Tre poesie di Dennis Ávila Vargas traduzione di Lucia Cupertino 1. Ci sono due uccelli sul soffitto di casa mia. Fra loro e la mia angoscia brilla un lucernario. Li sento dimenarsi in cerca di finestre che non esistono. Apro un’anta e infilo la testa. Non sono due corvi né mi caveranno gli occhi. Dispongo un sentiero di pangrattato […]
natura
ALTRI MONDI/ALTRI TEMPI tra parassitismo e simbiosi: speculazioni perturbanti e politiche a margine della pandemia da Sars-Cov-2
Dichiarate lo stato di peste. Chiudete la città CAMUS Incontrare un altro essere umano era un’offesa inaccettabile G. BALLARD Per conoscere il mondo occorre scegliere a quale grado di vita, a quale altezza e a partire da quale forma vogliamo osservarlo e, dunque, viverlo COCCIA 1. Perturbamenti di un filamento di RNA Nelle lunghe giornate soffocanti e domestiche […]
Amavo il filo d’erba tramutato in ferita – Poesie di Stelvio Di Spigno da “Minimo umano”
Sprezzature Non rispondo a nessuna domanda. Per esempio: cosa cercano gli uccelli profetici nei nostri quartieri famelici e ribelli? Cosa vuole da me l’incanto della sera oscillante tra i convegni delle spiagge? Appartenevo agli umani, il ceppo impervio, l’avida razza. Questo lo ricordo. Ogni abisso di luce che mi strappa la ragione, ogni anima buona come un pane spezzato, […]
MING DI: QUANDO LA PIOGGIA ERA UN UCCELLO, POESIA TRA L’ANTICA CINA E LA LINEA DI FRONTIERA (a cura di Lucia Cupertino)
TRE POESIE DI MING DI Traduzione italiana di Lucia Cupertino (a partire dalla versione di Radina Dimitrova) APRILE Presto verrà la stagione delle piogge, di nuovo mi assale l’angoscia. Nella remota antichità, la pioggia era un uccello; a volte volava oltre il cielo e più lontano andava, più vasto diveniva il firmamento e si perdeva nell’infinito, ma l’uccello tornava sempre […]
Ambiente, natura, complessità: affrontare lo Zeitgest delle illusioni- Intervista a Paola Rizzo sulle mobilitazioni giovanili per salvare il futuro
1) Pina Piccolo – Grazie per aver accettato di essere intervistata per La Macchina Sognante. Potresti presentarti per i nostri lettori? Paola Rizzo – Ringrazio io La Macchina Sognante per quest’opportunità. Mi chiamo Paola, sono nata nel 1997 e vivo in Sicilia, nella provincia di Messina. A Messina, frequento la facoltà di Lettere Moderne. Sono innamorata di ciò che studio […]
JADE RAINHO: GLI OCCHI SULLA SELVA DI UNA GIOVANE DOCUMENTARISTA BRASILIANA (Intervista di Lucia Cupertino)
Intervista e traduzione a cura di Lucia Cupertino Qualche anno fa, in una giornata berlinese soleggiata, mi ritrovai a prendere un bus che mi avrebbe portato a Francoforte e a notare una ragazza brasiliana in difficoltà, portava la custodia della sua chitarra e altri bagagli, le diedi una mano e da lì cominciammo a parlare in portugnolo. Immaginavo un viaggio […]
MONDO – Fadiola Golloberda
MONDO di Fadiola Golloberda Ogni passo che facciamo sa di verità, le impronte che lasciano profumano di sangue. Lì, tra un passo e l’altro nascono le note. Vorrei leggerle e tradurle in tutte le lingue con semplici lettere. Chi l’ha detto che per fare i passi si usano solo i piedi e non le mani, la voce o l’intero corpo? […]
“Qui insegna la forma naturale del lago, a fare raccolta del tempo”, da “Salita al lago Padre” di Guido Cavalli
Salita al lago Padre « È questo, una torbiera, il lago Padre, un campo di canne, stretto tra ripide pareti, sempre imbevuto di acque che dalle cime alte intorno scendono nella roccia, al disgelo delle nevi. Già si raccolgono e dei sedimenti fossili e minerali si arricchisce le nuova vena che poco più sotto dalla sorgente nascerà in rivo. […]
“Così che torni solo il suono del vento”, due poesie di Fatena Al Ghorra, trad. di Sana Darghmouni
Rosso Rosso come dovrebbe essere così scorrevole scava nella mia anima un posto per gridare come un’esplosione che lascia dei pezzi continua a fluire senza alcuna noia o indulgenza tira i fili della mia anima quando il suo grido scuote il mio corpo. Completamente rosso non indugia nel colore né nel tipo di dolore non contratta non si […]
FRECCE PER UNA FARETRA, Parte II – Mario Eleno
32 L’obiettivo del teatro? Eccolo: tirare fuori dallo spazio emozionale dell’uomo e della donna, dalle acque del loro inconscio, dal mallo delle loro sensazioni, la realtà del gesto poetico inteso come atto d’innamoramento scenico. L’idea è di riuscirci attraverso l’intreccio di due corpi volti a diventare un fiore senza contorni. L’esito auspicabile sarà un evento di fiducia senza […]