Venite a vedere le strade vuote.
La calma.
Ma in mezzo a tutto ciò,
il pianto di un bambino;
sua madre se n’è andata, perduta, in un solo istante.
Si ferma, esausta.
La strada è di nuovo calma.
Ecco, ancora una volta, esplosioni.
Altri pianti.
Un altro bambino privato di un genitore.
Chiedetevi, quali saranno le loro storie
dopo essere cresciuti in un mondo di perdite?
Il cielo si accende infuocato.
Sulla città divampano i missili.
È in mezzo a tutto questo che emergono gli interrogativi:
È forse il mio turno?
Traduzione di Camilla Brazzale.per gentile concessione del sito We are not numbers https://wearenotnumbers.org/home/Story/In_an_instant
Mohammad Arafat si è laureato all’Università Islamica di Gaza dove ha studiato inglese. Aspira a diventare “una voce della Palestina ed esprimere le speranze e le sofferenze del popolo, aiutandoli a seguire i propri sogni nonostante le avversità e dimostrare che ogni vita conta”. Scrittore freelance ha pubblicato il suo libro “Still Living There,” che dissemina tramite Amazon. per saperne di più consultate il suo blog on his blog. Attualmente abita negli Stati Uniti dove spera di iscriversi al Master’s.
Camilla Brazzale, studentessa di Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bologna. Appassionata di cultura, lingua e letteratura araba (focus del suo indirizzo di studi universitari) e attivista per la causa palestinese. Collabora con i Giovani Palestinesi d’Italia, nello specifico nei contenuti letterari.
Immagine di copertina: Quadro di Tristam Aver, dal sito We are not numbers.