La stesura di questo romanzo è iniziata per gioco, da un’immagine: un foglio bianco con al centro un punto nero. Proprio da quel punto di partenza tutto è mutato, assumendo le sembianze di un concerto di musica classica di cui sono stato il direttore; un bambino che si faceva vestire bene dalla propria madre aspettando di uscire allo scoperto. […]
comunicazione
In memoriam Gianni Celati: Silenzio, spazio, movimento e sollievo in Narratori delle pianure – Pina Piccolo
Per ricordare lo scrittore Gianni Celati che tanto ha contribuito alla letteratura, critica e arti visive in Italia, La Macchina Sognante propone la traduzione italiana di “Silence, Space, Movement and Relief in Gianni Celati” un saggio di Pina Piccolo pubblicato originariamente nella rivista letteraria statunitense Gradiva , 1988, vol. IV, N. 2. Alfredo Giuliani, recensendo Narratori delle pianure (Milano: Feltrinelli, 1985), ha evidenziato che uno dei […]
IL QUARANTENNE – UN VIAGGIO NELL’IMMAGINARIO DEI GIOVANI (Parte I) di Paola Rizzo
IL QUARANTENNE – UN VIAGGIO NELL’IMMAGINARIO DEI GIOVANI (allacciate le cinture e non avvicinatevi troppo ai ventenni: potrebbero mordere) (il personale di bordo provvederà a distribuire ai passeggeri un KAFFÈÈÈ!1!!1! in omaggio) Denotare e connotare: Questa è la definizione di “quarantenne” reperibile – attraverso una veloce ricerca – sulla Treccani online. Consultando qualunque altro vocabolario, otterreste una spiegazione simile. […]
Ri-iniziare, non dimenticare il sogno poetico-politico dei Soviet del ‘17 (Antonino Contiliano)
Battete in piazza il calpestío delle rivolte! /…/ Nostre armi sono le nostre canzoni. /…/ Vedete, il cielo s’annoia di stelle! /…/ Majakovskij, La nostra marcia Bisogna / strappare / la gioia / ai giorni futuri. Majakovskij, Esenin Ḕ impossibile non sognare, come impossibile è non pensare e non agire criticamente (fosse pure solamente con il raggio […]
Parole per esistere (Monica Dini)
“Talvolta uno dice al primo che capita le proprie cose migliori e più importanti. Non bisogna vergognarsene, perché non si parla sempre a delle orecchie. Le parole vogliono essere dette per esistere. (Elias Canetti – La provincia dell’uomo) Dalla finestra dell’appartamento al quarto piano si vede la pineta. E’ sera d’estate e il rosso del […]