L’amore segreto di Alessandro Scarpellini (Ensemble 2021) note di lettura di Bartolomeo Bellanova

Copertina L'Amore Segreto di Mauro Cristofani 1

L’amore segreto di Alessandro che trasuda da ogni sua poesia è l’amore per la libertà, che è il piacere di esistere, come scrive l’autore nella lirica che dà il titolo alla raccolta, incarnata nell’ideale dell’anarchia, in senso storico-politico, quale dottrina che propugna la liberazione dell’animo umano da ogni forma di costrizione e da ogni forma di governo sull’individuo. Riecheggiano nei versi di Alessandro le parole del noto anarchico tedesco Gustav Landauer (1) tese alla riscoperta dei valori umanitari di affratellamento e assorellamento. “Si deve edificare in grande iniziando dal piccolo, dobbiamo espanderci in ampiezza e possiamo farlo solo se scaviamo in profondità”.

Anarchia che quindi non ha nulla a che vedere con la banalizzazione del sostantivo divenuto oggi, assumendo un connotato volutamente negativo, sinonimo di confusione, caos e assenza di regole.

Questo amore dell’autore si svela già dalla dedica A Martina, mia figlia, che è amore / A Roberta che è libertA / e al mistero della luna.

La libertà declinata attraverso i corpi degli amanti o attraverso la dispersione panteistica e giocosa nella natura, in ogni forma vegetale e animale e, in definiva, in tutto il creato con stelle e galassie, osservate con l’eccitazione sincera di un fanciullo.

I versi di Scarpellini sono vivi e vitali attraverso la ricerca puntuale e sapiente delle parole e il dialogo intessuto con i suoi numerosi riferimenti letterari (Borges, Alda Merini, Pessoa ecc…), mitologici, culturali ed artistici della civiltà occidentale: da Pitagora a Sant’Agostino, da Bach a Dioniso, Orfeo, Narciso ecc…

Il rapporto dell’autore con Dio è un filo conduttore che attraversa la raccolta e assume toni diversi. Nel testo La boutique di Cristo, denuncia potente dei mali insopportabili della nostra civiltà, l’urlo del Cristo morente in croce con cui termina la poesia, Eloì, Eloì, lama sabactàni (Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato) è l’urlo dell’uomo davanti all’indifferenza del creatore ai propri destini di sofferenza e dolore.

In altri testi, invece, è l’amplesso amoroso che, attraverso l’estasi di piacere, porta a Dio: i corpi liberi di amare raggiungono toni che si avvicinano a quelli del Cantico dei Cantici, come in Sfere: Attendo la fine / per iniziare di nuovo / il mio camino / dal tuo ombelico / agli occhi / del Dio che piange.

 

L’AMORE SEGRETO

Ancora                  ancora

io viaggio

fra il sasso spaccato

e la vena d’acqua sorgiva

che è il piacere

di esistere.

 

AMARE

A volte m’insegue il dolore

per un colpo imprevisto di sole

quando mi sveglio e sogno

cigni

che volano oltre l’orizzonte.

Allora,

come l’alba solitaria del monte,

declino e scivolo nel nulla creatore

che è lo smarrimento

o l’amore.

So d’essere un fiore

dal polline segreto

umido di una malinconia

che chiamo sete di te o poesia.

Odoro di fiume e cerco il mare.

 

GOCCE DI LUCE

Qualcuno si appiglia a Dio

offendendolo

per essere mestolo di potere

attimo di gloria

sputo di memoria

che vive oltre il fango

la melma della sopravvivenza.

Poi un raggio imprevisto di sole

obliquo e rugiadoso

mi sorprende

e fa della mia mente

un porto verso l’altrove.

 

ANCORA

Sangue e vino

ho visto versati

abbandonati

sugli scalini delle Poste

dove i clochard dormono

l’utopia della ribellione

e sono stazione di passaggio

fra la vita e la morte.

Assaggio le labbra di una fata

che mi sussurra

che esistere è un dono,

una briciola di Paradiso.

Ma il transito delle stelle

è un’altra cosa

come lo schiudersi di una rosa

di scirocco e chiodi rugginosi.

Nuovamente credo nell’Anarchia

intravista in uno specchio opaco

in un secchio d’acqua ghiacciata

e nel fragile guscio di una lumaca.

Ancora.

 

SUONI

Sant’Agostino

ha scritto il De Poesia,

io faccio della malinconia

uno scacciapensieri

che ha lamine sottili

d’argento lunare.

M’accontento

d’essere la mia imperfezione.

 

L’ORO NASCOSTO

Lecco lecco lecco

la tua voglia di vita

e divento Borges

davanti a una scacchiera

che muta ogni momento,

Alice di fronte a un imbuto

che parla,

la volpe che si nasconde.

È sfera di vetro

il tuo seno eccitato,

rubini

di astri mai visti,

cannabis

di costellazioni sconosciute,

ombelico di diamanti.

Qualcuno mi dice che

potrei diventare potere

con un bastone da prete

e una mitria da Papa,

preferisco essere

un piccolo fiore di terra

che muore finisce

e rinasce in altra forma.

 

FERITE D’OMBRA

La vita è un capriccio,

un riccio di segni confusi

che sputa saliva

crea per esprimersi

e germogliare

in fiori sconosciuti

È Pan che suona il flauto

Dioniso che lancia conchiglie

Atena che si spoglia

Marte che gioca con una bambina

e il big bang della mente.

Avverto nell’etere

stellato di punti invisibili

il canto delle sirene

e le sirene rauche del porto,

lo sguardo di mio padre

che guarda passare i giorni

in bicicletta.

Il ticchettio del cuore

mi raccomanda di prendere

il sentiero ignoto dell’amore

e di bere il siero fatato

di crocus e non ti scordar di me,

quasi le Pleiadi fossero un gioco.

M’aspetto di vedere il fuoco di Dio

nell’acqua che scorre

e lentamente annerisce.

M’inebria il morso del lupo.

 

NIENTE DI NIENTE

Alda Merini

intravide la voce

e la nudità

nel morso di un matto

che pensava d’aver dato

un bacio

alla fugace immagine

dell’esistenza.

 

LA BOUTIQUE DI CRISTO

La fame sfinisce

la vita quotidiana ferisce.

Divampa la guerra

nelle stazioni e nelle vie

lontane

dalle dimore dei signori,

poveri rubano a poveri

e vendono eroina gialla

segatura di false stelle

a due euro o poco più

a chi vuole strafarsi

in buchi / luccichii di assenza.

Ovunque si macella, macera

carne umana.

Siria, Libia, Messico, Palestina…

Pamela fatta a pezzi

dal maschio desiderio di possedere.

Scarpette rosse sanguinano ovunque.

Barricare i porti

infibulare le giovinette

serrare le case

acido sulle adultere,

barrique per i padroni

per gli sfruttatori

che ridono affari

e bevono vini pregiati.

 

E la paura fa chiudere cuori,

li lega

a mugolii d’odio

e socialismi nazionali.

 

Eloì, Eloì, lama sabactàni?

 

MAREE

Oh, queste gocce di sangue

sono una visione del mondo.

Hic sunt leones.

Vasco de Gama

ucciso in un’isola di onde

e amore.

Lope d’Aguirre perso nella selva

alla ricerca di Dio

e della serpe d’oro.

Migranti

uomini         donne

naufragano

sulle sabbie d’Occidente.

È il tempo del vento

della rivoluzione sociale

e di un lenzuolo rosso

umido

del mistero della femminilità.

 

LE PIANE DU PAUVRE

L’amore

è un’ansa

in cui attraccare

quando i venti

spezzano i cordami

e Pessoa muore

chiedendo gli occhiali.

Scarabocchio vicoli

nella nebbia purpurea

di momenti d’amore

e danzo

come un cerbiatto

assetato

della tua luna segreta.

 

URLA DI BAMBINI

Mastico naufraghi e naufragi

nel mio pasto quotidiano

fingendo d’essere musica

mistero, magia, misericordia

e Fra Dolcino

mistico della luna

dal rogo ride

guardando Manaus e Belem

bruciare per i vizi dei ricchi

e la povertà dei poveri.

Sillaba una filastrocca

di sangue e bestemmie

per svegliare Dio

e il suo sorriso stanco.

Ha odore di strame il giorno.

 

(1) Gustav Landauer (1870 – 1919) è una delle figure più lucide e originali dell’anarchismo tedesco tra Otto e Novecento, che, coi suoi numerosi scritti e le ben ponderate azioni, arrivò a esercitare la propria influenza ol tre il modesto movimento libertario e a stringere legami con diversi settori del socialismo rivoluzionario.

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Museo Orsay Parigi

 

Biografia:

Alessandro Scarpellini ha pubblicato libri di Poesia e di narrativa: Il segreto del fiume (Book Editore, Bologna 1990), I Sassi Caduti (Book Editore, Bologna 1993) , Opus (Bandecchi Vivaldi, Pontedera 2001), L’Astronave Madre (Felici Editore, Pisa 2008), Passi di…versi (CESVOT, Firenze 2003), La Casa del Sorbo Selvatico (Erickson Live 2013) con 40 bambini/e della scuola Primaria “Giromini” di Marina di Carrara; “Altra gente di Pisa” (MdS Editore, 2015) con pitture di Enrico Fornaini; Vietato Calpestare i sogni (Carmignani Editrice, 2015)  De sidera (Carmignani Editrice, 2017) e “Le voci degli alberi” (Carmignani Editrice 2019) con gli allievi del  Libero Laboratorio di Scrittura de L’Ortaccio di Vicopisano; “L’Amore Segreto” (Ensemble Editore, 2020) con Prefazione del Premio Tenco per la musica Alessio Lega, “Cronaca di una Battaglia: dramma sulla prigionia al tempo della Meloria” (Pacini Editore, 2021) con prefazione dello storico Alessio Bologna, la raccolta di racconti gialli e noir “La Viola Rossa” (Felici Editore, 2021).    Suoi maestri sono stati Giorgio Saviane, Leo Ferrè, Paul LeBohec, Vittorio Vettori, Emilio Sidoti.    Ha ottenuto premi e riconoscimenti sia per la poesia che la narrativa.    Ha fatto parte dell’Accademia dei Notturni di Budrio (Bo) con Bonvi, Francesco Guccini, Andrea G. Pinkets, Loriano Macchiavelli, Peppe Albanese, Freak Antoni ed altri.     Il critico Franco Manescalchi l’ha inserito in Poesia del novecento in Toscana, una pubblicazione internazionale dell’antica Biblioteca Marucelliana di Firenze (2009).    E’ stato fra i fondatori dell’archivio della Poesia Inedita di Monterchi (Arezzo) ideato da Vito Taverna.    Si occupa di Scrittura Creativa (poesia e narrativa) tenendo corsi in Italia e all’estero per adulti, giovani e bambini.  Quattro tesi Universitarie sono state fatte sulla sua metodologia e sui laboratori di creative writing che conduce e ha condotto in Italia e all’estero.   Molteplici e varie le collaborazioni con registi teatrali, musicisti, pittori, scultori e scultrici, orafe ed artigiani, fotografi, stilisti, danzatori e coreografe.

Riguardo il macchinista

Bartolomeo Bellanova

Bartolomeo Bellanova pubblica il primo romanzo La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo) nel dicembre 2009 ed il secondo Ogni lacrima è degna (In.Edit) in aprile 2012. Nell’ambito della poesia ha pubblicato in diverse antologie tra cui Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento (Rayuela Ed. 2014) e nella successiva antologia Sotto il cielo di Lampedusa – Nessun uomo è un’isola (Rayuela Ed. 2015). Fa parte dei fondatori e dell’attuale redazione del contenitore online di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com. Nel settembre’2015 è stata pubblicata la raccolta poetica A perdicuore – Versi Scomposti e liberati (David and Matthaus). Ė uno dei quattro curatori dell’antologia Muovimenti – Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi Edizione – ottobre 2016), antologia di testi poetici incentrati sulle migrazioni. Nell’ottobre 2017 è stata pubblicata la silloge poetica Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi Edizione), edizione contenente un progetto fotografico di Aldo Tomaino. Co-autore dell’antologia pubblicata a luglio 2018 dall’Associazione Versante Ripido di Bologna La pacchia è strafinita. A novembre 2018 ha pubblicato il romanzo breve La storia scartata (Terre d'Ulivi Edizione). È uno dei promotori del neonato Manifesto “Cantieri del pensiero libero” gruppo creato con l'obiettivo di contrastare l'impoverimento culturale e le diverse forme di discriminazione e violenza razziale che si stanno diffondendo nel Paese.

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