Festival teatrale DDT (Diversi Dirompenti Teatri) Imola 14 maggio laboratori – 15 maggio spettacolo itinerante

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SABATO 14 MAGGIO 

Ore 9.30 – 19.00 – Salannunziata (Via F.lli Bandiera, 17)  Imola

 

WORKSHOP TEATRALE

 

DOMENICA 15 MAGGIO 

Ore 16.00 – 18.00 – 20.00 – Piazzale Giovanni dalle Bande Nere, 14, Imola

(itinerario in 4 diversi edifici)

SETTE PAIA DI SCARPE HO CONSUMATE…, atto unico (in molte azioni)

 

La settima edizione del festival DDT, è totalmente dedicata alla realizzazione di un progetto della Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna, che vede ad Imola il suo debutto e a Bologna, il 24 e 25 settembre, una replica con specifiche varianti, all’ex Ospedale degli Innocenti (“Bastardini”), in Via D’Azeglio.

 

DDT si realizza il 14 e il 15 maggio e prevede un workshop e uno spettacolo teatrale itinerante che vedrà in scena, contemporaneamente, 11 gruppi teatrali e un gruppo musicale della Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna. Dal punto di vista artistico una rara occasione, che si alimenta della vitalità, della vivacità sperimentale che caratterizza i gruppi teatrali attivi in molti ambiti del disagio sociale.

 

Sono quindi due le opportunità proposte dal festival, il workshop e l’azione teatrale itinerante: la prima prevista per il 14 maggio, la seconda il 15 maggio, in tre repliche.

L’intero progetto è denominato “Sette paia di scarpe ho consumate…” – con diretto riferimento a “Davanti San Guido”, di Giosuè Carducci, e alla citazione in essa contenuta della fiaba popolare “Il re porco” – e si propone come un “entrare nel vivo” delle visioni e delle pratiche del cosiddetto “teatro sociale”, che nella Città Metropolitana di Bologna diventa “teatro solidale”, in una Rete omonima promossa dall’Istituto G. Minguzzi alcuni anni fa.

 

L’idea del viaggio, della perseveranza, degli obiettivi che “valgono la pena”, ma anche l’atmosfera rarefatta però con rimandi profondi delle fiabe… Molte cose sono contenute in questo riferimento, e molte sono le suggestioni che hanno incantato i teatranti della Rete, motivandoli a una nuova e inedita “fatica”, quella della creazione collettiva di una “cosa-che-non-c’è”: un unico “spettacolo” che vede in scena decine di attori e alcuni musici, in un filo narrativo che si dipana attraverso otto diverse stazioni, teso tra la realtà e il sogno della realtà, in una esaltazione del ruolo sociale del teatro, probabilmente frainteso o in parte perduto, nel contemporaneo, “… il cui fine, agli inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere, diciamo, uno specchio alla natura; di mostrare alla virtù il suo volto, al vizio la sua immagine, e all’epoca stessa, alla sostanza del tempo, la loro forma e impronta.” (W. Shakespeare, Amleto, atto III, scena II).

 

Con il contributo di: Comune di Imola – Assessorato alla Cultura, Città Metropolitana – Istituto G. Minguzzi, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – Banca di Imola, Con.AMI.

Con il patrocinio scientifico del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna.

 

 

Dirompenti Teatri della Diversità)La partecipazione dell’Associazione ExtraVagantis al progetto consiste, oltre che nell’organizzazione del festival, nella gestione di una parte dell’azione teatrale itinerante “Sette paia di scarpe ho consumate…”, alla quale prendono parte alcuni tra i richiedenti asilo ospiti nel nostro territorio, secondo un progetto specifico presentato all’Amministrazione Comunale, in seguito ad un bando indetto dalla stessa.

 

 

 

 

SABATO 14 MAGGIO

Ore 9.30 – 19.00 – Salannunziata (Via F.lli Bandiera, 17)

 

WORKSHOP TEATRALE

 

 

Contesto

Proposto dalla Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna (www.teatrisolidali.it), all’interno della VII edizione del Festival “DDT – Diversi Dirompenti Teatri”, ideato e organizzato dall’Associazione ExtraVagantis.

Destinatari

Rivolto ad operatori teatrali e socio-sanitari, educatori, docenti, studenti universitari, aderenti ad associazioni di promozione sociale e di volontariato del territorio e a tutte le persone interessate.

Tempi, luogo, modi, contenuti

Workshop teorico-pratico, condotto da Riccardo Paccosi (Amorevole Compagnia Pneumatica), Marina Mazzolani e Adriano Dallea (ExtraVagantis), Mariagrazia Bazzicalupo (Magnifico Teatrino Errante), Guido Sodo (Medinsud), Nicola Bonazzi (Teatro dell’Argine), Mavi Gianni (Zoè Teatri); occasione di avvicinamento a diversificate metodologie, poetiche, percorsi di lavoro della Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna, esperienze teatrali accomunate dalla ricerca sui linguaggi del teatro, dalla sperimentazione delle valenze del teatro in laboratorio e delle ricadute della pratica teatrale sulle persone e sulla comunità.

Il workshop intende mostrare:

  1. come il teatro possa fornire strumenti per la relazione, anche in situazioni di disagio, come possa diventare occasione di espressione di temi ed emozioni che altrimenti potrebbero risultare inesprimibili, come nel teatro ci si possa riconoscere nella natura comune e nella diversità risultante dall’irripetibile unicità degli esseri umani, come nel teatro si possa giocare “per finta” la vita vera;
  2. la vivacità artistica in termini di innovazione, di sperimentazione sui linguaggi, di un teatro che diventa incontro, esperienza umana collettiva, e, pur scontando pregiudizi e spesso lontano dal pubblico degli abbonati, in realtà pienamente recupera ed esalta il valore e il ruolo sociale stesso del teatro “… il cui fine, agli inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere, diciamo, uno specchio alla natura; di mostrare alla virtù il suo volto, al vizio la sua immagine, e all’epoca stessa, alla sostanza del tempo, la loro forma e impronta.” (Shakespeare, Amleto, atto III, scena II).

Adesioni

Quota di partecipazione: Euro 20,00.

Minimo 8, massimo 30 partecipanti

Info e adesioni: Cell.: 3392294412 – Email: marinamazzolani@gmail.com

 

 

PROGRAMMA

 

Ore 9.30 – 11.15 ExtraVagantis: S-PROLOGO. A partire da frammenti drammaturgici, un dialogo teorico-pratico con i partecipanti, sull’utilità e il danno del teatro per la vita.

Amorevole Compagnia Pneumatica: BIOPOETICA. Dall’esperienza coi senza fissa dimora dei dormitori pubblici di Bologna e Parma, seminario-dimostrazione su tecniche e dispositivi atti a trasformare materiale autobiografico grezzo – frammento di bìos – in scrittura scenica. Le storie dei senza fissa dimora verranno presentate nella loro forma originale, passando poi a rivelare possibili percorsi di elaborazione poetica, nonché le tecniche – principalmente di teatro fisico – utilizzate per la formazione di interpreti non professionisti. Ad affiancare il regista vi saranno alcuni residenti del dormitiorio pubblico di Bologna.

Ore 11.30 – 12.30 Magnifico Teatrino Errante: PRE-ESSENZA. Introduzione ad una visione innovativa del teatro come integrazione e alla riscoperta del proprio essere umano; percorso, incentrato sulla PRESENZA, di ricerca su diversi livelli: musicale, verbale, poetico, performativo. In collaborazione con due attori disabili, storici della compagnia: Nura Besic e Christian Barbieri.

ore 12.30 – 13.00 Confronto

Pausa pranzo

Ore 15.00 – 17.00 Zoè Teatri: IMPROVVISARE È RESILIENZA. Improvvisare senza un canovaccio richiede alcuni ingredienti fondamentali: resilienza, collaborazione, struttura e flusso, spontaneità e accettazione. Esercizi dimostrativi dei 7 principi base di questa antica e moderna tecnica, per comprendere la stretta connessione tra questi ingredienti e il teatro di improvvisazione.

Medinsud: LA MUSICA COME MOTORE DELL’AZIONE TEATRALE: FUNZIONI E RAPPORTO COL DISAGIO SOCIALE. La musica svolge funzioni precise quando associata a immagini o a un’azione teatrale. Dall’analisi di quelle più importanti, si mostrerà come la musica possa sostenere l’azione teatrale e imprimendole una direzione e facendola percepire in modi differenti. Si rifletterà sul rapporto fra musica e disagio sociale, dai due diversi punti di vista della fruizione e dell’azione teatrale.

Ore 17.15 – 18.15

Teatro dell’Argine: IO SONO GLI ALTRI, GLI ALTRI SONO IO. Il teatro è per eccellenza una forma di condivisione ed empatia. Attraverso alcuni piccoli giochi utilizzati nei laboratori interculturali si possono attivare dinamiche di scambio che permettono di riconoscere nelle nostre esperienze quelle degli altri, in un comune terreno di dialogo e reciproca comprensione.

Ore 18.15 – 18.45 Confronto e consegna attestati

 

DOMENICA 15 MAGGIO

Ore 16.00 – 18.00 – 20.00Piazzale Giovanni dalle Bande Nere, 14

(itinerario in 4 diversi edifici)

SETTE PAIA DI SCARPE HO CONSUMATE…, atto unico (in molte azioni)

 

 

SETTE PAIA DI SCARPE HO CONSUMATE…

 

con la partecipazione di:

Amorevole Compagnia Pneumatica, ExtraVagantis

Fortemente, Gruppo di Lettura San Vitale,

Gruppo Elettrogeno, Il Campanile dei ragazzi,

Magnifico Teatrino Errante, Medinsud,

Teatro del Pratello, Teatro delle Temperie,

Tra un atto e l’altro, Zoè Teatri

 

INGRESSO LIBERO

 

Le rappresentazioni (ore 16, 18, 20) sono confermate anche in caso di pioggia

Prenotazione obbligatoria: massimo di 50 persone a replica

Info e prenotazioni: Cell.: 3392294412, Email: extravagantis.teatrointegrato@gmail.com

 

 

 

Le scarpe sono quelle del “cammina, cammina…” di fiabe che alludono ai lontani versi carducciani, consumate in viaggi d’iniziazione, in avventure con donatori magici e orridi mostri guardiani, in prove straordinarie… le scarpe sono quelle, sempre fuori misura, quando pure ci sono, dei migranti… le scarpe sono babbucce, infradito, scarpine di vetro, zoccoli, stivali dalle sette leghe, scarponi di soldati… le scarpe sono quelle in mucchi nei lager nazisti… sono quelle dei primi passi conservate nei cassetti… le scarpe dicono di noi, dei nostri cammini, faticosi o lievi, controvento, col vento in poppa, dritti o storti, delle nostre mete, reali o immaginate, dei nostri sogni, delle nostre ricerche, delle soste, delle nostre tenaci resistenze…

 

Queste ed altre suggestioni alimentano Sette paia di scarpe ho consumate…”, azione teatrale plurale, per pubblico itinerante. A realizzarla sono 11 diversi gruppi teatrali e un gruppo musicale appartenenti alla Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna (www.teatrisolidali.it): in un unico impianto drammaturgico, ma in una successione di performance, si mostrano le diverse poetiche, le differenti pratiche e regie di gruppi accomunati dal lavoro teatrale sui temi delle differenze, dell’inclusione e del disagio sociale. L’azione si sviluppa in un itinerario tra diverse stazioni teatrali, al chiuso e all’aperto, che il pubblico segue, accompagnato da attori e musici.

 

 

 

I GRUPPI

 

 

Amorevole Compagnia Pneumatica Nasce a Bologna nel ‘94, fondata dall’attore e regista Riccardo Paccosi, che si forma tra Modena e Bologna, in stage e seminari di esponenti del teatro di ricerca, tra i quali Matteo Belli, Claudio Morganti, Angela Malifitano, Romeo Castellucci e Pippo Delbono. L’obiettivo dell’ACP è costruire una forma di teatro che, pur tenendo conto dei paradigmi della sperimentazione e della ricerca, sappia essere fortemente popolare. Questo intento si traduce nell’utilizzo di numerosi riferimenti al fumetto e al cinema di genere e, soprattutto, in una decisa ibridazione fra comico e drammatico. A partire dal 2013, l’ACP realizza, a Bologna e a Parma, in partnership con la cooperativa Società Dolce, spettacoli caratterizzati dalla compresenza sulla scena di attori professionisti e persone senza fissa dimora.

 

 

ExtraVagantis Nasce il 10 dicembre 2008 (60° Carta Diritti Umanità) da un’esperienza di teatro integrato, tra persone in situazione di handicap e non, avviata dall’Ass. “La Giostra” Onlus nel 2001. Sensibile ai temi delle diversità, EV ricerca innovazione, nei modi e nelle forme, nella messa in scena, nell’incontro con il pubblico; propone il teatro come occasione di relazione, scambio, creazione di un’identità collettiva; progetta e sperimenta un teatro di forte impatto sociale, che si fa cantiere di sguardi critici e di proposte creative, di alternative visioni, per il presente e per il futuro.

In “Sette paia di scarpe ho consumate…” gli attori di ExtraVagantis (assieme ai musici di Medinsud), assumono il ruolo di accompagnatori del pubblico, teatralizzando i percorsi tra una stazione e l’altra – dove il pubblico incontrerà gli altri gruppi teatrali – puntualizzando, sempre teatralmente, contenuti, obiettivi, volontà, significati, in un gioco col pubblico leggermente profondo, o… profondamente leggero…

 

 

 

Fortemente Fondato nel 2015 dai volontari anziani della biblioteca del Centro Sociale Ancescao “Lunetta Gamberini” di Bologna, promuove letture ad alta voce, narrazioni animate, eventi teatrali ed attività per il mantenimento e l’esercizio della memoria alle persone anziane. Conducono le attività del gruppo: Romano Mignoli, Mara Condori e Marcello Camilli, attore diversamente abile di Bologna. Nel 2001 partecipa a un laboratorio integrato promosso da Vito Minoia (Teatro Aenigma) e Piero Ristagno (Associazione NEON), da cui nasce “Chissà se i pesci piangono”, con attori sordomuti del Teatro del Sole/E.N.S. Ente Nazionale Sordomuti e l’Ass. NEON di Catania: spettacolo-evento ispirato e dedicato a vita e opere di Danilo Dolci. L’esperienza con il Teatro Aenigma continua nel 2003-2004. Partecipa a laboratori e produzioni con: LENZ Teatro di Parma, Compagnia Vi-kap di Bologna di Anna Albertarelli, Magnifico Teatrino Errante. Dal 2005 al 2014 ha condotto laboratori per utenti diversamente abili seguiti dal Servizio USSI Disabili Adulti della ASL di Bologna Città.

In “Sette paia di scarpe ho consumate” insieme all’attrice Carlotta Grillini di Bologna ed in collaborazione con i gruppi Medinsud (musiche ed effetti sonori) ed ExtraVagantis, presenta la narrazione della favola “Il Ciabattino e gli elfi” dei Fratelli Grimm, sotto forma di “radiodramma dal vivo”, esperienza di teatrofavola.

 

 

Gruppo di lavoro formato da Teatro del Pratello, Gruppo Lettura san Vitale e Associazione Tra un Atto e l’Altro Nasce nel 2013 dall’esperienza della Rete dei teatri solidali e ha realizzato diverse attività comuni, in particolare in occasione della rassegna estiva PRATELLO Rassegna Teatro Musica. I tre gruppi operano sul territorio di Bologna e Provincia in contesti di fragilità sociale. In particolare:

Teatro del Pratello Cooperativa che realizza progetti di teatro soprattutto con adolescenti e giovani adulti in carico ai servizi giustizia minorile, sia all’interno dell’Istituto Penale Minorile che con ragazzi dell’Area Penale Esterna. Dal 2008, lavora con i detenuti adulti della Casa Circondariale di Bologna ed è socio fondatore del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna.

Tra un atto e l’altro Lavora in ambito teatrale formativo e sociale. Si occupa di produzioni teatrali, rassegne e direzioni artistiche. Opera con giovani e adolescenti anche con tematiche di genere.

– Gruppo lettura San Vitale  Svolge la sua attività nell’ambito della ricerca sul Teatro sociale, con la partecipazione di anziani e giovani con disabilità, con i quali si dedica anche allo studio e alla riproposizione della letteratura teatrale della nostra regione nei secoli dal Settecento al Novecento.

 

 

Gruppo Elettrogeno Nasce a Bologna nel settembre del 1999 e si occupa della diffusione dell’arte teatrale attraverso la produzione di spettacoli e manifestazioni quali festival e rassegne. Realizza inoltre, in collaborazione con Associazioni, Enti e Istituzioni, progetti artistici e azioni di sensibilizzazione su diversi temi sociali, rivolti a persone non vedenti e ipovedenti, studenti, attori, operatori dei vari enti e servizi in ambito educativo e sociale, persone che accedono alle Misure Alternative alla Detenzione e in genere a persone interessate. La compagnia pratica un teatro la cui peculiarità è di fare riferimento a una comunità di individui che partecipano attivamente a una narrazione condivisa, i cui attori sono “costruttori di ponti”.

In “Sette paia di scarpe ho consumate…” presenta un video, Edgefree town. Chi vede ha sempre un tetto sopra di sé, che sia un cielo azzurro o le nuvole o una notte stellata. Lo stesso accade a chi non vede quando il vento soffia tra gli alberi. Edgefree town, ispirato a Il dono oscuro di John Hull, è il gioco di tre bambine che immaginano una città libera dagli spigoli.

 

 

Il Campanile dei ragazzi Dal 2002, sotto la guida di Paolo Giuffrida e Tatiana Neri ha avviato un lavoro di ricerca e sperimentazione teatrale rivolto a far funzionare un collettivo di teatranti capace di accogliere e valorizzare le fragilità di molti suoi partecipanti: persone portatrici di disabilità cognitive, psichiche e comportamentali e altre con un vissuto di sofferenza e di difficoltà, in una condizione di marginalità sociale. L’esperienza del collettivo teatrale è stata un potentissimo strumento per rompere questa condizione, per una crescita personale e per acquisire competenze sociali risultate utilissime per migliorare la propria qualità di vita. La Compagnia è composta attualmente da 30 persone; ha curato la messa in scena di 20 lavori teatrali.

In “Sette paia di scarpe ho consumate…”, il Campanile dei ragazzi presenta “Colpevoli di viaggio”. Ad essere “colpevoli di Viaggio” sono tutti i migranti, coloro che nel nostro mondo segnato sempre più da profonde diseguaglianze, scappano dalla guerra, dalla fame, dalla sete, dalla povertà, dalle persecuzioni di ogni tipo. Con estrema semplicità, attraverso il nostro racconto, mettiamo a confronto una storia di emigrazione italiana, bolognese, della sua montagna, di alcuni decenni fa e una storia di recente immigrazione, di un giovane afghano approdato in un piccolo centro della nostra montagna. Con questo confronto, racconteremo la nostra Valle del Reno, come Terra di Migranti, dove la memoria, la nostalgia, il bisogno di solidarietà, e la scelta consapevole di saper essere accoglienti verso “chi ha consumate sette paia di scarpe” l’impasto possibile per una vita migliore, per tutti.

 

 

 

 

Magnifico Teatrino Errante è una compagnia teatrale di Bologna composta da attori disabili e non che lavora sia sul piano artistico, sia su quello dell’integrazione sociale. Il gruppo include attori con diverse abilità perché crede nella potenza della verità scenica che queste persone portano naturalmente sul palco. Il lavoro sulle differenze avviene in maniera spontanea e assume un ruolo fondamentale, insieme alla produzione artistica e alla formazione. Si forma nel 2011 con la partecipazione alla Par Tot Parata di Bologna con un laboratorio di teatro rivolto anche a persone disabili. Si apre ogni anno all’entrata di nuovi attori, attraverso un laboratorio permanete a cura di Valeria Nasci, attrice e regista del gruppo, con la collaborazione di insegnanti esterni, esperti in diversi campi artistici. MTE lavora sia sul piano artistico sia su quello dell’integrazione. Ha in repertorio diversi spettacoli con i quali ha partecipato a numerosi festival.

magnificoteatrino@gmail.com – www.magnificoteatrino.wordpress.com

Nella performance del Magnifico Teatrino per “Sette paia di scarpe ho consumate…” le scarpe si trasformano in “vasi-scarpa” e vengono riempite, simbolicamente e fisicamente, con delle piante. Perché quando si affronta un viaggio si cerca sempre di partire dalla propria realtà, dalla propria terra, per trovare luoghi di accoglienza dove piantare nuovi semi. In questa epoca di grande mobilità e di migrazioni forzate, MTE ha voluto porre l’attenzione sulla possibilità di scoprire e coltivare nuove vite, ovviamente partendo dall’esempio purtroppo attuale dei rifugiati, ma allargando il tema in generale alle esperienze di tutti.

 

 

Medinsud opera dal 2001 nell’ambito della musica, occupandosi delle affinità fra le musiche dei Paesi del Bacino Mediterraneo e del Sud del Mondo. Ha prodotto diverse realtà musicali, fra cui i Cantodiscanto, gruppo di world music attivo da oltre 25 anni, e collabora con diverse compagnie teatrali del territorio per curare la parte musicale degli spettacoli.

 

 

Teatro delle Temperie Associazione nata nel 2006 da Andrea Lupo e Margherita Zanardi, opera seguendo tre direttrici principali:

la produzione di spettacoli di prosa, di teatro ragazzi e di mise en-espace;

la promozione-organizzazione di rassegne ed eventi culturali tra cui i cartelloni del Teatro Calcara, spazio che ha in gestione dal 2006;

la didattica teatrale con oltre 800 allievi tra bambini e adulti di laboratori scolastici e non. Alla base di ogni scelta produttiva ed organizzativa cerca di porre sempre, al fianco e nel rispetto della propria poetica teatrale e ricerca espressiva, i reali bisogni culturali del territorio, valorizzando il teatro non solo come fine ma anche come mezzo prezioso ed efficace per far crescere una comunità nel rispetto delle diversità di cui è composta (generi, genesi, generazioni, culture e sensibilità).

In “Sette paia di scarpe ho consumate…” Andrea Lupo, con la partecipazione di David Sarnelli (fisarmonica), presenta un estratto dallo spettacolo “Il circo capovolto”, monologo in un atto liberamente ispirato al romanzo di Milena Magnani, regia Andrea Paolucci, nato, prima di tutto, dalla curiosità verso un popolo, quello Rom, che pur vivendo all’interno della nostra comunità, non ne ha mai veramente fatto parte e ha mantenuto nei secoli la propria identità pur mescolandosi e immergendosi in culture diverse, fra popoli differenti. Le differenze sono il vero filo rosso di questo monologo. Differenze come valori aggiunti e non come ostacoli, non come limiti invalicabili, non come pretesti per allontanarsi.

 

 

La Compagnia Zoè Teatri nasce nel 2007 con l’intento di portare azioni teatrali nei luoghi degli incontri. Lo fa attraverso spettacoli interattivi, coinvolgendo il pubblico nel gioco teatrale, ma anche attraverso spettacoli di teatro civile in cui la parola e la musica si confondono creando un universo poetico. La performance per “Sette paia di scarpe ho consumate…” è  in collaborazione  con Cesare Ferioli, produttore con lo pseudonimo di  Big Mojo e batterista dei Wu Ming Contingent.

Riguardo il macchinista

Marina Mazzolani

Marina Mazzolani Vive a Imola. Laureata in Architettura a Venezia, si occupa di teatro dal 1977. E’ attrice, regista, drammaturga, ideatrice e organizzatrice di eventi culturali, direttore artistico. Scrive poesie e altro. Progetta azioni e percorsi teatrali ed artistici con forti valenze sociali, come induttori di movimento (motus contra status quo). Collabora o partecipa a progetti di altri.

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