PRELUDIO La voce arranca, arretra tardiva al tramonto crepa e sospira, consuma un tempo nell’ambiguo vuoto circostante, mentre scompare il vento che lì finisce e straripa. HO IMPARATO Ho imparato presto a camminare sulla scacchiera di un’epoca a me contraria. Ho visto nella folta spirale l’imbarazzo per un’avventura chiamata vita che ormai per dissimmetria ho presto dimenticato. […]
fatica
Il corpo migrante (Kweli Jaoko)
“la produzione di un corpo meno esausto, alienato e intorpidito” –Elizabeth Povinelli, Economies of abandonment “no eye focus, no body focus” -Fred Moten, The Feel Trio Volevo scrivere sulla mia lettura de “il” corpo migrante, ma non ne sono stato e non ne sono capace. Tutto quel che ho sono frammenti e non li posso cucire con punti […]