1 Maggio 2013 Harlem YMCA (last night on my own room 723) (10.09 pm) Sono molto stanco, quasi mi si chiudono gli occhi, ma voglio scrivere per non accumulare troppe cose che credo mi farà piacere rileggere fra un pò di anni. Si vive solo nella mia memoria, e la memoria è un tempo presente (contrariamente al comune pensiero). […]
classe sociale
Arando l’editoria – Omaggio a Itamar Vieira, di Loretta Emiri
Arando l’editoria – Omaggio a Itamar Vieira Loretta Emiri, marzo 2022 I diciotto anni vissuti in Amazzonia, lottando con e per gli indigeni nella difesa dei loro diritti, mi inducono a percorrere giornalmente i sentieri di Internet sempre alla ricerca di buone notizie che, almeno in parte, leniscano l’amarezza che sento per essere, in questo momento, geograficamente così […]
Critica e dialogo sulla scia del racconto “Lo spacciatore con tre nomi”, Reginaldo Cerolini e Giulio Mancino
I due testi che seguono partono da riflessioni sul racconto “Lo spacciatore con tre nomi” che trovate in questo numero della rivista, e qui per comodità di consultazione. CRITICA I PREMESSA La macchinista madre (Pina Piccolo) mi manda della Germania questo incipit narrativo, lungo racconto o inizio di romanzo, “Lo spacciatore con tre nomi”.. Lo elogia con sobrietà e mi […]
Per G. – inedito di Jessy Simonini
Per G. Ay ay ay, que el esclavo fue mi abuelo es mi pena, es mi pena. Si hubiera sido el amo […]
5 poesie da “Contratto a termine” di Luca Ariano, con nota introduttiva di Luca Mozzachiodi
«Dove sono i miei eroi? Dove siete voi figli miei? Dove sono i miei?» Con questa triplice interrogazione comincia il monologo del Narratore alla ricerca della Potsdammer Platz in una allucinata Berlino del dopoguerra, mezzo capitalista e mezzo comunista ma che sembra abbandonata come un relitto dalla storia, nel film Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders e questa domanda […]
Due bambini, da “L’Offuscamento” romanzo inedito di Julio Monteiro Martins
Due bambini nascono. Due bambini nascono più o meno alla stessa ora in due diversi quartieri della stessa città. È molto difficile distinguere l’uno dall’altro però. Seminascosti dalle macchie di feci e di sangue sparse dappertutto sui loro corpicini, appesi a due identici cordoni ombelicali, sinuosi e giallastri, sembrano quasi lo stesso bambino. E quando piangono forte, quando si […]
“Se ti tagliassero a pezzetti il vento li raccoglierebbe” – da EuroNomade
una corrispondenza da Macerata: riceviamo e ben volentieri pubblichiamo (prima parte) – EN. unutmadık inandık bulanmadık bilendik, geldik geldik İzmit, İstanbul, Ankara, Amed geldik Fatsa, Hopa, İzmir, Atina, Botan, Antakya, Homos, Delzor, Rojava, Roma, Kies, Berlin, ve tüm Latin Amerika ve kara kıta biz geldik biz biz ırk değil sınıf kardeşleri *** non abbiamo dimenticato, ci abbiamo creduto non abbiamo […]