Tre poesie di Dennis Ávila Vargas
traduzione di Lucia Cupertino
1.
Ci sono due uccelli
sul soffitto di casa mia.
Fra loro e la mia angoscia
brilla un lucernario.
Li sento dimenarsi
in cerca di finestre che non esistono.
Apro un’anta e infilo la testa.
Non sono due corvi
né mi caveranno gli occhi.
Dispongo un sentiero di pangrattato
verso la finestra.
La loro paura frena il colibrì
che hanno nel petto.
Ci sono due uccelli
sul soffitto di casa mia:
quattro ali che mi fanno male
come una tempesta di uccelli.
1.
Hay dos pájaros
en el cielorraso de mi casa.
Entre ellos y mi angustia
brilla un tragaluz.
Los escucho golpearse
en busca de ventanas que no existen.
Abro una lámina y meto la cabeza.
No son dos cuervos
ni me sacarán los ojos.
Despliego un sendero de pan molido
hacia la ventana.
Su miedo frena al colibrí
que llevan en el pecho.
Hay dos aves
en el cielorraso de mi casa:cuatro alas que me duelen
como una tormenta de pájaros.
BREVE STORIA DELLA SETE
Una tartaruga rompe il suo nido di sabbia.
Come una formica,
si arrampica sul guscio delle sorelle
pur di vedere la luce.
Non ci pensa: fiuta il mare.
Agita le zampe
come fossero i remi
di una nave immaginaria
nata dal suo corpo.
Corre in cerca di sale.
Lascia tracce brusche,
coltellate sulla sabbia,
pinne che rompono l’aria.
Vuole raggiungere
la pace amniotica dell’acqua.
Prima dovrà imbattersi
nei predatori,
nel maltempo,
in quelle onde che insegue.
Non possono proibirle il mare.
BREVE HISTORIA DE LA SED
Una tortuga rompe su nido de arena.
Como hormiga,
escala el caparazón de sus hermanas
hasta ver la luz.
No lo piensa: huele el mar.
Agita sus patas
como si fueran los remos
de un barco imaginarioque nació en su cuerpo.
Corre en busca de la sal.
Deja huellas bruscas,
navajazos sobre la arena,
aletas rompiendo el aire.
Quiere llegar
a la paz amniótica del agua.
Antes, deberá enfrentarse
a depredadores,
al mal tiempo,
a esas olas que persigue.
No pueden prohibirle el mar.
UMILTÀ
Terra per zittire la nostra mente
al cospetto della più schietta contemplazione.
Umiltà per irradiare la pace
popolata di assenza.
Terra per cullare la sete e rispettare l’acqua.
Umiltà per calmare i pensieri
e il loro colore esistenziale.
Terra per ascoltare
il paese di domande che abitano i bambini.
Umiltà per riconoscere
che non siamo uguali,
però meritiamo lo stesso.
Terra per guardarci negli occhi
e levare un ponte.
Umiltà per accettare che siamo la malattia
e la medicina.
Terra per sostenere le radici celesti
che vedono i colibrì sotto la pioggia.
Umiltà per guadagnarci il rispetto
delle generazioni a venire.
Terra per seminare una barchetta di carta
in ogni sorso di umiltà.
Così, trecentosessantacinque volte,
fino a toccare il silenzio e addormentarci.
HUMILDAD
Tierra para callar nuestra mente
ante la más sencilla contemplación.
Humildad para irradiar la paz
poblada de ausencia.
Tierra para arrullar la sed y respetar el agua.
Humildad para calmar los pensamientos
y su color existencial.
Tierra para escuchar
el país de preguntas que habitan los niños.
Humildad para reconocer
que no somos iguales,pero merecemos lo mismo.
Tierra para vernos a los ojos
y levantar un puente.
Humildad para aceptar que somos la enfermedad
y la medicina.
Tierra para sostener las raíces celestes
que ven los colibríes en la lluvia.
Humildad para ganarnos el respeto
de las siguientes generaciones.
Tierra para sembrar un barquito de papel
en cada sorbo de humildad.
Así, trescientas sesenta y cinco veces,
hasta tocar el silencio y quedarnos dormidos.
_______________
DENNIS ÁVILA VARGAS (Tegucigalpa, Honduras, 1981).
Una selezione dei suoi primi libri è riunita nell’antologia Geometría elemental (Casa de Poesía, Costa Rica, 2014). Nel 2016, Ediciones Perro Azul (Costa Rica) ha pubblicato La infancia es una película de culto, ripubblicato da La chifurnia (El Salvador), Trábalis (Puerto Rico) e Amargord (Spagna). Nel 2017 Amargord ha dato alle stampe Ropa Americana, ripubblicato da Puertabierta Editores (Messico) e tradotto in arabo dal poeta Fakhry Ratrout (Al’aan, Giordania, 2019). Nel 2019, sempre con Amargord esce Historia de la sed. Il suo ultimo libro, Los excesos milenarios, ha vinto il Premio Internacional “Pilar Fernández Labrador” (2020), Salamanca, Spagna.
___________
Foto in evidenza: Balena, Lino Sivilli (dal prototipo di Pino Pascali del ’66), per gentile concessione della Fondazione Pino Pascali.
Foto dell’autore a cura di William Eduarte