Il paradosso della Sardina, Parte I, di Gajus Tsaamo

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Il 14 novembre 2019, un movimento spontaneo con grande entusiasmo riempiva la grande piazza di Bologna, Piazza Maggiore.

I fondatori partendo dall’idea di contrastare una forma di politica violenta verbalmente e discriminatoria avevano pensato di creare una manifestazione per dimostrare che un’altra forma, un altro modo di fare politica, era possibile  e quindi in meno di una settimana, raggiunsero una partecipazione popolare e spontanea che non si vedeva da un bel po’ da questa parte del paese. Se lo scopo iniziale era quello di dimostrare e di contrastare un comizio organizzato al Paladozza di Bologna dal leader della Lega, il movimento, in seguito, è riuscito a mobilitare sempre più persone, riempiendo diverse piazze della regione e dell’Italia; dando così una mano alla rielezione del presidente uscente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

La scelta del nome “Sardine” fa pensare sicuramente all’espressione “stretti come Sardine” con l’intento di riempire il più possibile le piazze; ma sicuramente si riferisce alla tendenza del pesce, di piccole dimensioni, di muoversi in gruppo per difendersi.

Se, da un lato, il 14 novembre dello scorso anno l’Italia vedeva nascere le “6000 Sardine”, dall’altro, un po’ più di un un anno prima, a qualche chilometro di distanza, in un Paese che si chiama Camerun, nascevano due espressioni che lo avrebbero diviso   come mai prima in tutta la sua storia: “Sardinard” e  “Tontinard”.

Ma prima di cercare di capire il come e il perché dell’uso di quei due termini, bisogna precisare che in francese, quando si aggiunge il suffisso “ard” ad una parola, è per usarla in modo peggiorativo. Ma come nascono proprio queste due parole ? e soprattutto perché la scelta di quei due termini? per capire meglio, dobbiamo tornare in po’ indietro nella storia… anzi molto indietro.

Tutto inizia una sera del 2 Novembre 1960, in un bar nella città di Ginevra in Svizzera. in realtà tutta la storia non inizia proprio lì, ma preferisco cominciare da quel punto perché è un evento che ha cambiato molto, ma veramente molto, la storia del Paese.

Come dicevo, tutto inizia una sera del 2 Novembre 1960, in un bar della città di Ginevra in Svizzera, ad un tavolo, sono seduti due uomini che stanno parlando e bevendo amichevolmente: il primo è un francese che si fa passare per giornalista, il secondo, camerunense, medico e segretario generale del partito di opposizione e primo partito politico del Camerun UPC ( Unione delle popolazioni del Camerun). Il primo, soprannominato ” le grand Bill ” (il grande Bill”) si chiamava in realtà ed era in realtà  un agente dei servizi segreti francesi. Nei mesi precedenti, Le grand Bill aveva cercato diverse volte di avere un incontro con il secondo, Felix Moumie, dicendo di voler scrivere articoli sulle diverse battaglie che stavano affrontando per l’indipendenza del Camerun.

In realtà, Moumie era andato in Svizzera perché aveva diversi incontri diplomatici, ma anche per incontrare venditori di armi. e si sa in quel tempo (e non solo), durante la Guerra Fredda, la Svizzera era un terreno dove si potevano fare diversi tipi di incontri; dai diplomatici agli agenti dei servizi segreti nonché venditori di armi.

Ad un certo punto della serata, Moumie riceve una telefonata e si alza per andare a prenderla al telefono del bar, Bechtel, rimasto solo al tavolo, ne approfitta per aggiungere una piccola “pozione” nel bicchiere di Moumie,  che tornato al tavolo, lo berrà e inizierà subito a sentirsi male. portato in ospedale, morirà all’alba del giorno dopo. Ma prima di morire, dirà ai suoi  medici Svizzeri che era stato avvelenato e gli analisi successivi confermeranno che era stato in effetti avvelenato dal Tallio.

Tutto ciò sembra una scena tratta da uno di quei film avvincenti di spionaggio ma in realtà è solo uno dei metodi che, nella storia, ha usato la Francia (e non solo dalla Francia) per “eliminare” alcuni grandi leader indipendentisti africani… ma questa è un’altra storia.

Per capire meglio perché Moumie rappresentava un pericolo non soltanto per la Francia ma anche dal nuovo governo camerunense, bisogna tornare un’altro po’ indietro nella storia.

Il Camerun è un paese dell’Africa centrale che si affaccia nel golfo di Guinea, al sud ovest nell’oceano Atlantico; è delimitato al nord dal lago Ciad, al nordest dal Ciad, all’est dalla Repubblica Centrafricana, all’ovest dalla Nigeria e al sud dal Congo, dal Gabon e dalla Guinea Equatoriale. È anche conosciuto come “Africa in miniatura” per la sua graditissima varietà di climi e ambienti che vanno dalla savana arida del nord, alla savana arborata nelle zone centrali alle lussureggianti foreste pluviali equatoriali del centro sud; oltre a queste varietà ambientali e climatiche, si nota anche una grande varietà di popolazioni, e infatti ci sono oltre 200 etnie e gruppi linguistici diversi. Furono gli esploratori portoghesi i primi europei ad arrivare sul territorio nel XV secolo e denominarono il delta del Wouri (uno dei più grandi fiume del paese) : “Rio dos Camarões” ( “il fiume dei gamberi” ) da cui deriva il nome Camerun.

 

A seguito del congresso di Berlino nel 1884, quando gli stati europei si riunirono per “dividersi” l’Africa, il territorio viene colonizzato dalla Germania che occuperà il paese fino alla fine del primo conflitto mondiale chiamata La Grande Guerra; con la sconfitta tedesca i territori africani da lei colonizzati vengono messi sotto tutela della SDN (Società Delle Nazioni : che diventerà ONU dopo la seconda guerra mondiale).

La SDN deciderà allora di conferire quella tutela, nel caso del Camerun, alla Francia ed all’Inghilterra e presto nascerà nel territorio un Camerun francese o francofono ed un Camerun inglese o anglofono. Questa divisione avrà delle ripercussioni che sono ancora visibili oggi… ma sicuramente ci tornerò dopo.

Alla fine del secondo conflitto mondiale, si crearono in tutta l’Africa diversi movimenti indipendentisti e si formarono i primi partiti politici; nel caso del Camerun, fu l’UPC : Unione Delle Popolazioni del Camerun che aveva come primo segretario generale Ruben Um Nyobè.

Nato nel 1913 a Song Mpeck, un piccolo villaggio situato non molto lontano dalla capitale Yaounde, Nyobè è uno dei pochi ad aver accesso alla scuola, infatti frequenta la scuola presbiteriana della parte francofona del paese. Alla fine dei suoi studi, inizia a lavorare come funzionario della pubblica amministrazione e, verso la fine dell’anno 1930 entra a far parte della “JeuCaFra” (Jeunesse Camerounaise Française e cioè Giovani Camerunesi Francesi),  organizzazione creata dall’amministrazione francese per combattere la propaganda nazista; successivamente, entrerà a far parte di un’associazione chiamata “Circolo di studio Marxista” fondata a Yaounde dall’istitutore e sindacalista francese Gaston Donnat che aveva come scopo di combattere contro “il nazismo, il razzismo e il colonialismo”.

A maggio del 1945, il Circolo di studio Marxista, (diventato poi Circolo di Studi Sociali e Sindacali) inizia ad orientarsi verso la creazione di “un movimento nazionale Camerunense con l’obiettivo dell’indipendenza “; diventato dunque sindacalista, milita per la parità salariale tra lavoratori bianchi e neri, per la fine delle discriminazioni e infine contro le relazioni di autorità tra l’amministrazione francese e la popolazione Camerunense.

Due eventi importanti spinsero Nyobè ed i suoi compagni a fondare poi un partito politico: il primo fu la repressione da parte delle autorità coloniali di una manifestazione organizzata dai sindacati a Douala (capitale economica del paese) a settembre 1945; il secondo fu la partecipazione dello stesso al congresso di Bamako in Mali dove fu creato il RDA  (Rassemblement Démocratique Africain) una federazione di partiti federali panafricanisti.

Parallelamente alla crescita sociale e politica di Um Nyobè, altri due uomini facevano il loro ingresso nella scena politica del paese, il primo, André Marie Mbida che diventerà il primo primo ministro del Camerun, ed il secondo, Ahmadou Ahidjo che diventerà il primo presidente del Paese. La grande differenza tra questi ultimi due e Um Nyobè è che loro erano disposti a collaborare con le autorità amministrative francesi durante e dopo l’indipendenza, mentre l’altro voleva una vera indipendenza  totale senza la Francia; questo portò la Francia a dichiarare fuori legge l’UPC e tutti  suoi membri il 13 luglio 1955.

Come conseguenza  Nyobè dovette nascondersi nei “maquis” (nome che deriva dal Movimento della Resistenza francese durante la seconda guerra mondiale; anche, membro di tale movimento, partigiano.) e in seguito verrà ucciso in circostanze poco chiare dall’esercito francese il 13 settembre 1958.   I suoi più fedeli vice, Felix Roland Moumie e Ernest Ouandié, prima saranno costretti all’esilio e poi verranno uccisi a loro volta, il primo come abbiamo visto prima per avvelenamento ed il secondo verrà fucilato in piazza  il 15 gennaio 1971 a Bafoussam, capitale della regione dell’ovest del paese.

Tornando dunque ai nostri due termini di prima, “Tontinard” e “Sardinard”, per il primo è abbastanza facile capire sia l’origine, sia il significato ma è un po’ più difficile capire il perché debba essere intesa in maniera peggiorativa; ma proviamo già con l’origine: “Tontinard” deriva in realtà da “tontine” (tontina) che secondo la definizione del dizionario d Repubblica è un “Antica forma di assicurazione sulla vita per cui i soci, mediante un iniziale contributo dello Stato, si costituivano una rendita vitalizia, tale che alla morte di uno di essi la sua parte veniva divisa tra i superstiti e alla morte di tutti i soci l’intero capitale passava allo Stato“. Ma secondo il sistema di microeconomia in vigore in molti paesi africani, le Tontine possono essere definite come un’associazione di persone che unite da un legame familiare, di amicizia, professionale o perché appartenenti alla stessa tribù o alla medesima comunità territoriale, mettono a disposizione del gruppo, reciprocamente e rotativamente, i propri risparmi secondo le regole prima stabilite. Nel caso particolare del Camerun, è un sistema che è stato usato durante la storia nella regione dell’ovest del paese; anche se bisogna riconoscere che oggi si è diffuso in tutto il paese. Quindi cercando di dare una definizione del termine “Tontinard”(e cercando di dare una connotazione negativa mentre in realtà una definizione precisa è molto difficile da trovare), dovrebbe essere una persona che mediante quel sistema cerca di farsi mantenere…… oppure vorrebbe significare una persona troppo attaccata ai soldi.

Per quanto riguarda il secondo termine:”Sardinard”, è abbastanza ovvio che deriva dalla “Sardina” ; ma torniamo un altro po’ indietro nella storia per capire meglio.

6 novembre 1982, il primo presidente del Camerun è costretto a dare le dimissioni (ufficialmente perché aveva un problema di salute); sale dunque al potere il suo vice Paul Biya, che non si muoverà più da lì fino ad oggi.

“Sardinard” deriva dal fatto che, durante le campagne elettorali, ai comizi del partito del presidente (RDPC), gli organizzatori usavano (e lo fanno ancora oggi) distribuire delle scatolette di sardine insieme a del pane (baguette) per incoraggiare le persone a votare per loro;  (quello che in Italia si chiamerebbe voto di scambio) perché se al cuore non si comanda, bisogna riconoscere che lo stomaco non scherza… Insomma un “Sardinard” sarebbe uno che usa solo la pancia durante le elezioni.

L’unica cosa che potrebbe essere considerata “positiva” in tutto questo, è che forse per la prima volta in un paese africano, la “divisione” tra il popolo non è di tipo etnico o religioso o neanche linguistico, ma è (quasi) ideologico.

Se questa cosa che si potrebbe chiamare “guerra ideologica ” tra “Tontinard” e “Sardinard” può essere considerata “positiva” in un continente dove la maggior parte dei conflitti sono sempre stati sia etnici sia religiosi, bisogna anche ricordare che anche in Camerun, dal 2017, è scoppiata quella che viene chiamata la “crisi anglofona”

Come anticipato prima, la messa sotto protettorato da parte della SDN del Camerun di due paesi linguisticamente ed anche culturalmente diversi (soprattutto nel modo di amministrare le colonie) ha creato un’ulteriore divergenza in un paese dove di divergenze ce c’erano già abbastanza; e se il 1 ottobre 1961 si festeggiò la riunificazione dei due Camerun (francofono ed anglofono) bisogna riconoscere che nei diversi territori, c’erano sempre delle divergenze non soltanto nel modo di amministrare, ma anche di governare. Divergenze che hanno portato ad un conflitto aperto tra il governo ed i secessionisti anglofoni causando la morte di centinaia di persone e lo spostamento di migliaia. Cosa che chi vorrà potrà approfondire nella seconda parte di questo saggi che troverete nella sezione Saggi di questo numero de La Macchina Sognante.

 

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Gaius Tsaamo: Nato nel 1986 a Douala. Arrivato in Italia nel 2008 per studiare medicina. appassionato di letteratura e di poesia; il suo primo libro è uscito nel 2013 con il titolo: “L’école de la vie” dalla casa editrice (On demand) Lulu. collabora con “Multiversi” e ha partecipato alla realizzazione di ” Sotto il cielo di Lampedusa 2- Nessun uomo è un’isola”.  Il suo primo romanzo in italiano “Maya, il mondo degli spiriti” è uscito nel 2015 per qudulibri.

 

Immagine di copertina: Foto di Aritra Sanyal.

 

 

 

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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