SPARAMI OCCIDENTE!
A Pamela Mastropietro terribilmente uccisa
e ai sei negri a cui hanno sparato con follia
SPARAMI OCCIDENTE, con la tua mano destra
e il folle di turno incontinente
perché non sono bianco abbastanza
per partecipare alla tua mensa
liberale dove negri migranti
e meticci sono vagliati dal lusso
impersonale della paura da giornali,
salotti televisivi e frustrate chiacchiere tra birre;
SPARAMI OCCIDENTE perché non parlo
ancora bene la tua lingua e ultimo
nella scalata per l’opportunità
lavorativa sgomito con i tuoi figli
poveri −i poveri bianchi! − per una dignità
con l’IVA.
SPARAMI OCCIDENTE perché le
− nostre − donne sono puttane − vostre−
sono badanti ottuse, grassocce,
o dispotiche e tutto al più zingare capaci di chiedere
solo l’elemosina.
SPARAMI OCCIDENTE per i nostri figli
che crescono come cani nelle periferie
dimesse, illusi che lo sport, la serietà,
il bilinguismo, lo Style, lo spaccio,
il volto duro e il rap di consumo
possono mutarli da solitudo a cittadino.
SPARAMI OCCIDENTE prima che io
cosciente alzi la testa e
guardandoti negli occhi mi accorga
che la mia scommessa per la vita
è lunga lotta tra Davide e Golia,
tra un immensa manipolata paura
e una piccola speranza tuttavia.
DEL RESTO, Occidente spari continuamente
col silenziatore delle gigantografie
dei corpi fatti a pezzi
da un furore incolore che
tu chiami − o suggerisci − pezzenti
e quindi sporchi negri e viziosi
immigrati – per sempre inconcludenti.
SPARAMI OCCIDENTE perché se
− solo − tu sei, io non sono niente.
Como, 11 febbraio 2018
di Reginaldo Cerolini, per gentile concessione dell’autore
Nato in Brasile nel 1981, Reginaldo Cerolini si trasferisce in Italia (con famiglia italiana) divenendo ‘italico’. Laureato in Antropologia (tesi sull’antropologia razzista italiana), Specializzazione in Antropologia delle Religioni (Cristianesimo e Spiritismo,Vipassena). Ha collaborato per le riviste Luce e Ombra, Religioni e Società, Il Foglio (AiBi), Sagarana, El Ghibli. Fondatore dell’Associazione culturale Bolognese Beija Flor, e regista dei documentari Una voce da Bologna (2010) e Gregorio delle Moline. Master in Sceneggiatura alla New York Film Academy e produttore teatrale preso il National Black Theatre. Fondatore della CineQuartiere Società di Produzione Cinematografica e Teatrale di cui è (udite, udite) direttore artistico. Ha fatto il traduttore, il lettore per case editrici, il cameriere, scritto un libro comico con pseudonimo, l’aiuto cuoco, conferenziere, il commesso e viaggiato in Africa, Asia, Americhe ed Europa.