Questo ci riguarda tutti (Louise Wallwein)

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Questo ci riguarda tutti

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto il bambino afghano senza scarpe e con la mascella rotta

Che si teneva tra le mani i denti della luna

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto che aveva le labbra viola

Sul sedile di dietro della macchina

L’ultimo filo tra lei e il suo bimbo pronto a spezzarsi

Il neonato quasi precipitò sulla strada

Mamma e bimbo ora stanno bene

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto quell’uomo ballare da sponda a sponda

Ho nuotato metà della distanza disse

Il barcone…

Il barcone…

L’altro…

Gli altri…

Ho nuotato metà della distanza

22 miglia nautiche gli dissi

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto la camicia rossa

Prima dei suoi occhi rosso rubino

Entrambi bisbigliammo la stessa parola nello stesso momento

La stessa parola che sento ogni sabato alla partita

Per un momento non ci troviamo a Kos

Il campo rifugiati improvvisato è sparito

E siamo nei giardini di Piccadilly

E la parola che abbiamo detto

Era Manchester

E la seconda parola

UNITED

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto Sisifo in persona

Mettere giù il peso del fratello

Aveva attraversato le montagne del Kurdistan portandolo in spalla

Aveva attraversato le montagne della Turchia portandolo in spalla

L’aveva fatto galleggiare nel barcone

Lo ha messo giù sulla spiaggia di psalidi

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto persone dare da mangiare a un fiume di persone che scorreva

Davanti ai giardini delle loro case

Fino a quando non finivano i soldi

Ho visto i bambini rinchiusi nei sotterranei di un castello, non proprio una favola

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto Kos Solidarity*

Ho visto Kos Kindness**

 

Ho visto la barca capovolta

Ho visto il ragazzo dagli occhiali rotti aiutare i volontari

Ho visto sorrisi su migliaia di facce

Che illuminavano la notte.

 

Ho visto le file di tende che trattenevano l’alba la mattina

Ho visto le file di turisti che si facevano i selfie, sì, per l’album di quest’anno

Eccomi qui a Kos nel 2015 e questo è il mare meraviglioso

E questi sono i rifugiati che si lavano dietro di me, sì era buffo

Lol a caso

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto degli studenti di Oxford trai volontari, attratti dal magnete della loro coscienza

Ed insieme abbiamo accolto la gente, quella sera almeno 150

Salaam abbiamo detto, Salaam a ogni persona bagnata fradicia fino all’anima

Non è poi così strano in prima linea nel porto di Kos

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Ho visto una diaspora umana di spropositate dimensioni

Che non sarebbe esistita se solo avessimo dissolto tutte le frontiere

Sotto la luna calante e le costellazioni in espansione

Siamo stati di guardia per l’arrivo di altri e altri barconi

Tutti i miei compagni dalla Gran Bretagna, Grecia, Siria, Irlanda

Argentina, Pakistan, Afghanistan, Iran e Bangladesh

Siamo stati di guardia per l’arrivo di altri barconi

 

Dimmi la verità tanto per cambiare

Siamo tutti sulla stessa barca

E improvvisiamo sulle onde

Su sponde diverse

Non c’è un noi e un loro

C’è solo sempre un noi

Non c’è un noi e un loro

C’è solo sempre un noi

Non c’è un noi e un loro

C’è solo sempre un noi.

 

di Louise Wallwein, poeta e volontaria di Αλληλεγγύη Κως nel 2015

Traduzione di Pina Piccolo coperta da licenza Creative Commons

Licenza Creative Commons  Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.

*Kos Solidarity- gruppo di volontari costituitosi per aiutare i migranti che sbarcano nell’isola http://kos-solidarity.com

**Kos Kindness – organizzazione britannica costituitasi dieci anni fa per aiutare l’isola, negli anni i volontari si sono attivati per assistere i cittadini greci vittime della crisi economica, e ultimamente per assistere i migranti durante gli sbarchi http://wearewinchester.co.uk/kos-kindness/


This is everyone’s concern

Tell me the truth for a change
I saw the shoeless boy with a cracked jaw from Afghanistan

Cupping the moons teeth in his hands
It’s not strange on the frontline in Kos Harbour

 

Tell me the truth for a change
I saw her lips blue
In the back of a car
The last thread between her and her child about to snap

Her baby nearly spilt out onto the pavement

Mother and baby doing fine now
It’s not strange on the frontline at Kos harbour

Tell me the truth for a change
I saw the man as he danced from side to side

I swam half way he said
The dinghy it
The dinghy it
The other they
The others they
I swam half way he said
22 nautical miles I said
It’s not strange on the frontline in Kos Harbour

Tell me the truth for a change
I saw the red shirt
Before his ruby red eyes
We both whispered the word at the same time
The one word I hear every Saturday on a match day

For one second we aren’t in Kos

The unofficial refugee camp disappeared

And we were in Piccadilly gardens
And the word we said
Was Manchester

And the second word
UNITED
It’s not strange on the frontline of Kos Harbour

Tell me the truth for a change
I saw Sisyphus him self
Put the weight of his brother down
He carried him over the the mountains of Kurdistan

He’d carried him over the mountains of Turkey

He kept him floating in the dinghy
He laid him down on the beach of psalidi
It’s not strange on the frontline of Kos Harbour

Tell me the truth for a change
I saw the way people fed flowing river of people
From their front gardens
Until their money ran out
I saw the way children were locked in a dungeon of a castle not stuff of fairy tales

It’s not strange on the frontline of Kos Harbour

Tell me the truth for a change

I saw Kos In Solidarity
I saw its Kindness

I saw the upturned boat
I saw the boy with broken glasses helping the volunteers

I saw the smiles in a thousand faces
Lighting up the night.

I saw the lines of tents catch the sunrise in the morning
I saw the lines of tourists taking selfies, yeah that’s one for the holiday album

This is me in Kos 2015 and this is the beautiful sea

And this is the refugees having a wash just behind me yeah it was so funny

Lol random
It’s not strange on the frontline of Kos Harbour

Tell me the truth for a change
I saw the student volunteers from Oxford unIversity, pulled my the magnets of their conscience

And together we welcomed people, that night at least 150
Salaam we said, Salaam to every wet through soul
It’s not strange on the frontline of Kos Harbour

Tell me the truth for a change
I saw a human diaspora of ginormous proportions
That wouldn’t exist if we just dissolved all the borders

Under the waning moon and expanding constellations

We kept watch for more for more boats arriving
All my new comrades from Britain, Greece, Syria, Ireland

Argentina, Pakistan, Afghanistan, Iran and Bangladesh

We kept watch for more boats arriving

Tell me the truth for a change

We are all in the same boat

Just riffing with waves
On different shores

There is no them and us

There is only ever us

there is no them and us

There is only ever us

There is no them and us

There is only ever us.

 

 Louise Wallwein
Volunteer with Αλληλεγγύη Κως 2015

Published here with the author’s permission.

 

 


 

 

Louis Wallwein

 

Louise Wallwein è una poeta, drammaturga e film-maker d Manchester, vincitrice di numerosi premi. E’ orgogliosa di ritornare nella sua città dopo essere stata insignita nel 2014 della residenza al  Centre for Creative Writing and Oral Culture e aver  trascorso lì  l’inverno più rigido mai registrato.  La sua carriera ha conosciuto grande slancio dal 1998, anno del suo “one-woman show” recitato sull’ala di un vecchio Shackleton, aereo di ricognizione della seconda guerra mondiale, tra i reperti del museo della Scienza e dell’Industria di Manchester. Le sue opere teatrali sono state trasmesse dalla BBC, rappresentate alla Opera House di  Sydney, e al Royal Exchange and Contact di Manchester. La sua attività come poeta/insegnante/mentore in comunità diverse ha come obiettivo quello di  assistere le persone a trovare la propria voce.   

 

Traduzione di Pina Piccolo.

Foto in evidenza di Melina Piccolo

Foto dell’autrice a cura di Louise Wallwein.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riguardo il macchinista

Lucia Cupertino

LUCIA CUPERTINO (1986, Polignano a Mare). Scrittrice, antropologa culturale e traduttrice. Laureata in Antropologia culturale ed etnologia (Università di Bologna), ha conseguito un Master in Antropologia delle Americhe (Università Complutense di Madrid) con tesi sulla traduzione di fonti letterarie nahuatl. Vive da tempo tra America latina e Italia, con soggiorni più brevi in Australia, Germania e Spagna, legati a progetti di ricerca, educativi e di agroecologia. Scrive in italiano e spagnolo e ha pubblicato: Mar di Tasman (Isola, Bologna, 2014); Non ha tetto la mia casa - No tiene techo mi casa (Casa de poesía, San José, 2016, in italiano e spagnolo, Premio comunitarismo di Versante Ripido); il libro-origami Cinco poemas de Lucia Cupertino (Los ablucionistas, Città del Messico, 2017). Suoi lavori poetici e di narrativa sono apparsi in riviste e antologie italiane e internazionali. Parte della sua opera è stata tradotta in inglese, cinese, spagnolo, bengali e albanese. È curatrice di 43 poeti per Ayotzinapa. Voci per il Messico e i suoi desaparecidos (Arcoiris, Salerno, 2016, menzione critica nel Premio di traduzione letteraria Lilec – Università di Bologna); Muovimenti. Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi, Lecce, 2016) e Canodromo di Bárbara Belloc (Fili d’Aquilone, Roma, 2018). Membro della giuria del Premio Trilce 2018, Sydney, in collaborazione con l’Instituto Cervantes. Cofondatrice della web di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com, con la quale promuove iniziative letterarie e culturali in Italia e all’estero.

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