Presentazione de La macchina sognante in Colombia (12 settembre 2017)

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 Il colibrì della parola continua a battere le ali e a viaggiare nel continente latinoamericano. Dopo la presentazione messicana dello scorso aprile, La macchina sognante giunge in Colombia per intavolare un dialogo con gli studenti della Laurea di Arti Visuali dell’Universidad Pedagógica Nacional di Bogotá.

L’intervento sarà a cura della macchinista Lucia Cupertino che presenterà la sua produzione poetica bilingue (italiano-spagnolo) e il lavoro collettivo svolto all’interno della rivista La macchina sognante, con l’intento di condividere i contenuti e l’impegno letterario e sociale che contraddistinguono l’attività del contenitore di scritture dal mondo.

Un ringraziamento speciale alla poetessa Luisa Isabela Villa Meriño per aver promosso questo incontro e al professor Diego Germán Romero Bonilla, docente di arti, scrittura, pedagogia e ricerca con all’attivo diversi laboratori e opere (poesia, cronoca, drammaturgia, graphic novel), per permetterci un’incursione e collaborazione nell’ambito delle sue lezioni.

L’appuntamento è quindi per martedì 12 settembre presso l’Universidad Pedagógica Nacional, calle 72 No. 11 – 86, Bogotá, Colombia; Edificio C, salón C-102-B, 1:00 pm

 

 

 

Opera nella foto in evidenza: Quinde, serigrafia di Guache (Bogotá) – www.guache.co

Riguardo il macchinista

Lucia Cupertino

LUCIA CUPERTINO (1986, Polignano a Mare). Scrittrice, antropologa culturale e traduttrice. Laureata in Antropologia culturale ed etnologia (Università di Bologna), ha conseguito un Master in Antropologia delle Americhe (Università Complutense di Madrid) con tesi sulla traduzione di fonti letterarie nahuatl. Vive da tempo tra America latina e Italia, con soggiorni più brevi in Australia, Germania e Spagna, legati a progetti di ricerca, educativi e di agroecologia. Scrive in italiano e spagnolo e ha pubblicato: Mar di Tasman (Isola, Bologna, 2014); Non ha tetto la mia casa - No tiene techo mi casa (Casa de poesía, San José, 2016, in italiano e spagnolo, Premio comunitarismo di Versante Ripido); il libro-origami Cinco poemas de Lucia Cupertino (Los ablucionistas, Città del Messico, 2017). Suoi lavori poetici e di narrativa sono apparsi in riviste e antologie italiane e internazionali. Parte della sua opera è stata tradotta in inglese, cinese, spagnolo, bengali e albanese. È curatrice di 43 poeti per Ayotzinapa. Voci per il Messico e i suoi desaparecidos (Arcoiris, Salerno, 2016, menzione critica nel Premio di traduzione letteraria Lilec – Università di Bologna); Muovimenti. Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi, Lecce, 2016) e Canodromo di Bárbara Belloc (Fili d’Aquilone, Roma, 2018). Membro della giuria del Premio Trilce 2018, Sydney, in collaborazione con l’Instituto Cervantes. Cofondatrice della web di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com, con la quale promuove iniziative letterarie e culturali in Italia e all’estero.

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