianca come il nulla che ci contiene

bianca come il marmo dei tuoi baci

bianca come questa elegia che ci consuma

 

da sola so ora i giorni

e come il bianco imperi sulla luce

 

Ah, un sonno di trecento anni

o un sorso del Lete per questi affanni

==

 

L’ora è sempre quella

quella più sfumata

che t’assale alle spalle

 

inutile perfino vomitare

==

 

Cosa ne sa una casa dei passi

degli sguardi dolci e temerari

sa solo trattenerli con testarda

gelosia nelle più impensate

pieghe della sua pelle

 

urla la casa nell’assenza

per chi, mi dice, per cosa

==

 

Fossimo solo formiche, pietre

alberi, vaccari, professionisti, nani

poeti, benzinai, rivoluzionari

tu riconoscimi

 

quando ci incontreremo

fossimo solo formiche, pietre, nani

 

tu riconoscimi2116-anna-lombardo (1)Biografia:

Anna Lombardo vive e insegna a Venezia. Ha svolto il suo dottorato di ricerca sulla marginalizzazione della scrittura poetica femminile presso il Trinity College di Dublino.

Si occupa di traduzione poetica contemporanea.

Raccolte poetiche bilingue: Anche i paesi ubriachi (2002), Nessun alibi (2004), Quel qualcosa che manca (2009). Lavori critici su, tra gli altri, Amy Lowell, Jack Hirschman, Joice Lussu e Pasolini.

Ha curato l’antologia C’è chi crede nei sogni (2014) e 15×15 la Fotografia incontra la Poesia (2020).

Dal 2011 è direttrice artistica del Festival Internazionale Palabra en el mundo che si svolge ogni anno in maggio a Venezia. Ospite in molti festival internazionali.

 

Immagine di copertina: fotografia dell’installazione luminosa per la salvaguardia dei popoli nativi, Corporación Traitraico e Delight Lab, Ngen Ko, gli spiriti dell’acqua.

Riguardo il macchinista

Bartolomeo Bellanova

Bartolomeo Bellanova pubblica il primo romanzo La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo) nel dicembre 2009 ed il secondo Ogni lacrima è degna (In.Edit) in aprile 2012. Nell’ambito della poesia ha pubblicato in diverse antologie tra cui Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento (Rayuela Ed. 2014) e nella successiva antologia Sotto il cielo di Lampedusa – Nessun uomo è un’isola (Rayuela Ed. 2015). Fa parte dei fondatori e dell’attuale redazione del contenitore online di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com. Nel settembre’2015 è stata pubblicata la raccolta poetica A perdicuore – Versi Scomposti e liberati (David and Matthaus). Ė uno dei quattro curatori dell’antologia Muovimenti – Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi Edizione – ottobre 2016), antologia di testi poetici incentrati sulle migrazioni. Nell’ottobre 2017 è stata pubblicata la silloge poetica Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi Edizione), edizione contenente un progetto fotografico di Aldo Tomaino. Co-autore dell’antologia pubblicata a luglio 2018 dall’Associazione Versante Ripido di Bologna La pacchia è strafinita. A novembre 2018 ha pubblicato il romanzo breve La storia scartata (Terre d'Ulivi Edizione). È uno dei promotori del neonato Manifesto “Cantieri del pensiero libero” gruppo creato con l'obiettivo di contrastare l'impoverimento culturale e le diverse forme di discriminazione e violenza razziale che si stanno diffondendo nel Paese.

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