Fare ordine nei miei pensieri. Luglio settantasette la mia prima volta in Italia. Tre mesi a casa di Terza e Astolfo. Novembre settantasette di nuovo in Africa. Nell’estate dell’anno dopo l’Occidente per sempre. Con Romana. Pochi giorni a Roma, un mesetto sull’Appennino. E poi a Bologna. Senza Romana. Nella casa di una suora vestita da monaca e una […]
Igiaba Scego
“FUTURE” (Effequ, 2019): un grido d’amore e d’allarme – Recensione di Amina Abducarim
FUTURE – Il domani narrato dalle voci di oggi. A cura di Igiaba Scego Autrici: Marie Moïse (Milano), Djarah Kan (S. Maria Capua Vetere), Angelica Pesarini (Roma), Ndack Mbaye (Dakar), Lucia Ghebreghiorges (Roma), Leaticia Ouedraogo (Ouagadougou), Addes Tesfamariam (Milano), Leila El Houssi (Padova), Alesa Herero (Roma), Wii (Khourigba), Esperance Hakuzwimana Ripanti (Rubaya). Edito da Effequ, 2019. L’ultima frontiera, la […]
RAPIMENTO DI GIOVANE DONNA ITALICA DA PARTE DI PIRATI AFRICANI: IN STILE DELACROIX, di Reginaldo Cerolini
La complessità non si riduce a somma degli elementi bensì ad una sintesi del significato degli elementi. Reginaldo Cerolini PREMESSA Se è vero che ci sono molti modi di rappresentare i miti, è pur vero che allo stesso tempo ci sono diversi modi di rappresentare la realtà secondo stereotipi o distopie che pesano sull’immaginario negro e migrante -esseri […]
Per una presa di distanze dall’evaporazione razziale in Italia (Candice Whitney, trad. Lorenzo Vanelli)
Per una presa di distanze dall’evaporazione razziale in Italia: riflessioni su bianchezza, african-americanitudine e privilegio Il titolo di questo articolo è un richiamo a quello di David Theo Goldberg, cioè, “Racial Europeanization”, ma ambirebbe andare oltre il concetto di racial evaporations con la sua insistenza su come il retaggio coloniale delle nazioni europee venga nascosto “sotto il tappeto”, allo scopo […]
da: “Adua” (Igiaba Scego)
Capitolo 7 Adua Un forte temporale si stava abbattendo sull’accampamento quando quell’uomo dalla barba rossa entrò nel nostro tuqul. È così che è cominciata con mio padre. È così che l’ho conosciuto, elefantino. Quello sarebbe stato l’ultimo giorno felice della mia vita. Avrò avuto sette o al massimo otto anni. Ricordo che la paglia del tetto era impregnata di acqua […]