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“Una casa per la libertà” e altre poesie, di Yuliya Musakovska

  UNA CASA PER LA LIBERTÀ L’uomo che è diventato la mia casa vuole diventare la mia libertà, ma sta fallendo Pensa che io stia ingigantendo la cosa, esagerando, sovrascrivendo le parole di canzoni familiari, devastando i principi della calligrafia, storpiando le parole delle preghiere, agendo spericolatamente, facendo di una mosca un elefante, schiacciando un insetto con una ruota, e […]

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Poesie di Mohamed Kheder (trad. Sana Darghmouni)

(immagine di copertina: dalla Fotogallery di Francesca Brà e Enrica Luceri) الحرية الفراشة ُالتي دخلت من نافذةِ المطبخ كانت تحومُ لأيامٍ في كلِ الغرف ترتطمُ بالسقف كلما حلمت بالهواء وتحكُ ألمها على ضوء خافتٍ للأباجورة الأصلية الفراشةُ التي نامت كثيرا على صوتِ هسيسِ الأشجار في التلفزيون وعلى حوافِ الأحلام في الأغنيات الشعبية لم تعد تذكر لون السماء تماماً ولا تفرق بين […]

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PRINCIPI (2016), poesia di Danez Smith, traduzione italiana di Pina Piccolo

  PRINCIPI                         alla maniera di John Fitzgerald Kennedy   i. non chiedere quello che il tuo Paese possa fare per te chiedi se il tuo Paese sia il tuo Paese chiedi se il tuo Paese appartenga alla tua gente chiedi se il tuo Paese abbia una dipendenza da […]

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“Ho perso la chitarra” di Cheikh Tidiane Gaye, da “Il sangue delle parole” con commento di Fabia Ghenzovich

Per Cheikh Tidiane Gaye, fornaio dei V-E-R-S.I  come lui stesso desidera essere chiamato, la parola diviene ponte di speranza, ponte tra autore e lettore, ponte tra popoli, perchè Tidiane crede nella possibilità di un’autentica trasformazione, nel senso di una parola di pace che accoglie, non divide, non ostenta, ma si schiera con coraggio e si fa voce dei poveri, dei […]

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“Così che torni solo il suono del vento”, due poesie di Fatena Al Ghorra, trad. di Sana Darghmouni

Rosso   Rosso come dovrebbe essere così scorrevole scava nella mia anima un posto per gridare come un’esplosione che lascia dei pezzi continua a fluire senza alcuna noia o indulgenza tira i fili della mia anima quando il suo grido scuote il mio corpo.   Completamente rosso non indugia nel colore né nel tipo di dolore non contratta non si […]

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BLACK MIRROR: LO SPECCHIO CHE RIFLETTE L’UMANITÀ INTERA E SU CUI VALE LA PENA RIFLETTERE – Paola Rizzo

  Costanti e variabili– “Black Mirror” porta con sé il presente nel suo stesso nome: “specchio nero”. Siamo circondati da specchi tenebrosi; ovunque possiamo vedere la nostra immagine riflessa su una superficie opaca: quella del nostro smartphone, del nostro tablet, del nostro PC, della televisione. Ma cosa vediamo su quelle superfici? Vediamo un’immagine che può sembrarci eccessiva solo a un […]

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“Dei miei ‘zezarit’ si parla in tutta la valle” poesie di Mririda N’ait Attik, trad, Rachid Faggioli (a cura di S. Darghmouni)

I tre ucelli            Sono stata al campo d’erba verde Nei pioppi cantavano tre uccelli Li ascoltava la vecchia pastoressa E mi disse la vecchia pastoressa: « Se ascolti la gazza che stridula Litigiosa e mai è in riposo, Diventerai cattiva e pazza di testa Quindi chi vorrà farti compagnia ? …Se dai retta al triste picchio verde, Nell’ombra fitta del fogliame, […]

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Crepe di pelle, poesia dal carcere di Ashraf Fayad (a cura di Sana Darghmouni e Pina Piccolo)

  Crepe di pelle   Il mio paese è passato di qua calzando la scarpa della libertà… poi se n’è andato, lasciando la scarpa alle sue spalle, correva con un ritmo travagliato … come il ritmo del mio cuore, il mio cuore che correva verso un’altra direzione … senza una giustificazione convincente. La scarpa della libertà era consumata, vecchia e […]

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L’armonia nascosta, la libertà (Giorgio di Maio)

  Nel mondo greco la parola eleuteria/libertà aveva un significato in sede prevalentemente politica: un uomo libero era un uomo non nato da genitori schiavi e non asservito ad uno straniero o ad un tiranno. L’idea di libertà in senso universale ed astratto nasce nel mondo moderno, nel 1690 con il Secondo trattato sul governo di Locke ove la libertà […]

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Lettere da 2 poeti iraniani ai poeti italiani- Cuore di Persia (Pooneh Nedai e Shahin, a cura di Teatri di Vita )

  Nel nome di Dio Punto zero di coscienza   Caro poeta italiano! Salve! Mi chiamo Pooneh. E’ il nome di un fiore che cresce naturalmente accanto al fiume. Sento che ci sono alcune invisibili connessioni nel mondo che un giorno scopriremo o rimarranno sconosciute. Quando ho pubblicato alcune mie poesie nella mia rivista letteraria “Shokaran”, non potevo immaginare che […]