Il titolo dell raccolta di Edoardo Olmi gioca sul binomio – assonanza “Esistenza” e “Resistenza”. Le esistenze che emergono dalle pagine sono quelle di vite giovanili, spesso colte in viaggi fisici e interiori, che mostrano senza pudore l’estrema difficoltà di appagamento nei rapporti affettivi, d’amore o sessuali.
Vite precarie sbattute in faccia al lettore con situazioni, immagini e descrizioni dalle quali echeggiano i poeti della beat generation, in particolare l’annichilimento, lo sfinimento dei versi de “L’Urlo” di Allen Ginsberg (“Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche..”).
Il linguaggio è tecnico, social, crudo, non disdegna refrain di campagne pubblicitarie e la presenza nei versi di numeri o orari.
Poi c’è la resistenza che è lotta quotidiana, sociale e politica, non rassegnata, anche se a tratti disillusa: è una scrittura amara e caustica in alcune occasioni, che non lascia spazio al non detto o a voli pindarici: “ ospite in un epoca / di Valium e allergie, / in sincrono di soffi al cuore / e cattopannolini assorbenti / si sale dove si scende \ oppure
non se ne esce \ se non canne / come fari balenanti nel mare / di un segreto /
sulla bocca di ciascuno. / l’impegno, il gioco di squadra, il caffe; / la vita e una guerra civile / ragazzo.
fratello ambulante
un dipinto di Jim Morrison,
non apre le porte
di un albero sacro; ne
vale
la pennellata
violenta
del sole
abbandonato al meriggio
sopra la telamadre
della savana;
all’estro dello spirito dei venti,
apogeo
di tecnica informale.
oppure l’ultimo conforto
di arbusti riarsi
chiazzati di sabbia/ preludio
al martirio del Sahara
(con ricevuta di ritorno
a quello del Mediterraneo).
perche le corse dei giochi d’infanzia – anelito
al suo solo apparire –
l’uomo bianco ti restituisce \ quest’oggi
in divisa di polizia.
del nichilista
CANTO 3 DI
post illa
te lo do io, l’Altro
che ti ci sgonfi dentro come a un lume
la falena;
se non lo sai tu non lo sai che la grandezza
di un uomo,
si vede dalla qualita
dei suoi errori.
happy new year
c’e nell’assoluto
(di un amore che comanda)
qualcosa che –
schiaccia, offende logora;
tradisce:
incanta
lo aspetteremo assorbiremo senza ritegno;
mio eroe! lo umilieremo… lei ti adora:
c’e dell’esistenza in ogni dove.
stai andando a fracassare e non lo sai
tacheles
ei fu?
si tanto immobile
dato il mortal suo stile
steso da banca ignobile
ghiotta di soldo stitico. pero
My people defend themself and their land
is not for sale at any price
e in ogni caso non hai l’aria di un portafogli abbastanza
gonfio per aggiudicartelo – se lo filano in di piu
degli stivali di Tom Waits, il rasoio di Johnny Cash
la sorella di Johnny Depp; il tatuaggio
di Belen Rodriguez
ringrazia –
che ti evito figure da principiante. intanto
ai bistrot di Oranienburger Strase, cosa vuoi che gliene freghi
se chi mitizza le rivoluzioni vuole solo vederle morire
scoperto il pareggio come porto
di ogni vittoria. ci si scorticano
i pedi
transumando una Berlino
disinfettata al Napisan
dei governi amici, affettata mano mano
come carne sullo spiedo di un Kebab;
tossendo ad ogni trancio
fuochi di rivolta.
dove l’arte finalmente ha detto .basta ya!.
agli inestetismi della cellulite,
l’oggi
e piu importante di ogni ieri
con la partecipazione di
UE – BCE – FMI
e tanto di ringraziamenti fatti proprio la.
lungo i piani: bucce d’artista
rimpastate in canditi, giusto in tempo
per il sacco finale; souvenir di indignazioni d’autore
reliquie
ogni contro in se per se,
trova sempre il proprio stalinismo.
matrioska
- i
bond, lo spread
e le politiche dell’amicizia sono tutti
ottimi argomenti per la doccia,
persa fra morali indiane
e profili casalinghi;
frotte di neonati dalla carne gia imballata per il Paradiso
hai trovato il tuo spazio vitale,
senza invadere paesi stranieri.
- §
fuori, c’e un piccolo
Stalin azero
testa bassa,
e sorriso di gatto egiziano
c’e un Tyson di borgata;
dai narcotraffici al posto dei convenevoli
le insegne luminose sono buccole,
alla vanagloria di un Pigneto butterato.
- §§
piu avanti, Roma
e un’accozzaglia di vittorie
a seppellirsi l’un con l’altra,
sgomitando ognuna il proprio
.io! io!.;
al primo banco della Sfinge
come eiaculazioni precoci di entusiasmo,
in fondo ad ansie da prestazione della Storia.
lo so perche ti cerco
nel fondo di bottiglia della sera,
l’ultimo bicchiere si fa notte.
fra echi di vite mutilate
il silenzio a piene mani non ci basta: mai;
coricatomi onirico sul niente
del tuo mordere alla bocca dello stomaco
io lo so che solo questo niente e tutto,
offro un titolo dei piu desiderati.
qua dove gli opposti gia si attraggono
gli specchi si potranno penetrare,
sussurrarsi fra le righe .mi somigli….
come me quando ti scrivono
più non esisti.
mantra
..configurato il modem del respiro
avvia la connessione del tuo esserci…
..navigando in ethernet il firmamento
linkami l’URL dei cieli boreali…
..taggato il post dell’Orsa Maggiore
fai doppio click sul Grande Carr(ell)o
ED AVRAI
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la profezia integrale del cosmo.
uomo
abbia a scoprire e inventare te stesso
di ogni nuova luna
dei sensi
la marea,
talmente oltre tutto cio che va
oltre
da ammutolire in sordida pietra,
scavare una mina profonda
in mezzo alla fronte
di nome pensiero –
ogni masturbato Assoluto
Biografia:
Edoardo Olmi, nato a Firenze nel 1984, vive fra Firenze e Roma.
Nel 2010 ha pubblicato Il porcospino in pegaso (Felici Editore), ristampato poi da Ensemble nel 2017. Con il quale ha vinto il terzo premio del Carver 2011.
Dal 2012 è membro della Rome’s Revolutionary Poets Brigade. E nel 2013 è stato inserito nel censimento dei poeti italiani tra i 20 e i 40 realizzato da pordenonelegge.it. Fra il 2014 ed il 2016 è stato redattore di Bibbia d’Asfalto – Poesia urbana e autostradale.
Sempre nel 2016 ha curato per Ensemble, insieme a Marco Incardona, il volume Affluenti. Nuova poesia fiorentina. Nell’aprile del 2017 è uscita con Edizioni Ensemble la sua ultima raccolta poetica “R: exist-stance”. Il libro è finalista del Premio Carver e del Premio Nabokov. Suoi testi sono apparsi – fra gli altri – sulle riviste Collettivomensa e Prospektiva, sul sito di Words Social Forum e sul blog di Scrittori precari. Gestisce un blog all’indirizzo cornadipavone.wordpress.com.
Immagine di copertina: Foto a cura di Teri Allen Piccolo.