PRELUDIO
La voce arranca, arretra tardiva al tramonto
crepa e sospira,
consuma un tempo nell’ambiguo vuoto circostante,
mentre scompare il vento che lì finisce e straripa.
HO IMPARATO
Ho imparato presto a camminare
sulla scacchiera di un’epoca
a me contraria.
Ho visto nella folta spirale
l’imbarazzo per un’avventura
chiamata vita
che ormai per dissimmetria
ho presto dimenticato.
Ho visto te come nutrice di astri,
e in me, la moltiplicazione
di speranze indomabili
come sospiro ad ogni patimento.
Ho imparato la parola,
rarissima perla contro il pianto
e la tristezza carica d’aroma.
EMOZIONE
Respira il vento
che
sui campi di grano ascolta
le nostre voci narrare
di alti campanili e di pianure
chiare come lunghi silenzi.
Parlano i poeti
che
invocano lacrime all’amata sera
senza una ciglia di luce.
Raccontami pure dei tuoi gusti
che
odorano di preghiere
e di questo tuo respirare a colori.
Dimmi pure se una mia lacrima potrà
cadere sul tuo volto
che
è per me tragitto d’immenso,
emozione
che
trema.
QUANDO TI SENTO
Quando ti sento penso al cielo
che si apre
sulla vita delle cose
e penso agli animali
che si rincorrono
sui sentieri delle fontanelle.
Percepisco un suono acceso
e un colore di tovaglia
appeso in un vuoto
siderale e canzonatorio;
sento, in questo alito
di giorno, come la vita
ci leghi malgrado
una margherita sia sfiorita
a causa dell’inverno
che ogni materia
smuove e trasforma.
Ascolto le trame
sconosciute del vento,
e penso a come l’ultimo
respiro possa
salvarmi un giorno.
ANIMA
La morte ha un odore di selvatico
più delle lacrime cadute a terra prematuramente,
seminate di speranza e di sorgenti
con accanto le mostrine incanutite di poveri soldati
caduti in guerra e mai risorti,
come
la morte, lei penetra porta scompiglio
e in novembre, solo un vago ricordo di quell’anima
vagante che ha vagato stanca per i campi spenti.
DENTRO LA MIA ANIMA
Dentro il mio io interiore, a volte triste e in solitudine…
ho l’anima che cerca il romanzo della vita
per non morire giovane su questa terra affaticata,
…solcare il mare
lasciandosi alle spalle un lacrimoso tramonto,
che sappia rinverdire l’anima mia di gioia e di speranza!
I miei occhi osservano la primavera: stagione che penetra
con eleganza, come ogni mattina
quando penso alla preziosità della vita…
la pià bella scoperta,
l’avventura in un lungomare di conquista!
ATTESE
Inseguire con gli occhi una linea esile e sottile,
come una traiettoria in metamorfosi,
che piano spira nel suo lasso di polvere e di sepolcri.
Gettare un’occhiatina oltre quel sipario rinserrato,
oltre un avvenire errante e impantanato
nel suo dovere ma nel dubbio
che una lancetta d’orologio
sia bloccata nel suo dilemma muscoloso,
nel frattempo, emergono speranze e gravose attese.
dalla raccolta “Bonaccia” per gentile concessione dell’autore
Fabio Strinati (poeta, scrittore, compositore) nasce nel 1983 a San Severino Marche e vive ad Esanatoglia, un paesino della provincia di Macerata. Molto importante per la sua formazione, l’incontro con il pianista Fabrizio Ottaviucci, conosciuto soprattutto per la sua attività di interprete della musica contemporanea, per le sue prestigiose e durature collaborazioni con maestri del calibro di Markus Stockhausen e Stefano Scodanibbio, per le sue interpretazioni di Scelsi, Stockhausen, Cage, Riley etc. . Partecipa a diverse edizioni di “Itinerari D’Ascolto”, manifestazione di musica contemporanea organizzata da Fabrizio Ottaviucci, come interprete e compositore, e prende parte a numerosi festival e manifestazioni musicali. E’ presente in diverse antologie letterarie e riviste comprese Il Segnale, Odissea, Contemporary Literary Horizon, la rivista di scrittura d’arte Pioggia Obliqua, La Presenza Di Èrato, lPhilos de Literatura da Unia Latina, L’EstroVerso, Fucine Letterarie, La Rivista Intelligente, aminAMundi. Pubblicazioni: Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo, Il Foglio Letterario, 2014, Un’allodola ai bordi del pozzo, Il Foglio Letterario, 2015; Dal proprio nido alla vita, Il Foglio Letterario, 2016; Al di sopra di un uomo, Il Foglio Letterario, 2017; Periodo di transizione, Bibliotheca Universalis, 2017.
Foto dell’autore a cura di Fabio Strinati.
Immagine in evidenza di Giulio Rimondi, Irpinia, Campania. Dall’antologia Italiana, Kehrer Verlag Hrildelberg Berlin 2016. Vedi galleria fotografica del numero 8 de www.lamacchinasognante.com
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