Testi Inediti di Saida Hamouyehy selezionati da Bartolomeo Bellanova

Torino cafe, nel pomeriggio DSC08353

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(Foto: Viviana Annio)

 

Siamo nati sotto questa luna

Viviamo sotto la stessa luna

Ma siamo nate in mondi distanti

Tu amica mia, resti nel limbo

Di una vita sicura e monotona

Ma noi tentiamo di sopravvivere

Giorno per giorno, ora dopo ora.

E non importa se domani morirò

Nell’indifferenza del tuo mondo

Poiché tornerò dal mio Creatore

Per reclamare quella serenità

Impossibile da trovare in terra,

oltraggiata da tanti speculatori

che sulla pelle di tanti popoli

si godono le costose piscine

luride del sangue dei deboli

che non hanno voce né dignità.

E forse un giorno Caronte

Il traghettatore mi salverà

Da questa sponda infernale.

Siamo nati sotto questa luna

Che di notte riscalda i cuori

alimentando speranze future.

 

Note d’amore

A corde di chitarra araba

Così dolcemente pizzicate

Risponde sinuoso il piano.

 

Così i due amanti parlano

Nel sottile gioco di sguardi

E sorrisi che si susseguono.

 

Dolce melodia scaturisce

Per inebriare i loro spiriti

Bramosi di note d’amore.

 

Gelida nebbia

Le lacrime sgorgano

Come un fiume in piena.

 

È mai possibile che la vita

Sia così maledettamente

Perentoriamente storta?

Grigia gelida nebbia

Io muoio.

Gioite.

 

I nostri destini

Si susseguono le luci notturne,

Esasperate, senza forma

Le mie lacrime colano

Senza far rumore

Accarezzando le stanche

Gote infreddolite.

Siamo capitati in momenti

Sbagliati

Di due mondi

Paralleli

I nostri destini s’incrociano

Per farci soffrire

E morire inesorabilmente

Nello spirito

E perdere il sorriso flebile.

Sinonimi di tristezza sono

Questi sguardi ingrigiti

Che la luce non tocca più

Da tempi remoti.

 

Soffiate

Soffiate, tempeste del Nord,

Inondate i mille volti stranieri,

In modo che la mente si inebri,

E improvvisamente il cuore si geli.

 

Come petali

Petali caduchi al soffio leggero,

Come fossero privi di tenacia.

È forse simile il nostro destino?

Una vita di sopravvivenza, e poi,

Come trasportati dal vento,

Ci avviamo verso la fine,

Con la consapevolezza nel cuore

Di lasciare qualcosa di grande,

Senza poterne fare parte.

 

Giovani bibliotecari

In un luogo senza tempo

Furono giovani bibliotecari

Di libri ancora da scrivere

 

 

.Saida foto

Saida Hamouyehy, nata in Marocco e cresciuta in Italia, è laureata in Lingue e Letterature Straniere a Bologna e ora studia Relazioni Internazionali. È membro del Consiglio direttivo di NILI (Network Italiano dei Leaders per l’Inclusione). Collabora col blog LeNius su temi riguardanti i giovani di origine straniera con diversi articoli  Adora leggere, scrivere e fare fotografie, a volte si diletta a comporre poesie, alcune delle quali pubblicate nelle antologie di concorsi letterari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine di copertina: Foto di Marvin Collins.

 

 

Riguardo il macchinista

Bartolomeo Bellanova

Bartolomeo Bellanova pubblica il primo romanzo La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo) nel dicembre 2009 ed il secondo Ogni lacrima è degna (In.Edit) in aprile 2012. Nell’ambito della poesia ha pubblicato in diverse antologie tra cui Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento (Rayuela Ed. 2014) e nella successiva antologia Sotto il cielo di Lampedusa – Nessun uomo è un’isola (Rayuela Ed. 2015). Fa parte dei fondatori e dell’attuale redazione del contenitore online di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com. Nel settembre’2015 è stata pubblicata la raccolta poetica A perdicuore – Versi Scomposti e liberati (David and Matthaus). Ė uno dei quattro curatori dell’antologia Muovimenti – Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi Edizione – ottobre 2016), antologia di testi poetici incentrati sulle migrazioni. Nell’ottobre 2017 è stata pubblicata la silloge poetica Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi Edizione), edizione contenente un progetto fotografico di Aldo Tomaino. Co-autore dell’antologia pubblicata a luglio 2018 dall’Associazione Versante Ripido di Bologna La pacchia è strafinita. A novembre 2018 ha pubblicato il romanzo breve La storia scartata (Terre d'Ulivi Edizione). È uno dei promotori del neonato Manifesto “Cantieri del pensiero libero” gruppo creato con l'obiettivo di contrastare l'impoverimento culturale e le diverse forme di discriminazione e violenza razziale che si stanno diffondendo nel Paese.

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