Una certa patria
In quanto a te patria!
***
In una patria araba
ci appoggiamo al tavolo della nostra povertà
mettiamo in ordine il nostro caos
inneggiamo per la dignità degli affamati.
Quando un grosso ratto
ha fatto un salto, o Signore!
ha strappato il sogno dalla nostra pelle
e siamo tornati al nostro esilio inneggiando: viva la patria!
In quanto a te patria!
***
Questa patria
custodisce una luna in un cielo lontano
ostacola colombe
costrette a migrare da un pozzo asciutto.
Ma questa stessa patria, Fatima
distrugge il bisturi del catetere
nel cuore di una fanciulla
una fanciulla
appena morta
di desiderio per l’amato
senza tetto nel deserto della patria.
In quanto a te patria!
***
Come una lacrima
sopra le dune di sabbia
sotto un sole cocente
ogni volta che soffia il vento
sfrega i labbri della ferita
di una traccia industriosa
incisa là con i piedi
sulla sabbia la sua storia.
وطن..ما
!أما أنت أيها الوطن
في وطن عربي
،نتكئ إلى طاولة فقرنا
نرتب فوضانا
،نهلل لكرامة الجياع
حين قفز جرذ
!كبير جدا يا رب
نتف الحلم من جلدتنا
!وعدنا لمنفانا مهللين: يحيا الوطن
!أما أنت أيها الوطن
هذا الوطن
يحرس قمرا في سماء بعيدة
يمنع حماما
،هجّرته بئر جافة
لكن هذا الوطن ذاته يا فاطمة
يتلف مشرط القسطرة
في قلب صبية
…صبية
ماتت للتو
،شوقا لحبيب
.في صحراء الوطن شريد
!أما انت أيها الوطن
،كدمعة
فوق كثبان رمل
تحت شمس حارقة
…كلما هبت ريح
نكأت شقوق الجرح
،من أثر كادح
بصمت هناك قدماه
.على الرمال حكايته
Mohamed Chouchane, poeta tunisino nato il 23 marzo 1976. Questa poesia è tratta dalla sua prima raccolta poetica Haldol o “gocce di delirio” pubblicata dalla casa editrice tunisina Dyar.
Immagine di copertina: Foto di Teri Allen Piccolo.