“Ora la mia voce smarrita attira i lupi”, poesie di Mohamed Chouchane, trad. Sana Darghmouni.

marketmorocco20191103_220438-e1575040096707-1140x570

 

Infanzia

 

Padre…

Sono la tua bambina cresciuta,

tra il tuo prendermi per mano e le tue caramelle,

e ora la mia voce smarrita attira i lupi

e i vili del rione.

Padre…

Sono cresciuta

E non sono più la sorella minore di mia madre

e non credo più al gioco del nascondino

nella lunga notte invernale

né che mia madre ti copre con il suo cuore

tenero

dal gelo della vita

dalle fiamme dei desideri sepolti.

E ho capito

che sono figlia del calore legittimo

con un certo gelo…

Cosa ti dico oggi padre?

Se venissi da te

portando il mio sangue versato

e la pezza vecchia della mia vita

dopo che le città inferiori mi hanno sfollata.

7 dicembre 2015

 

 

L’uomo

 

L’uomo…

che mi ha regalato

un fiore e un bacio

sotto un cielo vicino

molto vicino,

ha lasciato il suo vento e se n’è andato.

Da quel giorno annaffio il suo fiore con la mia lacrima

ancora fresca

verde come il suo cuore.

 

traduzione di Sana Darghmouni.

 

chouchane

Mohamed Chouchane, poeta tunisino nato il 23 marzo 1976. Questa poesia è tratta dalla sua prima raccolta poetica Haldol o “gocce di delirio” pubblicata dalla casa editrice tunisina Dyar.

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine in evidenza: Foto di Veronica Vannini.

 

 

Riguardo il macchinista

Sana Darghmouni

Sana Darghmouni, Dottore di ricerca in Letterature Comparate presso l'Università di Bologna, dove ha conseguito anche una laurea in lingue e letterature straniere. E' stata docente di lingua araba presso l'Università per Stranieri di Perugia ed è attualmente tutor didattico presso la scuola di Lingue e letterature, Traduzione e Interpretazione all'Università di Bologna.

Pagina archivio del macchinista