CALI: CITTÀ CAOTICA
Oggi mi sono azzardato a percorrere luoghi già battuti
Che non sono già più gli stessi
Giovani con i pugni alzati reclamano
“abbattere la riforma tributaria dello Stato”
Che arricchisce i ricchi e impoverisce i poveri
Trincerati dietro barricate di auto e pneumatici
in fiamme incappucciati lanciano bombepatata[1]
Il rosso tramonto di Cali è turbato da spari e gas soffocanti
Macerie sull’asfalto della Quinta[2]
Senza semafori
Senza autovelox
Senza vigili urbani
Recinzioni e stazioni del MIO[3]
Prese a sassate
Bruciate
L’effigie di Sebastián de Belalcázar[4] reclama clemenza ai piedi del piedistallo
Le grida insoddisfatte della gente
echeggiano fra le montagne dei Farallones
Una fitta foschia cade sulle tre croci
e come un mantello avvolge il Cristo Re a Los Cristalles
Piccioni spaventati
trovano rifugio sulle tegole dei tetti
La città di Cali dorme sulle rovine dell’orribile notte
Cali, Colombia, maggio 2021
CALI: CIUDAD CAÓTICA
Hoy me arriesgué a recorrer lugares andados
Y ya no son los mismos
Jóvenes con sus puños en alto exigen
“tumbar la reforma tributaria del estado”
Que enriquece a los ricos y a los pobres empobrece
Atrincherados detrás de barricadas de autos y llantas encendidas encapuchados lanzan papabombas
El rojo anochecer caleño se aturde por disparos y gases asfixiantes
Escombros sobre el asfalto de la Quinta
Sin semáforos
Sin cámaras fotomultas
Sin guardas de tránsito
Vallas y estaciones del MIO
Apedreadas
Incendiadas
La efigie de Sebastián de Belalcázar pide clemencia al pie del pedestal
Los gritos inconformes del pueblo
hacen eco en las montañas de los Farallones
Una densa neblina cae sobre las tres cruces
y como manto arropa al Cristo Rey en los Cristales
Palomas asustadas
encuentran refugio en los tejares
La ciudad de Cali duerme sobre las ruinas de la horrible noche
Cali, Colombia, mayo de 2021
[1] Ordigni esplosivi rudimentali, realizzati con patate.
[2] Viale centrale della città.
[3] Principale mezzo di trasporto urbano a Cali.
[4] Conquistatore spagnolo a cui si attribuisce la fondazione coloniale di Cali.
Fulbío Alejandro Astorquiza Erazo Scrittore e maestro di Cali (Colombia) con studi in Scienze sociali ed Economia. Autore dei libri: De amor y melancolía, A la sombra de un poeta, Los hombres del pueblo e Juan Montaña: Cuentos y relatos para niños. Curatore della rivista di poesia La Morada e Sistemia. Si sente vincolato alla poetica del colombiano Aurelio Arturo. Ha ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali per i suoi progetti in educazione ambientale, conservazione dei bacini idrografici e ricerca pedagogica. Le due facce della luna (Las dos caras de la luna), di cui qui si propone in anteprima italiana uno stralcio, ha ricevuto l’appoggio del governo colombiano e rientra nel filone della letteratura del post-conflitto in Colombia.
Testo inedito, pubblicato per gentile concessione dell’autore.
Foto dell’autore di Karina Padin.
Immagine di copertina: Michelle Angela Ortiz, “Arrival and Belonging”, 2021, Installazione Multimediale, Philadelphia Museum of Art, Jamaal and son.