Pubblicata il 6 marzo 2022 nella rivista digitale Rattle, che nella sezione Poets respond ospita poesie che riguardano l’invasione dell’Ucraina. Traduzione italiana di Pina Piccolo. Autorizzazione in corso di approvazione.
Tatiana Dolgushina
QUANDO LA GUERRA FA UN BAMBINO
quando gli americani pensano alla guerra, pensano a uomini con pistole e a soldati in uniforme
quando io penso alla guerra, penso al dover fare le valigie
Penso alla scarsità di cibo, penso al collasso economico
Penso a mia nonna, quella che abbiamo dovuto lasciare
quella che sua madre aveva spostato di città in città, finché non hanno più visto una guerra
quella rimasta orfana, in mezzo alla Siberia, con la sorella di 13 anni a prendersi cura di lei
quando penso alla guerra, penso alle fredde pareti dei condomini, penso ai riscaldamenti in casa che mancano, penso alle stanze d’albergo
Penso al dover imparare una nuova lingua per sopravvivere
quando penso alla guerra, penso a un bambino che sta in riva a un oceano
dove il vento soffia quel tanto che basta per renderti paranoico, quanto basta per farti sentire come se la guerra fosse proprio dietro l’angolo, proprio attorno e dietro di te, che ti tocca
— da poets respond
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Tatiana Dolgushina: “La Russia e l’Ucraina sono entrambe la mia patria e sono stata una bambina rifugiata durante il crollo degli anni ’90 dell’URSS. Sono nata in Russia e sono cresciuta in entrambi i paesi prima di dover fuggire a causa delle crescenti violenze e dopo che mio padre è stato rapito in Ucraina. Le mie poesie trattano della perdita della propria casa per sempre, degli effetti violenti della guerra sui bambini e della confusione e della perdita che un bambino sperimenta prima ancora di poterli capire. Il mondo occidentale ha poca comprensione di cosa significa essere testimoni di una guerra alle proprie porte, specialmente quando si è bambini e vulnerabili. L’ attuale guerra Russo-Ucraina ha suscitato in me molti ricordi ed emozioni, ricreando ancora una volta le mie esperienze d’infanzia. Temo per i bambini e le loro famiglie che stanno subendo lo stesso trauma che ho vissuto io, che li costringerà a diventare profughi e li perseguiterà per il resto della loro vita”.
Immagine di copertina: Kinder Album, Lviv (March 4, 2022). artista non identificato/a, immagine presa dall’articolo “A Suitcase, a candle and a Hammer: Ukranian Artists Face the Russian Invasion”, della storica dell’arte e curatrice ucraina Alisa Lozkhina, pubblicato l’8 marzo in Los Angeles Review of Books.