Sono le prove generali
questi lager diffusi senza camere a gas
questi cimiteri a cielo aperto
questi fiumi di morte
il Mediterraneo di morte
la sabbia di morte
i fili spinati di morte
i ghiacci sciolti di morte
i centri di detenzione di morte
le gabbiette dello zoo di morte
per i pequeñitos hondureños
le sentenze e le leggi di morte
in punta di diritto
in punta di spillo
e ogni spillo un rito vodoo di morte
negli occhi e nel cuore.
Sono le prove generali di
centinaia di migliaia di morti.
E’ il viatico dell’involuzione della specie
decretata dai passeggeri
che saliranno sulla nuova Arca,
mezzi alieni – mezzi umani,
che navigheranno a vista dopo
lo scombussolamento degli oceani,
quando i Poli saranno scrambled eggs,
e la grandine di ghiaccio
e la grandine di piombo
si abbatteranno su teste innocenti
e Charles Darwin dalla tomba
tornerà feto per scrivere
al contrario la sua nota teoria
e il fantasma di Thomas Robert Malthus
imprecherà il suo destino
orgoglioso di avere scritto prima di tutti
quanto sarebbe accaduto.
Intanto si cade a faccia a terra nella sabbia
nella melma o nel fango
delle rive senza ponti,
delle spiagge senza porti
senza nemmeno il dono
di un’ultima scintilla di stella
di un sorso di latte di luna.
Scritta il 26 giugno 2019 dopo la morte di Oscar Alberto Martinez e della figlioletta Angie Valeria, nativi di El Salvador, ritrovati in una pozza di melma sulla riva del Rio Grande mentre cercavano di attraversare il confine Messico – Usa per evitare il muro.
Immagine di copertina: Disegno di Giacomo Cuttone.