Semi finale – poesia dal carcere di Ashraf Fayadh

AshrafFotoElogiodella mitezza

Semi finale

il nostro discorso sull’amore è arrivato troppo tardi

come due giocatori ritirati che parlano di campionati mai vinti nei loro anni di attività.

La giovinezza.. è il momento ideale per perdere tutto!

Poi arriva il momento del rimorso.

Il rimorso continua ad accumularsi fino a seppellire completamente le nostre rovine

e l’esplorazione diventa compito di altre persone …

a cui la nostra storia non significa nulla, quanto la loro ricerca di minerali

utili ad una vita migliore.

Ti ho amata in passato ..

Molto .. quando l’amore aveva un significato!!

L’amore si asciuga, si frantuma e viene portato via dal vento

come una foglia  a metà ‘autunno.

L’amore non è un albero

l’albero è troppo logico per avere un senso.

Non esiste una cosa chiamata significato

se non nella mente umana .. che non esiste a sua volta!!

La tristezza può esistere, in forma casuale.

La delusione in forma più intensa,

e con un colore scuro fino all’oscurità

L’oscurità è diventata più confortevole ..

Non mi fa vedere la verità delle cose.

Non posso sopportare la bellezza della verità .. o la sua bruttezza!!

Lei non era così bella

Lui non era così brutto.

Capisco la tua delusione

mi sono abituato,

la respiro nella realtà

la uso come antidepressivo

come calmante del dolore

e anti-insonnia.

Dammi qualche minuto dei tuoi pianti

lasciami continuare a cadere

completare il mio processo di annientamento

diventando lentamente il singolo atomo di carbonio

su cui può essere basata una storia completamente nuova.

Questo non è un tipo di speranza

la speranza, come l’amore, è una sensazione temporanea

scompare .. così .. senza una ragione

E appare .. così .. senza una ragione

senza introduzioni ..

senza alcuna giustificazione!!

Brucio come ogni sigaretta che fumo

barcollo come un albero di ricino inutile

cado come una cenere pesante

rotolo come una lattina di Coca vuota

su un asfalto di cattivo umore,

poi mi ritrovo costretto a cicatrizzarmi

e fingo la compattezza in un modo patetico!!

Ti abbraccio per consolarti

provo a controllare il singhiozzo che oscilla tra i miei polmoni

e cerco un modo più semplice per respirare.

Ingoio il futuro con alcuni sonniferi

e mi butto sul letto maleodorante del presente

aspettando che mi visiti il passato in un sogno!!

Per gentile concessione dell’autore. Traduzione dall’arabo all’italiani di Sana Darghmouni.

 

نصف نهائي

كان حديثنا عن الحب متأخرا جدا

.كلاعبين معتزلين يتحدثان عن بطولات لم يحرزاها في سنوات النشاط

!!الشباب.. هو الوقت الأمثل لإضاعة كل شيء

.ثم يأتي بعد ذلك وقت الندم

ويستمر الندم في التراكم حتى يطمر أطلالنا بالكامل

..ويصبح التنقيب عنها مهمة أشخاص آخرين

لا تعني لهم قصتنا شيئا، بقدر اهتمامهم بالبحث عن معادن

.يمكن الاستفادة منها من أجل حياة أفضل

..كنت أحبكِ فيما مضى

!!كثيرا.. عندما كان الحب له معنى

الحب يجف، ويتهشم، وتحمله الرياح بعيدا

.كورقة في منتصف الخريف

الحب ليس شجرة

.الشجرة أكثر منطقية من أن يكون لها معنى

لا وجود لشيء اسمه معنى

!!إلا عند العقل البشري.. الغير موجود بدوره

.قد يتواجد الحزن، بشكل عرضي

..وتتواجد الخيبة بشكل أكثر كثافة

وبلون داكن حد الظلام

..أصبح الظلام مريحا أكثر

.فهو لا يجعلني أرى حقيقة الأمور

!!لا أستطيع تحمل جمال الحقيقة.. أو قبحها

هي لم تكن جميلة كثيرا

.وهو لم يكن قبيحا كثيرا

أفهم شعورك بالخيبة

فقد اعتدت عليه

أنا أتنفسها في الواقع

أستخدمها كمضاد للاكتئاب

كمسكن للألم

.ومضاد للأرق

امنحيني بعض الدقائق التي بكيتِها

واتركيني أواصل السقوط

أكمل مسيرة التلاشي

وأتحول ببطء إلى ذرة الكربون الوحيدة

.التي قد تُبنى عليها قصة جديدة بالكامل

هذا ليس نوعا من أنواع الأمل

الأمل مثل الحب.. شعور مؤقت

يختفي.. هكذا.. دون سبب

ويظهر.. هكذا.. دون سبب

..دون مقدمات

!!دون أدنى مبرر

أحترق مثل كل سيجارة أدخنها

أترنح مثل شجرة خروع عديمة الجدوى

أتساقط مثل رماد ثقيل

..وأتدحرج مثل علبة كولا فارغة

على إسفلت سيء المزاج

ثم أجد نفسي مضطرا لأن ألتئم

!!وأدعي التماسك بشكل مثير للشفقة

أحتضنكِ لأواسيكِ

وأحاول السيطرة على الغصة التي تتأرجح بين رئتيَّ

.وأبحث عن طريقة أسهل للتنفس

أبتلع المستقبل بصحبة بعض الأقراص المنومة

وأرتمي على سرير الحاضر ذو الرائحة النتنة

!!منتظرا أن يزورني الماضي في حلم ما

 

Alcune foto di Ashraf Fayadh  esposte alla mostra collettiva “L’elogio della mitezza” alla pinacoteca civica di Santa Severina delle Marche, curata da Camilla Boemio

Ripreso dal sito del Comune di Santa Severina nelle Marche:

“Elogio della mitezza” è il titolo della mostra a cura di AAC Platform, con la presentazione di Camilla Boemio allestita a palazzo Manuzzini sede della pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”. L’esposizione è stata inaugurata mercoledì 29 agosto e sarà visitabile fino al 30 settembre.

Il concetto della mostra riprende il testo di Norberto Bobbio. Dalla sfera politica, frustrata e contaminata dal suo decadimento, alla filosofia morale, “Elogio della mitezza” ha segnato come nessun altro libro gli ultimi anni di Norberto Bobbio e il celebre saggio che dà il titolo all’opera ne rappresenta il testamento civico. La mitezza è una virtù debole, propria di chi non ha potere, e al tempo stesso potente, poiché anticipa un mondo migliore su questa terra. È “la più impolitica delle virtù”, ma anche l’antidoto alle degenerazioni della società.

La mostra si sviluppa con una narrazione efficace di opere realizzate con diversi materiali dall’installazioni di filo, ai quadri e ai disegni fino alle fotografie che illustrano le diverse pratiche artistiche di quattro artisti la cui ricerca è profondamente legata ad un rigore ed a un virtuosismo del linguaggio d’arte.

Maria Elisa D’Andrea, nata a Spilimbergo il 5 maggio del 1971, usa i fili per esprimersi artisticamente. Nel suo lavoro il filo riguarda l’attesa. Attesa come condizione drammatica dell’esistenza, legata alla cura, alla malattia, alla sofferenza psichica. Attesa come situazione di passività, di pazienza, di abbandono allo scorrere delle cose, quando da partecipanti attivi si diventa passivi, e non si può far altro che aspettare. Lavorare il filo è per lei un’attività meditativa, terapeutica. È qualcosa che placa l’ansia, che aiuta a sopportare la sospensione. L’intreccio del filo rimanda alla nascita, alla creazione. Il taglio del filo, quando l’opera è finita, rimanda al taglio del cordone ombelicale, all’inizio della vita, che è anche l’inizio della morte.

Maria Antonietta Scarpari, anconetana, è un artista che realizza pitture e installazioni di matrice concettuale ma anche di notevole lirismo. Sono stati scelti due grandi quadri per la mostra.

Giorgio Staffolani, osimano, sceglie invece il suono per esprimersi. Il suono è presente anche negli abissi marini, ed è un linguaggio versatile che accomuna: arte, musica, e scienza. Staffolani realizzerà una performance il giorno dell’opening ed un’installazione site specific composita di disegni con rimandi a scenari di un alfabeto visuale.

Ashraf Fayadh è infine un noto artista e poeta di origine palestinese che ha realizzato per la mostra in pinacoteca un’opera composta da delle foto nelle quali descrive il paesaggio non in modo rigoroso; ma fondendo un senso profondo di poesia ed elegia.

 

Riguardo il macchinista

Sana Darghmouni

Sana Darghmouni, Dottore di ricerca in Letterature Comparate presso l'Università di Bologna, dove ha conseguito anche una laurea in lingue e letterature straniere. E' stata docente di lingua araba presso l'Università per Stranieri di Perugia ed è attualmente tutor didattico presso la scuola di Lingue e letterature, Traduzione e Interpretazione all'Università di Bologna.

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