L’ultima stirpe dei rifugiati (Ashraf Fayadh, a cura di Sana Darghmouni)

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Provochi al mondo l’indigestione .. e altri

problemi!

Non costringer la terra al vomito…

E stalle vicino…molto vicino.

Una rottura che non può esser sanata

né aggiunta ad altri numeri

perché generi un po’ di imbarazzo nelle statistiche internazionali.

L’asilo: è star in piedi in fondo alla fila…

Per ottenere un tozzo di patria.

Star in piedi: è una cosa che faceva tuo nonno…senza sapere il perché!

E il tozzo: sei tu!

La patria: è una carta messa nel portafoglio.

E i soldi: sono fogli con su stampate le immagini dei leader.

E l’immagine: ti sostituisce fino al tuo ritorno.

E il ritorno: è una creatura mitica… narrata nei racconti della nonna.

Si è conclusa la prima lezione.

Torno da te affinché impari la seconda: qual è…il tuo significato?

Nel giorno del giudizio…staranno in piedi nudi.

Mentre voi nuotate in condotti fognari screpolati.

Esser scalzi… fa bene ai piedi

ma non alla terra.

Per voi ergeremo pulpiti e…convegni,

e su di voi i giornali degnamente si esprimeranno.

Hanno sviluppato un nuovo composto… per eliminare la sporcizia

ostinata

e solo a metà prezzo.

Affrettatevi a prendervi la vostra mezza porzione

perché la crisi dell’acqua è molto grave.

Sono in corso negoziati seri…

per garantire la cenere gratis… così non soffri di asfissia

senza compromettere il diritto degli alberi a vivere sulla terra.

Impara a non consumare tutta la cenere che ti spetta…in una sola volta.

Ti hanno insegnato ad alzare la testa

per non vedere lo sporco sulla terra.

Ti hanno insegnato che tua madre è la terra

ma tuo padre?

Lo cerchi per affermare la tua stirpe.

Ti hanno insegnato che le tue lacrime sono uno spreco d’acqua

e l’acqua…come ben sai!

Il domani…

Per sbarazzarsi di te sarà un diletto.

Perché senza di te la forma della terrà sarà migliore.

I bambini sono come uccelli…

Ma… non costruiscono nidi sugli alberi morti.

E l’Alto Commissariato …non è responsabile di piantare

gli alberi.

Usa te stesso…come una carta/strumento da pressione,

una carta da poesia…carta igienica,

una carta con cui tua madre accende il fuoco per infornare

e cuocere qualche pagnotta.

Previsioni del tempo:

il sole giace a letto perché ha la febbre!

Le ossa… sono ricoperte da carne… poi da pelle

La pelle si sporca… e emana un odore ripugnante

La pelle brucia e si lascia influenzare da fattori sovrannaturali

Prendi te stesso come esempio!

Non disperate…

Rallegratevi dell’esilio da cui fuggite!

È un allenamento intensivo per vivere all’inferno…

E per le sue dure condizioni

Mio Dio, l’inferno si trova forse da qualche parte sulla terra?

I profeti sono andati in pensione

non aspettate dunque un profeta inviato a voi … e per voi

per voi gli osservatori presentano i resoconti giornalieri

e ottengono alti stipendi

quant’è necessario il denaro

per una vita dignitosa!

 

[1] Tratta dal libro “Le istruzioni sono all’interno” 2016, Terra d’Ulivi.

Foto in evidenza a cura dei comitati a sostegno dell’autore.

Riguardo il macchinista

Sana Darghmouni

Sana Darghmouni, Dottore di ricerca in Letterature Comparate presso l'Università di Bologna, dove ha conseguito anche una laurea in lingue e letterature straniere. E' stata docente di lingua araba presso l'Università per Stranieri di Perugia ed è attualmente tutor didattico presso la scuola di Lingue e letterature, Traduzione e Interpretazione all'Università di Bologna.

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