Poesie di Giuseppe Nibali (a cura di Gassid Mohammed)

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Poesie tratte da Come dio su tre croci, Affinità Elettive, 2013

 

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A Mariuzza

Brucia gli occhi

questo esplodere

l’erosione che a notte

richiama ai sudari

 

gli altari freddi come balconi

e la tua libertà che aspetta

che aperta ancora trema

 

Tuo un giorno d’isola pura

Che stringerai ai rosari

– sicura – Nel vestito della domenica

Due labbra serrate, neanche una bestemmia.

 

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Non di te, mai di te

 

crocefisso che squadri

noi penosi dietro ai muri

tutti sporchi di pensieri

senza spalle dove appendere

quelle voci, quel colore

di gesso.

 

Siamo noi adesso

a chiodarci i polsi

alle croci – noi ladroni

con la noia domenicale

che copre la televisione

spegne l’urlo al Golgota

 

e non vogliamo deposizioni.

 

 

 

Poesie tratte da La voce di Cassandra, Origini Edizioni, 2015.

 

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Non si riconosce nel buio

stretto della stanza – e anche

il passo, forte, già di donna,

tiene addosso un dolore che

si volta e scompare.

Con gli occhi accesi e la risacca

che dell’acqua riporta il silenzio,

scende, finalmente,

un seno stretto dalla maglia.

 

Che cosa sei? Cosa vuoi dirmi

nel silenzio e nuda?

 

 

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Rimani ancora Cassandra

con la fronte tesa al cielo

che muove il mezzo buio

di tua madre.

 

Quando senti, solidale, venire

una luce dalla porta e ti conforti.

Non è il ciglio, né il sole più lontano

a farti donna, ma il giorno rosso

della sera che ti apre il sorriso

e le mani illividite, nere

come un merlo fitto nella neve.

 

 

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Ero solo con la morte in questa stanza.

Ero solo con lo Stige, Cassandra, sentivo la guerra

caduta sulla mano, sentivo il sospiro

pronto al terremoto.

 

Sei entrata nuda nel buio, hai alzato

la testa, mi hai chiesto di cantare

di dire condanne per le tue gambe

raccontarne il divenire:

 

Invece restiamo morti, silenziosi

dalle nostre ossa saremo padri a nuove ossa

dal tuo grembo sarà tagliata la verginità della voce.

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Giuseppe Nibali è nato a Catania nel 1991. Si è laureato in Lettere Moderne presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Ha collaborato con il settimanale “Prospettive” e il bisettimanale “Il mercatino”; con il mensile dell’associazione Mettiamoci in gioco e con quello dell’associazione etnea di studi storico-filosofici, rispettivamente “Prospettive giovanili” e “Timeo”; Nel 2012 è entrato a far parte della redazione del quindicinale “Avviso ai naviganti”, e ha iniziato a collaborare con la pagina culturale de La Sicilia. Nel 2013 ha scritto e diretto un programma radiofonico per l’emittente siciliana “Radio voce della Speranza”, intitolato “Spes Publica”. Dal 2014 collabora con il blog di poesia “ParcoPoesia” per cui gestisce una rubrica intitolata “Dalla Terra impareggiabile” e dedicata ai poeti del Sud. Nel 2014 è stato l’ideatore e il Caporedattore della rivista poetica L’Antenna, creata insieme a Valerio Grutt e al Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna. Sempre dal 2014 fa parte della redazione di Clandestinozoomdiretto da Davide Rondoni. Collabora dal 2011 con il “Centro di poesia Contemporanea dell’Università di Bologna”. È socio dell’associazione di poeti indipendenti: “I Compari” che organizza incontri culturali sul territorio bolognese. Nel 2013 ha vinto il primo premio al concorso nazionale di poesia “Serrapetrona – le stanze del tempo” promosso dalla fondazione Claudi e ha ottenuto una Menzione d’onore al premio “InediTO – Premio colline di Torino”, con la raccolta “Come dio su tre croci”. Nel giugno 2013, con la casa editrice “Affinità elettive” di Ancona pubblica la sua opera prima: “Come dio su tre croci” questa, nel 2014 è risultata vincitrice del premio nazionale Elena Violani Landi per la sezione Opera Prima. Nel 2014 suoi inediti vengono inseriti nell’Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea edito da Raffaelli Editore, con una nota introduttiva di Davide Rondoni. Sue poesie appaiono nell’antologia poetica “100.000 poeti per il cambiamento –  Bologna. I Movimento” edita da “Qudulibri” (2013), nell’antologia “Comunità nomadi” edita da “DeComporre Edizioni” (2014), nell’antologia Oblò, edita EscaMontage (2014), e su blog poetici come: Poetarum Silvae, Samgha, Atelier, Pimpirimpana, Just Humanity, La Libellula e molti altri.

 

Foto in evidenza di Melina Piccolo.

 

 

 

 

Riguardo il macchinista

Gassid Mohammed

Gassid Mohammed è uno dei macchinisti fondatori de lamacchinasognante.com. Ha contribuito fino al numero 4 e si è ritirato a dicembre del 2016. Un grande bambino che insegue le farfalle da una vita. È nato a Babilonia, a qualche passo dell’Eufrate. Casa sua è eretta sulle basi della Torre di Babele, nessuno ci crede ma è così. È cresciuto in un piccolo paesino in campagna, con le pecore, le mucche, le galline, le farfalle, le api e tutti gli animali e gli insetti. Tutto il suo corpo è costituito dall’Eufrate, non solo perché ci faceva il bagno ogni giorno per tante ore, ma anche perché le piante e le verdure che piantava e faceva crescere erano irrigate dall’Eufrate. Gli piace molto la natura perché ha passato la sua infanzia e l’adolescenza negli orti e nei campi. Il suo orto aveva una collina coperta di erbe e fiori, a lui sembrava fosse il resto dei giardini pensili. Ovviamente nessuno ci crede, ma c’è poco da fare. Da bambino aveva sempre inseguito le farfalle, e le insegue tuttora, e lo farà per sempre.

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