Nel 1944, a Zurigo, mi capitò di leggere un volantino poligrafato che con accenti di terrore e furore denunciava quello che i nazisti stavano facendo patire ai popoli dell’Est europeo. Vi sentii nominare per la prima volta le camere a gas. Non era credibile. Non credetti. Ragionavo come quell’avvocato ebreo che, dicono, con eloquenza persuadeva i suoi correligionari della […]