Il paradosso della Sardina, Parte II -La “crisi anglofona” di Gajus Tsaamo

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Avete presente quei film sul tempo dove i protagonisti devono tornare indietro nel tempo per cercare di cambiare eventi o situazioni del passato che hanno modificato (in genere negativamente) il futuro? Beh, diciamo che se qualcuno fosse andato indietro nel tempo a consigliare alle parti in causa ad agire diversamente, non è detto che le cose sarebbero stati migliori oggi. Insomma, si sa, alla natura non piacciono gli “spazi vuoti”, e forse, se le cose non fossero andate in quel modo, probabilmente ci sarebbero stati altri problemi che avrebbero portato le cose su un strada… e forse non su quella giusta.

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Il Camerun ha due lingue ufficiali : Il Francese e l’Inglese, il che in realtà è (o sarebbe) una cosa positiva; l’unico problema è che esiste una separazione quasi “territoriale” per le diverse lingue. Ci sono due regioni del paese che sono prevalentemente anglofone : le regioni del Nord ovest e del Sud ovest. mentre le altre otto sono prevalentemente francofone.

Alla fine dell’anno 2016, nasce uno sciopero degli avvocati e degli insegnanti nelle regioni anglofone. Le loro richieste sono principalmente due:

  •  la traduzione in inglese del codice dell’organizzazione per l’armonizzazione in Africa del diritto commerciale.
  •  fermare la nomina dei francofoni nelle regioni anglofone. Soprattutto nelle grandi scuole e università.

In risposta a quello sciopero il governo fece arrestare i leader delle manifestazioni mandando la polizia. Un metodo efficace e funzionale che aveva sempre funzionato ogni volta che c’erano delle proteste o delle manifestazioni nel paese. In realtà, bisogna precisare che è un modo di fare che trova la sua origine durante il periodo coloniale, quando i colonizzatori e in particolare, nel caso del Camerun, l’amministrazione francese usava l’esercito per far rispettare le regole.

Ma questa volta, le cose non sarebbero andate come previsto. La macchina repressiva che aveva sempre funzionato, questa volta si era inceppata; perché l’arresto di quei leader, invece di incutere paura, provocò la rabbia di una grande parte della popolazione anglofona e da lì iniziò quello che sarebbe diventato alcuni mesi dopo la “crisi anglofona “.

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Per capire i motivi di questa divisione territoriale e anche amministrativa, dobbiamo ancora una volta tornare indietro nella storia; ma prima, forse è importante notare che durante il periodo coloniale, i colonialisti avevano diversi metodi per amministrare le loro colonie; tra i quali i più conosciuti era i cosiddetti: “Direct rule” e “Indirect rule”.

  • La “Indirect rule” o “Governo indiretto”, in pratica, permetteva ai colonizzatori di governare i popoli assoggettati attraverso le loro stesse istituzioni. Viene teorizzato dal militare ed esploratore britannico Frederick Lugard e fu adottato in primis dall’impero britannico; consisteva sostanzialmente nel riconoscere i capi indigeni come amministratori e alle loro corti, il governo coloniale attribuì poteri e competenze relative alla giustizia, all’ordine pubblico, al fisco, alla sanità e all’istruzione. Questo sistema lasciava il più possibile inalterate le strutture della società indigena; laddove non vi erano strutture politiche forti già esistenti, invece, ne furono create di nuove.
  • Nella “Direct rule” o “Governo diretto”, il governo dell’amministrazione coloniale interviene direttamente sul territorio colonizzato, avendo così il controllo su tutti gli aspetti sociali, amministrativi, ed anche gestionali del territorio. È il sistema che è stato più utilizzato dalla Francia durante il periodo coloniale.

Alla fine del primo conflitto mondiale, con la sconfitta della Germania e a seguito della firma del trattato di Versailles, il Camerun, precedentemente colonizzato da quest’ultima viene  affidato alla SDN (Società Delle Nazioni), che a sua volta affiderà un mandato all’Inghilterra e alla Francia per controllare il territorio.

I Britannici suddividono  la loro parte del territorio in Northern Cameroons e in Southern Cameroons; amministrato con la “Indirect rule” sono le autorità tradizionali locali chiamati “native-authorities” che amministrano i popoli locali secondo gli usi e le tradizioni locali; tranne quando quest’ultimi sono in contraddizione ai principi della civiltà britannica. La parte francofona del territorio viene invece amministrata con la “Direct rule”.

Nel 1955, l’amministrazione francese vieta  ogni forma di attività del partito UPC (Unione delle popolazioni del Camerun) nel territorio; uno dei suoi membri, Wilson Ndeh Ntumazah, anglofono e iscrittosi al partito nel 1950, decide di fondare quello che verrà considerato la branca anglofona dell’UPC e cioè il “One Kamerun”. Da questa base sicura aiuterà gli altri militanti dell’UPC come Ruben Um Nyobé ed Ernest Ouandié a condurre la guerriglia nella zona controllata dai francesi.

Il Camerun francese e la Nigeria ottennero la loro indipendenza nel 1960; mentre il Regno Unito si oppose all’ottenimento dell’indipendenza del Camerun britannico, ma dopo una serie di lunghissime discussioni, dal 1959 al 1961, la regione del Northern Cameroons decide, dopo il referendum, di essere parte della Nigeria, mentre quella del Southern Cameroons rimane attaccata all’ex Camerun francese (divenuto dopo l’indipendenza “La Repubblica del Camerun”), per formare il 1 ottobre 1961 la “Repubblica federale del Camerun “.

Abbiamo dunque un territorio che è stato colonizzato e amministrato dalla Germania dal 1884 al 1919, poi successivamente diviso in due e amministrato in modo diverso da altre due paesi europei: Francia e Inghilterra; dal 1919 all’ottenimento dell’indipendenza nel 1960. Anche dopo la riunificazione avvenuta il 1 ottobre 1961, ci saranno ancora delle differenze nelle diverse istituzioni.

La Repubblica federale del Camerun è formata da quattro assemblee di cui una federale, una in ogni stato federato e una costituita dai diversi capi tradizionali locali. L’assemblea federale è costituita da 50 deputati calcolati sulla base di 1 deputato ogni 80.000 mila abitanti e suddivisi in 40 deputati per il Camerun orientale (francofono) e 10 deputati per il Camerun occidentale (anglofono).

Abbiamo anche la presenza di tre governi, uno in ogni stato federato e un governo federale centrale. Ogni governo ha, alla sua testa un capo di governo e il presidente della repubblica federale è il capo dello stato e capo del governo federale ed è assistito da un vicepresidente. Ma una delle differenze fondamentali risiede a livello dell’organizzazione delle assemblee legislative che nella parte anglofona era costituita da due camere: una da membri eletti e l’altra dai capi tradizionali locali mentre nella parte francofona, era costituita da una sola camera visto che le autorità e i capi di villaggio non erano ufficialmente riconosciuti, sia durante il periodo coloniale sia dopo l’indipendenza.

Se una parte della  popolazione anglofona si è ribellata al governo dopo lo sciopero del 2016, è proprio perché, come abbiamo visto prima, sia durante il periodo coloniale, sia dopo l’indipendenza, la loro forma di organizzazione sociale ed anche politica, aveva sempre conosciuto una forma di partecipazione dal basso; mentre nella parte francofona, le decisioni venivano (e vengono ancora) dall’alto e bisognava accettare o subire la repressione, prima dell’amministrazione francese durante la colonizzazione, poi dal governo locale stesso che aveva adottato i metodi imparati dal colonizzatori.

Oggi nelle province del Nordest e del sudovest del paese, noti con l’abbreviazione NOSO, che sono quelle occupate dagli anglofoni, la situazione è molto peggiorata rispetto all’inizio della crisi; gran parte della popolazione, per sfuggire dagli scontri tra separatisti (che vogliono uno stato anglofono indipendente chiamato: “Ambazonia”) e il governo, ha dovuto spostarsi sia nelle altre regioni del paese, sia nella Nigeria vicina. E nonostante la criticità della situazione, è sempre difficile accedere alle informazioni giuste per quanto riguarda questa crisi. Il governo ha sempre dichiarato di aver la situazione sotto controllo; per questo, il famoso artista e musicista Camerunense Richard Bona ha affermato: “Se ti spiegano come funziona il Camerun, e tu riesci a capirci qualcosa, vuol dire che non te l’hanno spiegato bene”.

 

 

 

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Gaius Tsaamo: Nato nel 1986 a Douala. Arrivato in Italia nel 2008 per studiare medicina. appassionato di letteratura e di poesia; il suo primo libro è uscito nel 2013 con il titolo: “L’école de la vie” dalla casa editrice (On demand) Lulu. collabora con “Multiversi” e ha partecipato alla realizzazione di ” Sotto il cielo di Lampedusa 2- Nessun uomo è un’isola”.  Il suo primo romanzo in italiano “Maya, il mondo degli spiriti” è uscito nel 2015 per qudulibri.

 

 

 

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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