La dispersione scolastica in Italia è un problema molto serio di Andrea Genzone, pubblicato da LeNiUS il 21 gennaio 2020

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L’articolo fa parte delle azioni di comunicazione del  progetto l’Atlante dei Talenti. Il progetto, promosso da Fondazione Archè di Quarto Oggiaro, Milano, in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini e le Acli milanesi, si rivolge ai giovani tra gli 11 e i 19 anni residenti nel quartiere, e li coinvolge in laboratori educativi, di orientamento, di scoperta del mondo del lavoro, alla ricerca della strada migliore per mettere a frutto i propri talenti. Uno dei problemi presenti nel contesto di realizzazione del progetto è quello della dispersione scolastica, a cui dedichiamo questo approfondimento.

La dispersione scolastica è un fenomeno che non fa notizia, almeno non quanto le ondate di caldo o le code in autostrada. Non ci sono spargimenti di sangue, nessun allarme nel quartiere: solo un branco di ragazzi con poca voglia di studiare. A seconda dei punti di vista si sente parlare di giovani vittime della crisi, che preferiscono rimboccarsi le maniche e andare a lavorare; oppure di fannulloni che perdono le giornate al bar a spese dei genitori.

La dispersione scolastica, invece, dice molto di più e come pochi altri fenomeni può aiutare a capire quanto è equa una società. E per chi ha a cuore valori come l’uguaglianza sostanziale non ci sono buone notizie: i giovani lasciano la scuola, o la frequentano in modo irregolare, anche per motivi socio-economici. Povertà della famiglia o del territorio di origine, differenze culturali o di genere, incertezza delle prospettive occupazionali, scarsa efficacia dell’istruzione ricevuta in passato sono solo alcuni esempi.

Purtroppo la situazione non è destinata a risolversi con il finire dell’età scolare: la mancanza di un titolo di studio condannerà i giovani che hanno abbandonato la scuola ad avere meno opportunità, perpetuando le disuguaglianze che hanno generato il fenomeno.

A dirla tutta anche chi se ne frega dell’uguaglianza dovrebbe preoccuparsi, perché i giovani che lasciano la scuola non spariranno dalla faccia della terra, ma dovranno cercare di farsi una vita come tutti. E qui iniziano altri problemi, più grandi. La dispersione scolastica, infatti, comporta un costo per lo Stato in termini di misure di protezione sociale e criminalità, oltre che di una minore ricchezza nazionale. Ecco perché le disuguaglianze sono affare di tutti e non solo di chi le subisce direttamente.

A fare luce su alcune di queste disuguaglianze ci sono i dati diffusi dal MIUR, secondo cui a lasciare la scuola media e superiore sono soprattutto i maschi, gli alunni stranieri, i residenti nel Mezzogiorno e coloro che sono in ritardo scolastico.

Altri dati, provenienti da Eurostat, dicono che nel 2018 il 14,5% dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni hanno abbandonato precocemente la scuola, fermandosi alla licenza media. È un dato serio, considerata la media europea del 10,6% e il fatto che l’Italia si trova agli ultimi posti della classifica. Anche in questo caso le differenze sono legate al territorio, all’ambiente sociale di origine, al genere e alla cittadinanza.

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Biografia: Andrea Genzone, Educatore professionale, lavora in contesti di disagio sociale. Cura il blog andreiaway.it e ha pubblicato il libro Funamboli sulla strada, l’infanzia che resiste a Città del Guatemala (Sensibili alle foglie, 2017). Per Le Nius scrive di temi sociali e non profit.

Riguardo il macchinista

Bartolomeo Bellanova

Bartolomeo Bellanova pubblica il primo romanzo La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo) nel dicembre 2009 ed il secondo Ogni lacrima è degna (In.Edit) in aprile 2012. Nell’ambito della poesia ha pubblicato in diverse antologie tra cui Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento (Rayuela Ed. 2014) e nella successiva antologia Sotto il cielo di Lampedusa – Nessun uomo è un’isola (Rayuela Ed. 2015). Fa parte dei fondatori e dell’attuale redazione del contenitore online di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com. Nel settembre’2015 è stata pubblicata la raccolta poetica A perdicuore – Versi Scomposti e liberati (David and Matthaus). Ė uno dei quattro curatori dell’antologia Muovimenti – Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi Edizione – ottobre 2016), antologia di testi poetici incentrati sulle migrazioni. Nell’ottobre 2017 è stata pubblicata la silloge poetica Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi Edizione), edizione contenente un progetto fotografico di Aldo Tomaino. Co-autore dell’antologia pubblicata a luglio 2018 dall’Associazione Versante Ripido di Bologna La pacchia è strafinita. A novembre 2018 ha pubblicato il romanzo breve La storia scartata (Terre d'Ulivi Edizione). È uno dei promotori del neonato Manifesto “Cantieri del pensiero libero” gruppo creato con l'obiettivo di contrastare l'impoverimento culturale e le diverse forme di discriminazione e violenza razziale che si stanno diffondendo nel Paese.

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