(Foto: dalla fotogallery di Nicoletta Lofoco)
Tra i denti
Io ti racconto e ti racconto
così il tempo passa,
e ti piace, perché poi c’è voglia
anche di questo,
di lasciarsi come squagliare
del gelo, come qualcosa di dolce
rappreso lì tra i denti.
Io lo so che il vento
le spore e altro e poi altro ancora trasporta.
Perché sono le possibilità
di terre, altre, e speranze
come funghi tra muschi
e sfagni e altro, altro, ancora.
Come quella luce che è bianca in te,
che è venuta lei fuori dal seme
di quel dolore che avevi sepolto
nel tuo cuore fatto latente
occulto come pietra.
Rosa
Perché poi tutto il rosa
se ne è andato sotto la pelle
a commemorare eventi del cuore,
i luoghi che abbiamo certo avuto
in una pompa di sangue e tessuti,
ed è ritmo costante.
Perché poi sono scesa a riva e ho visto
quella stessa pece che da bambina
mi si attaccava alla pelle dei piedi,
e non vi è dubbio che anche era quello
un posto tra la carne e il cuore.
Perché a volte capita anche questo,
ci si lascia scendere,
le maniglie del cervello slegate,
il delirio della gioia, il frastuono
come è di una essenza.
E anche tra le perle delle scelte,
sommersi come se fino alla bocca,
io serro le labbra
la testa
indietro non respiro
emergo
ed è il richiamo delle beccacce
alte sul mare dopo la pioggia
o il cigno di Socrate
ribelle pieno canta e canta ancora
ancora
vivo
vivo.
Impronta digitale
Al confine
l’impronta dell’indice
imprimere
l’aprirsi di un respiro
e una domanda del cervello
dal dentro
– diventano la stessa cosa.
Anche il dolore ha forma
come la pelle
si lacera
dal sangue guarisce dal centro,
dal dentro.
Gli eventi della vita
la testimonianza,
l’impronta segnata
sul corpo.
L’indice può tracciare
E nello stesso tempo
cancellare.
Litorale II
Prima di voltarci e tornare,
dammi la mano.
Tu sai gli scogli che girano
a nord
indovini case
imbiancate e tetti neri oltre
la bruma immagini la Scozia
oltre l’azzurro tra nuvole
di grecale.
E nel tuo palmo
pesi pensieri
sono linee tra le dita.
Da noi stessi proviene anche il tempo,
alture
dalle quali emergiamo.
Se prima di dare le spalle al mare
rimango in questo sfiorare
non ha altro da aggiungere l’amare.
Resistenza non binaria
Snodo
i vestiti e le croci dei pensieri
la gabbia
e il suo uccellino
che canta
il suo trillo
timoroso
snodo
perché è la pratica
di liberare
perché siamo nati
e
già allacciati
a
cause
e costumi
stili
e desideri
aspettare di essere
amati nella propria promozione
dichiarare senza ragionare
rimanere sulla linea
dritta
sigillare e impermeabilizzare
la mente
sentirsi bene
sorridere
credere nel padre
hai nella borsa
il mutuo
il lavoro i bambini
non pensare di cambiare
l’ordine
non hai il permesso di sporgerti senza margine
verso il disordine
snodo
in segreto
perché ci sono ali nel cielo
e le libellule nel sole
possono essere forme
lasciate andare
liberare
dalle mani
ogni giorno
per la gioia
di amare
diversamente
tra le tasche e le dita
snodo
l’imprevedibile
segreto
di alzarsi
come fa il pulviscolo
di fare il sentiero
come l’erba schiacciata
ma non più legata
io
poiché oggi io
le mani
giungo
e giuro
di slegare
me stessa
nonostante il costante allineamento
delle posate
previste al tavolo
nonostante
mi senta incapace
e anche deviante
nell’uso dei pronomi
per la mia persona
allarmante
nonostante
io vada all’altare non accompagnata
e reciti il silenzio il salmo
di snodare
e preparare il salto
ogni giorno
chiudere il vuoto
dove le linee si intersecano
i confini si mescolano
io tengo il codice segreto
per rompere la terra
con la penna.
Viviana Fiorentino. Scrittrice, traduttrice e attivista, vive in Irlanda. Autrice di: In giardino (Controluna Edizioni), Tra mostri ci si ama (Transeuropa Edizioni); in antologia ‘Writing Home: the New Irish poets’ (Dedalus Press, 2019); ‘Days of Clear Light – in Celebration of Salmon Poetry at 40’ (Salmon Poetry, 2020). Una sua silloge è pubblicata da Arcipelago Itaca nel 2018. Sue poesie, racconti e traduzioni compaiono su blog letterari (i.e Nazione Indiana, Modus Legendi, Poetarum Silva, Culturificio, Carteggi Letterari, Larosadipiu, Formicaleone, Poethead) e su riviste internazionali (Abridged; The Trumpet 9 – magazine di Poetry Ireland; Mantis 19 – giornale di poesia della Stanford University; Honest Ulsterman; The Blue Nib Brumaria, FourXFour Poetry Journal; Paris Lit Up). Le poesie di Viviana sono state premiate e segnalate ai premi: Arcipelago Itaca, Bologna in Lettere, Premio Letterario Nazionale Gianmario Lucini. È co-fondatrice delle iniziative di attivismo poetico Sky, You Are Too Big and Letters With Wings, e del blog Le Ortique. Dal 2020 facilita workshops di poesia per minoranze culturali (Quotidian Word of the Street). Ha scritto per la rivista «TerreLibere» sui temi della politica delle migrazioni nel Regno Unito.