resilienza

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Recensione di Patrick Marcugini alla graphic novel Comicatarsi di Angela Rogai

  Per decadi i fumetti sono stati considerati la pecora nera della letteratura, bollati a mera narrativa per bambini. Ancora ad oggi, soprattutto in alcuni Paesi e per alcune correnti di pensiero, per lo più conservatrici e ignoranti, come avviene anche in Italia, viene bistrattata tale letteratura. Partiamo dall’inizio. Il fumetto, per come lo intendiamo, nacque negli USA come striscia […]

Lights in the City-1

Chi ha paura delle rose dalla parte pungente delle spine?! (Reginaldo Cerolini)

    Mi risuonano nella testa le parole trascritte da Zhaer nel suo diario– il giovane persiano che tentò la libertà inseguendo l’Europa con il “Cavallo di troia” ovvero, allacciandosi con una cintura ai tubi di un tir, e che da quel tir fu schiacciato nei pressi di Venezia – che dicono “Giardiniere, fammi entrare nel tuo giardino, anche io […]

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ELENA COMETTI, MARCO SASIA & C, ovvero: il lavoro del teatro (intervista a cura di Marina Mazzolani)

    La prima volta fu a Cartoceto, forse 9 anni fa, o giù di lì. L’occasione era il Convegno Internazionale di Studi della Rivista europea Catarsi – Teatri delle diversità, appuntamento annuale ideato e curato da Vito Minoia (www.teatridellediversita.it), da qualche anno spostato su Urbania. Ma ero solo spettatrice, e, aldilà dei contenuti, della dimensione estetica, ovvero degli elementi […]

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Farfalle tossiche vorrei i poeti- poesie da FUTURO ERETICO (Fermenti 2016) di Antonino Contiliano

  OVERTURE DI CORPI   contano i corpi che cantano e vanno e hanno cicatrici ferite, il grido questo urlo tifone che spazza overture ici in caduta la lettura   la polvere come un gioco di secoli, sospesi decollati sforbiciati interferenze i desideri senza scala dei terremoti e moto d’onda tu, la carne scavata incavata dalle fenditure del volto rinculo […]

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Disintegrazioni (Monica Dini)

  La morte è solo un altro posto con Dio come padrone. (Proverbio Kalderasha)     Un vecchio ingegnere cammina lungo la strada che porta al fiume. Ha rade ciocche bianche che il vento freddo issa sulla testa. Come vele. Cammina appoggiandosi al bastone. E’ più curvo del solito. La strada che percorre è fangosa. Ogni tanto si volta a […]