La primavera di Cordoba è un romanzo dello scrittore marocchino Hassan Aourid pubblicato nel 2017. In quest’opera, Aourid ricorre alla fiorente epoca islamica in Andalusia, usandola come espediente vincente per mettere in discussione alcune questioni di politica, congiure di palazzo e per celebrare la convivenza religiosa. Il romanzo descrive i rituali, la struttura del potere, le ossessioni del sultano e le aspirazioni della corte, elementi ispirati direttamente dall’esperienza dell’autore stesso. Il periodo dell’Andalusia o al-Andalus è stato uno dei periodi più tolleranti della civiltà islamica e quindi nel romanzo si delinea anche un forte tentativo di evidenziare questo aspetto. Ne La primavera di Cordoba l’autore sceglie di tornare al periodo d’oro di quella civiltà durante il regno del Califfo al-Hakam al-Mustansir Bi-llah (915 – 976), il secondo Califfo dell’Andalusia che succede a suo padre Abd al-Rahman al-Nasir al-Din Allah, il quale aveva proclamato il califfato in Andalusia nel 922.
Gli eventi del romanzo si basano su accadimenti reali, tanto che il narratore parla di Cordoba, dei segreti delle sue notti, delle trame e delle storie d’amore, delle ambasciate europee e delle sontuose feste notturne che vi si tenevano per sottolineare il prestigio del Califfato e di molti episodi storici realmente avvenuti.
In una semplice costruzione narrativa basata sulla memoria diretta, il filo della narrazione inizia con la fragile condizione del Califfo Al-Mustansir Bi-llah, sul letto di morte dal quale vuole rivelare tutto, abbandonandosi ad una dimensione più umana. Sentendosi vicino ormai alla sua fine, il Califfo si spoglia dal suo status per lasciare spazio alla memoria e al lato umano della sua persona:
Presto, incontrerò Allah e tu devi rendere testimonianza per mio conto, e questa testimonianza dovrà essere un’espiazione per me.
Con questo incipit, il Califfo si rivolge al ragazzo berbero Ziri, portato nel palazzo per affidargli una missione speciale, ovvero quella di trasmettere la sua testimonianza, spiegandogli che “solo una cosa è rimasta, ed è che l’Andalusia si trasformi in un’idea, ecco perché ti ho voluto come scrivano di questo discorso”.
La primavera di Cordoba dipinge Al-Mustansir Bi-llah, consapevole del tempo e desideroso di registrare le sue memorie e trasmetterle alle generazioni future, così dice al ragazzo a cui detta la propria testimonianza: “Ragazzo, scrivi sul tuo diario ciò che sai, ma voglio che tu lo porti alle generazioni future perché esprime l’immagine dell’Andalusia, l’immagine della cordialità e della convivenza”. E nelle parole del Califfo Abdul Rahman al-Nasir, mentre si rivolge a suo figlio al-Hakam, il narratore dice: “Dovresti sapere, o al-Hakam, che la fede è una questione personale. Giudica le persone in base a ciò che fanno, non in base a ciò in cui credono o confidano. La verità è troppo maestosa per essere confinata in una religione e l’etica è troppo elevata per essere limitata a una cerchia di persone.” Per poi confermare la stessa idea, stavolta con le parole di al-Hakam: “Noi, gente di al-Andalus, siamo musulmani, cristiani ed ebrei allo stesso tempo”.
Le opere di saggistica di Hassan Aourid, sono dominate dai problemi dell’epoca attuale e la sua vasta cultura e la ricchezza del suo background linguistico si riflettono nella sua scrittura.
Storia e memoria hanno una notevole rilevanza nei suoi romanzi. L’Andalusia esercita un fascino particolare in quanto abita la coscienza di tutti i marocchini, e non può essere ridotta ad alcuni aspetti evidenti solo fisicamente, quali la musica, la cucina e l’architettura. Ma l’Andalusia è uno spirito, è un progetto che unisce razionalità e spiritualità, bellezza ed efficacia e ha offerto un messaggio sublime all’umanità, come il più importante patrimonio intellettuale della civiltà mediterranea.
Hassan Aourid è uno scrittore marocchino. È nato a Errachidia nel 1962. Ha un dottorato di ricerca in scienze politiche e insegna alla Mohammed V University. Ha pubblicato ampiamente sia in arabo che in francese. Ha scritto una mezza dozzina di romanzi, tra cui Morisco, Biografia di un asino, La Primavera di Cordoba.