“Il mio nome è Liberty e non voglio essere schiavo come voi” 2 poesie di Francesca Cannavò dedicate a Rosarno

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Liberty

Sarà la nave a scrivere parole sull’acqua

solcata da grida di umana follia

e gorghi arricciati saranno canti

a ignobili giochi devastatori

Polene poetesse di improbi numi

resistono all’inchiostro insanguinato

dei flutti inorriditi

ancora accade e ancora

che sia l’acqua a bere

vite e speranze brumate.

E poi è la terra a mangiare

insieme alle arance

la carne bruciata e stanca

ancora non esausta

per l’ultima rivolta

non sparatemi addosso

per lavorare affamato

il mio nome è Liberty

e non voglio essere  schiavo

come voi

 

 

IL COLORE DEL NERO

Sperduto fra la nebbia ragionata
invocò il mare in luogo di desertico pianto
e partendo dalle assurde
pestilenze che inseguono
i naviganti d’abissi,
inventò destino
Un tempo ci fu in cui
ghirlande brulicanti di vita
agghindavano gli alberi d’africa.
Un tempo ci fu in cui
gli alberi d’africa respiravano
ombreggio sicuro e temerario
nell’ attesa di un tempo in cui
gli alberi d’africa aspirano
a diventare barca per fuggire
per raggiungere pietre diventate rifugio
nella terra oltre il mare divenuta risveglio
nella terra che toglie dal fuoco
ma che non spegne l’ incendio
Accade che i colori , la musica,

la forza e la dignità

trovino spazio e ospizio
nelle terre del bianco e del nero,

dei rumori ,
dell’inedia dei meccanici giorni,
dell’asfalto morale.
Sarà l’Africa Madre
a divorziare dalle Patrie
a procreare nuova coraggiosa genìa
di ragione, dignità e bellezza.

 

Per gentile concessione dell’autrice. Le poesie si riferiscono a precedenti ribellioni dei braccianti a Rosarno , nel 2009 e 2010,

 

 

Immagine in evidenza: Foto di quadro di  Giacomo Cuttone, per la galleria delle sue opere, consultare il sito  http://www.cuttone.altervista.org

 

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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