Senza pietà di Mourid Barghouti (a cura di Sana Darghmouni)

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Una dolce musica

la cui dolcezza non ti consola.

I giorni ti hanno insegnato:

in ogni lunga guerra

un soldato, con volto smarrito e canini ordinari,

siede vicino alla sua tenda

abbracciando un’armonica dal suono brillante

che ha protetto dalla polvere e dal sangue,

e come un passero estraneo al conflitto,

canta per sé stesso una canzone d’amore

che non mente.

 

Per un attimo,

lo imbarazza quel che potrebbe pensare il chiaro di luna:

a che serve l’armonica nell’inferno?

 

Un’ombra si avvicina,

poi altre ombre.

I soldati, uno dopo l’altro,

si uniscono al suo canto.

Il musicante porta con sé l’intero reggimento

al balcone di Romeo,

e da lì,

senza pensare, senza esitare,

senza pietà,

senza dubbio,

riprenderanno a uccidere!

 

Tradotta dall’arabo da Sana Darghmouni.

Barghouti

Mourid Barghouti è nato a Deir Ghassana, vicino a Ramallah, in Cisgiordania, l’8 luglio 1944. Ha studiato letteratura inglese all’Università del Cairo, laureandosi nel 1967. Gli accordi di Oslo hanno finalmente permesso a Barghouti di tornare in Cisgiordania e nel 1996 è tornato a Ramallah dopo 30 anni di esilio. Questo evento ha ispirato il suo romanzo autobiografico Ra’aytu Ram Allah (Ho visto Ramallah), pubblicato da Dar Al Hilal (Il Cairo, 1997), che gli è valso la medaglia Naguib Mahfouz per la letteratura nello stesso anno.

Barghouti è morto il 14 febbraio 2021 all’età di 76 anni.

Riguardo il macchinista

Sana Darghmouni

Sana Darghmouni, Dottore di ricerca in Letterature Comparate presso l'Università di Bologna, dove ha conseguito anche una laurea in lingue e letterature straniere. E' stata docente di lingua araba presso l'Università per Stranieri di Perugia ed è attualmente tutor didattico presso la scuola di Lingue e letterature, Traduzione e Interpretazione all'Università di Bologna.

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