TRE POESIE DI ZACK ROGOW
Fossili e idrocarburi: pendolarismo serale
Il traffico nell’ autostrada 280 lappa la benzina
mentre sferza la collina
che sovrasta il bacino idrico Crystal Spring Reservoir
I fari della corsia opposta formano
un Nilo di lucciole.
Di fronte le luci posteriori delle macchine
splendono come braci scoppiate.
Ogni bolla di musica
insegue quella davanti.
Mentre la catena costiera sembra
allontanarsi dal sole, i raggi
trasformano l’acqua
nel costume luccicante del matador.
Magnifico il pendolarismo serale: bello
come una corrida.
L’aspettativa di vita delle camicie
Superstiti noi, viviamo oltre le nostre camicie. Troppo facilmente
s’impigliano nelle reti metalliche,
o s’imbutterano di salse
volteggianti in oli dorati.
Stanno forse lì ad aspettare che le scegliamo
come partner in un ballo, impazienti
di liberarsi da stampelle inflessibili
e il pigia-pigia degli armadi?
Agognano forse di scuotere le maniche su e giù
per i viali passata mezzanotte,
di strofinare il polsino
contro un morbido
cashmere celeste?
Sopravvivono solo pochi anni,
come le anguille o le volpi.
Superstiti noi anche rispetto alle camicie che amiamo di più,
quella coraggiosa di seta, quella con la fantasia paisley
con le sue lacrime vegetali,
o quelle di cotone grosso
resistenti come una vecchia vela.
Ma quando finalmente indossiamo
davvero l’ultima
le maniche strattonate sopra braccia rigide-
qualcuna delle nostre preferite
ci sopravvive – fatto raramente menzionato
nei manifesti mortuari.
Credo
Credo che la gravità sia una condizione temporanea
Credo che ogni tipo di formaggio blu sia sacro – altrimenti perché mai
lo chiamerebbero gorgonzola?
Credo che tutte le igieniste dentali facciano tanto moralismo per il filo dentale
perché il loro lavoro le avvicina terribilmente a Dio
Credo che esistano davvero i guaritori spirituali e che siano sovra pagati
Credo in una radicale democrazia egalitaria in cui anche tuo cugino abbia il diritto di ascoltare quello sdolcinato di Neil Diamond
Credo che chiunque contribuisca all’estinzione di una specie debba passare
dieci anni nella jungla nutrendosi solo di larve bianche e viscide
Credo che nel baseball il battitore designato sia un’abominazione
Credo che esistano realtà alternative in cui Paul Klee sarebbe considerato un
fotorealista
Credo che tutte le nazioni e gruppi etnici abbiano il diritto di autodeterminarsi compiendo i propri disastrosi errori
Credo in un Trattato Universale per la Riduzione della Popolazione Umana a cui ogni nazione partecipi in maniera proporzionale – facile da negoziare, vero?
Credo che le donne siano state messe sulla terra per soddisfare gli uomini e altre donne e gli uomini per soddisfare le donne e altri uomini, sì credo
che l’universo non abbia necessariamente un fine ultimo ma se ce l’ha
potrebbe essere il gelato alla nocciola
Credo che per cinque giorni all’anno si dovrebbe permettere alla gente di arrivare in ritardo al lavoro perché è rimasta alzata fino all’alba
Credo che il dover pagare la palestra e la piscina crei una misteriosa barriera all’attività fisica
Credo che la musica sia la forma suprema dell’eloquio e che l’eloquio sia la forma suprema della musica
Credo che tutti gli esseri umani siano esattamente uguali perché sono totalmente diversi
Credo che tutti gli esseri umani siano creati uguali ma alcuni combinano dei gran casini
Credo che chi ubbidisce a tutte le regole debba fare escursionismo al Polo Nord con i tacchi a spillo
Credo che l’amore sia la cosa più perfetta quindi impraticabile per gli umani aspetta non credo alla seconda parte
Credo che tutte le lingue siano incastonate di pietre di luna diaspro rubini a stella e giada
Credo che tutte le poesie debbano finire prima che i lettori comincino a pensare a cosa c’è da mangiare
E
Credo nel potere della bellezza di redimere tutto
Specialmente le macchine spazzaneve in panne le rampe autostradali quei rubinetti nei bagni dell’aeroporto con i sensori che sentono le tue mani pregare per il flusso dell’acqua.
di Zack Rogow, tradotte dall’inglese da Pina Piccolo
Fossils and Fuels: The Evening Commute
The traffic on Highway 280 laps up gas
as it lashes around the hills
above the Crystal Springs Reservoir.
The oncoming headlights form
a Nile of fireflies.
Taillights ahead
brighten like blown embers.
Each bubble of music
chases the one in front.
As the coastal mountains lean
away from the sun, the rays
transform the water
into a matador’s suit of lights.
It’s beautiful, the evening commute: beautiful
as a bullfight.
The Life Expectancy of Shirts
We outlive them, our shirts. Too easily they get
snagged by chainlink fences,
or pockmarked by sauces
twirled with golden oils.
Do they wait for us to choose them
like dance partners, impatient for
freedom from stringent hangers
and jostling closets?
Do they long to pump their arms
along boulevards past midnight,
to rub their cuffs
against a light
blue cashmere weave?
Only a few years they survive,
as long as eels, or foxes.
We outlast even the shirts we’re fondest of,
the daring silk, the paisley
with its vegetal teardrops,
or the thick cotton
hefty as an old sail.
But when we finally are dressed
in our very last one—
sleeves yanked onto rigored arms—
some of our favorites actually
survive us—a fact rarely mentioned
in obituaries
Credo
I believe that gravity is a temporary condition
I believe that all forms of blue cheese are sacred—why else would they call it gorgonzola?
I believe that dental assistants get so moralistic about flossing because their work brings them terribly close to God
I believe there are such people as spiritual healers and they are overpaid
I believe in a radical democratic equality where your cousin is entitled to listen to Neil Diamond
I believe that anyone who contributes to the extinction of a species should spend ten years in the jungle surviving on squishy white grubs
I believe the designated hitter is an abomination
I believe that there are alternate realities where Paul Klee would be considered a photorealist
I believe that all nations and ethnic groups have a right to self-determination in order to make their own disastrous mistakes
I believe in a Universal Treaty of Human Population Reduction that every country will participate in proportionately—easy enough to negotiate, right?
I believe that women were put on Earth to satisfy men and other women and that men were put on Earth to satisfy women and other men yes I believe
That the universe does not necessarily have a purpose but if it does it might be hazelnut gelato
I believe that five days a year people should be allowed to come into work late just because they stayed up till dawn
I believe that paying for memberships in gyms and pools creates a mysterious barrier to exercise
I believe that music is the most supreme speech and that speech is the most supreme music
I believe that people are exactly the same because they are completely different
I believe that all people are created equal but some mess up really badly
I believe that people who obey every rule should hike to the North Pole in stiletto heels
I believe that love is the most perfect thing and therefore not practical for humans wait I don’t believe the second part
I believe all languages are spattered full of moonstones jaspers star rubies and jade
I believe that poems should end before their readers start to think about their next meal
And
I believe in the power of beauty to redeem all things
Especially broken snowmobiles highway entrance ramps and airport bathroom sinks that sense your hands praying for the water to flow
Zack Rogow è autore, curatore o traduttore di venti libri e opere teatrali. La sua ottava raccolta di poesia Talking with the Radio: poems inspired by jazz and popular music, è stata pubblicata nel 2015 da Kattywompus Press. Negli ultimi anni, uno dei suoi progetti è la scrittura di una serie di opere teatrali che hanno come soggetto scrittori che incorporano la propria scrittura nell’azione teatrale. La più recente tra queste opere è Colette Uncensored, che ha visto la sua prima lettura su palcoscenico al Millennium Stage del Kennedy Center in Washington, DC, a febbraio del 2015. E’ curatore di un’antologia di poesia intitolata The Face of Poetry, pubblicata dalla University of California Press. Attualmente insegna al progarmma di Master’s di scrittura alla University of Alaska Anchorage ed è il redattore di poesia della rivista Catamaran Literary Reader. www.zackrogow.com
Foto in evidenza di Melina Piccolo.
Foto dell’autore a cura di Zack Rogow.