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Ero nella mia camera da letto quando ho sentito la chiamata del muezzin:
“La preeeeeeghiera e è meglio del sonno / la preeeeeghiera è meglio del sonno”
Così sono corso verso il router per iniziare la mia adorazione quotidiana.
se fossi stato lì
All’esecuzione di Lorca
Non sarei stato né Lorca
Né quello che brandisce la pistola
Avrei applaudito, niente di più
E me ne sarei andato,
In attesa dello schiaffo
Dal determinismo.
Sono vivo e il Cinema Paradiso, demolito tra le lacrime alla fine del film, mi dice che sono vivo, e tutti quei baci che si scambiano gli attori alla fine del film mi dicono che sono vivo, e questa colonna sonora che mi ricorda quella volta che piazzai una televisione in bianco e nero sulla finestra della mia camera da letto per gli scolaretti che se stavano in piedi al balcone del palazzo di fronte in modo che potessero guardarla, applaudendo, un bacio in un vecchio film arabo – questa colonna sonora mi dice che sono vivo. Questo seno nudo mi dice che quel cane del loro insegnante di scuola privata con il suo bastone sul balcone di fronte è morto, e io sono vivo. Le labbra screpolate della mia amata immaginaria mi dicono che quel cane di mio padre è morto e io sono vivo. I peli che mi spuntano attorno al pene mi dicono che quel cane di madre è morta e io sono vivo. Tutti quei baci alla fine del film mi dicono che quel cane di profeta è morto e io sono vivo. O abbraccio tra le braccia del mio amante, dimmi che quel cane di un presidente è morto e io sono vivo. Dimmi, abbraccio, che questa navicella spaziale che mi porta su Marte senza una serie di baci isterici della mia amata è morta, e io sono vivo.
[…]
3
Cammino
Di pagina in pagina, vuoto
E la pagina è vuota
La maledico e me ne vado
Nel tempo vuoto e in un luogo vuoto
I due si stringono la mano davanti di me
Mentre il mio collo pieno di tagli di cicatrici
Non sopporta più di avere altre mani
Che gli si intrecciano intorno
Non ho nient’altro che la mia determinazione di maledire il vuoto e andarmene?
Tremo nel vuoto
Una moneta con una faccia sola
E il turista che si fa un selfie
Accanto alla pietra scolpita
Guarda il grande scheletro del mio pesce
Buttato giù accanto alla mia barca traballante
Alla fonda
La sua carne mangiata dagli squali.
E questa strada di campagna piena di ghiaia
Il turista che grida “Oh mio Dio, uno scheletro di squalo!”
La botte di vino portata da Faust dalla grotta
Mi ricorda tutte le botti di vino accatastate in fila
Che si spingono l’una contro l’altra
Portate alla moschea.
Passò Faust, un vecchio stanco
Nella sua barca, navigando sul pavimento della moschea,
E tutti, non escluso il nostro Dio offeso, passavano, vecchi stanchi
Tutti all’ancora su una barca traballante
Nello scheletro di un pesce la cui carne è stata mangiata dagli squali
E su una lapide di marmo io scrivo una poesia sui viaggi
Che non si sarebbero mai dovuti fare,
Quindi, vi prego, tacete.
Dove metterò queste circonvoluzioni dentro il mio cranio con le quali scrivo:
Tra la ilaha ila Allah e lunga vita all’Egitto
O tra le gocce di sperma eiaculato sul tappeto della mia camera da letto?
Queste circonvoluzioni su cui
Una folla enorme di parole che non ho vissuto scivolano senza cura
E la famiglia è sporcizia che si attacca alle spalle.
Beati i nuovi barbari che non hanno bisogno di accendere un fiammifero per dar fuoco alla memoria,
In un gigantesco balzo verso l’estinzione volontaria
Mi piace un sacco la pizza
Soprattutto la pizza shawarma al pollo
E anche la salsiccia fatayer.
Spesso mi immagino come un topo sporco
Correrò tra i fori rotondi in un triangolo di formaggio svizzero
Quando sarò chiamato dal demone
Signore dei topi, dei pidocchi e delle cimici
Per rosicchiargli un talismano rotondo su una porta chiusa
Il mio sogno più bello è che sia un talismano di pizza
In effetti, questo è il mio sogno sia come topo che come uomo
In realtà non so a quale specie di vertebrati appartengo
E sono ancora stupito dalla classificazione così specifica della mia identità
Sulla mia carta d’identità, dove hanno scritto:
Maschio, musulmano, celibe
Inoltre non so a quale specie appartenga lo squalo.
Poveri denti di squalo
Come un topo che scappa dal veleno
Ucciso qui dall’emaciazione di Martin Lutero
E lì vicino dalla pancia di Gandhi.
Dio non è un topo
Perché il topo esiste
Forse è un topo sporco catturato nella trappola della vostra più grande paura
E forse sareste disposti a tradire l’amore della vostra vita se minacciassero di liberarlo per rosicchiarvi di gusto il viso.
Il topo esistente che vi rosicchia il viso è certamente più grande di qualsiasi Dio metafisico inesistente.
Besame
Besame mucho.***
Traduzione italiana di Pina Piccolo, dalla traduzione inglese di Phoebe Bay Carter.
*canzone francese
**Il prete
***Canzone spagnola
Islam Nawwar è un poeta e medico che vive a Il Cairo.