- Nero (etnicamente e visibilmente nero, circa 30 anni)
- Bianco (etnicamente e visibilmente caucasico, circa 38 anni)
- Cameriere (circa 20 anni)
- La signora (circa 50 anni)
Ristorante macrobiotico elegante. Il tavolo dei due protagonisti decentrato rispetto al palco – in avanti, indietro o lateralmente- dando una sensazione di squilibrio visivo e fonetico – rispetto la percezione uditiva del pubblico-. Si vede una cucina in cui le persone possono liberamente servirsi con dietro – piuttosto distante dai due protagonisti -la Signora che sistema i piatti. Lei è sempre in scena anche se di sfondo. L’unico che esce ed entra di scena è il Cameriere.
1 –Quindi mi sono detto che potevo restare ancora più tempo.
2- Si tratta di esperienze importanti.
1-Mi riferivo alla cucina.
2-E poi?
1-Sono rimasto. Non è proprio una scelta, è un po’ come se ad un certo punto avessi incominciato a sentire dentro la pancia. Proprio qui (si indica il ventre), è strano da spiegare.
2-Sei sempre così bizzarro.
1-Dici?
2-Anche quando non sembrerebbe, sì.
1-Sarà ‘sta pancia che muove tutto.
2-Però io i broccoli non li prenderei affatto.
1-Perché no?
2-Non si abbinano con le lenticchie, e poi hai preso anche le barbabietole.
1-(ridendo) Tu ti sei riempito il piatto di farro.
2- E zucchine, z u c c h i n e (ridendo)
1-Che hai fatto in tutto questo tempo?!
2-Sai che non lo so? voglio dire sono stato sempre impegnato. Il lavoro mi uccide, voglio scappare e vivere in un isola di nudisti.
1-Mi porti con te?
2-Se vuoi venire credo sia aperta a tutti.
1-Ti sei annoiato?
2-Sono stato proprio pieno di impegni, il bar, la sera in discoteca, e sai che Jhana è ancora qui quindi sono dovuto stare con lei.
1-Si è ripresa?
2-Non è la prima volta che lo fa, le ho detto che basterebbe mettere un preservativo se ha voglia di fare la vacca.
1-Sei stato un po’ duro.
2-Non sono Cristo e all’Ospedale ce l’ho portata io.
1-Come l’ha presa?
2-Il solito, mi ha dato ragione, si è presa da bere e mi ha detto che andava a dormire perché partiva per Maiorca, ma che cazzo ci trova la gente a Maiorca?
1-Il mare, il sole, corpi nudi, la testa libera da pensieri, droghe, un po’ di sesso spinto e sabbia.
2-Meglio Lanzarote.
1-Non so, a me piace.
2-Ecco. Tipo, invece di meditare potremmo andare a Lanzarote.
1-E stare nudi come su quella spiaggia ad ansimare al cielo la gioia.
2-Si insomma scoparci, che secondo me è meglio di ogni meditazione.
1-Ma tu dovresti provare.
2-A farmi scopare?
1-O a meditare.
2-Secondo me è semplice.
1-E’…
2-Come ti sembra ‘sto posto.
1-Un po’ affollato, ma piuttosto silenzioso.
2-Preferivi sederti là in fondo (Indica il bagno)?
1-Se il cibo non è il massimo, è una buona postazione.
2-Ti ho dato anche il posto di spalla, così vedi tutta la sala e nessuno ti vede … essere bizzarro (sorride allusivamente)
1-Che ne dici se faccio una cosa bizzarra qui, in mezzo alle tue gambe.
2-Dovresti provarci (inizia da qui una serialità sia dei gesti che delle parole, l’effetto di straniamento è dato dalla ripetizione esatta degli stessi gesti, del tono e della frase, a cui segue l’evoluzione dei gesti, del tono e della frase come in una comune conversazione tra due individui. Come se la ripetizione non fosse che dello spettatore e non dei personaggi in scena ).
1-Ma tu vuoi che lo faccia o no?
2-Dovresti provarci.
1-Ma tu vuoi che lo faccia o no?
2-Dovresti provarci.
3-Ecco qui il thé allo zenzero che ha chiesto signore (verso 1), e per lei acqua frizzante, senza ghiaccio (verso 2), serve altro?
1-Ma tu vuoi che lo faccia o no? (3 si allontana cortesemente)
2-Te allo zenzero (ride sarcastico)
1-Sembri abbronzato, secondo me sei stato un po’ in spiaggia.
2-Ho fatto il gatto sul balcone.
1-Cremato dal sole.
2-Una specie, fumavo e dormivo.
1-Crema solare?
2-Dodici, ho deciso di andarci piano.
1-E ti sono mancato?
2-Dodici, ho deciso di andarci piano.
1-Cremato dal sole.
2-Sono abituato.
1-Io ti pensavo.
2-Avevo molto lavoro, non avevo tempo neanche per farmi la crema facciale.
1-Avevo proprio un gran mal di pancia.
2-E mi sono messo la crema su tutto il corpo, la faccia, le spalle, le mani, l’inguine che è tutto arrossato, sulle gambe e poi sulla pancia.
1-Pensavo di fare l’amore con te.
3-Ecco il pane (portando un cestino)
2-Secondo me questo ha una cotta per te.
1-Chi?
2-Il cameriere, non vedi come ti guarda?
1-dici…?
2-Non fare il finto tonto, certo che ti guarda e anche a te non dispiace.
1-E’un bel ragazzo.
2-Cristo il pane, chi cazzo lo mangia il pane in un ristorante macrobiotico?
1-Non si deve mangiare?
2-Tu te la scoperesti una donna?
1-Se mi tirasse, volentieri.
2-Possiamo cambiare argomento?! Il pane, assurdo. Quello!
1-Poi lo sai che mi piacciono le persone gentili.
2-Sì, sì.
1-A me basta che uno sia gentile e mi si scioglie la pancia.
2-Quindi te lo mangi questo pane?
1-Un morso, appena
2-Per me sa di sbarbatino, non ho voglia di fare da nave scuola … ma è proprio il tuo tipo.
1-Pensavo di fare l’amore con te.
2-Qui fra le mie gambe?
1-Un morso, appena (Da un lento morso al pane, piangendo a lungo in silenzio. L’effetto che si vuole dare è di un pianto sincero e doloroso, ma che non è percepito dall’interlocutore. Anche qui sembra una visione acuta del pubblico dentro il personaggio piuttosto che qualcosa di visto dall’interlocutore)
2-Buono?
1-E’integrale
2-Fai assaggiare ‘ste lenticchie (infilando la forchetta nel suo piatto)
1-E hai fatto la festa?
2-Mica potevo farla senza di te, e poi ero impegnato.
1-Sei riuscito a trovare il tempo per leggere un po’?
2-Lo so, lo so, sono un mostro appena due pagine. Una sera però mi sono messo sul bancone, stavamo per chiudere e mi sono messo a cantare. Ero un po’ ubriaco, tu non c’eri, per fortuna c’era Jhana, Melchiorre. E ho cantato. Mica male, era tanto tempo che non lo facevo. Avevo la voce uguale al respiro. Poi sono caduto in terra senza equilibrio, come gli dei e gli stronzi.
1-Era il terzo giorno.
2-Quel giorno!
1-Era il terzo giorno.
2-Quel giorno!
1-Era il terzo giorno.
2-Quel giorno!
1-Era il terzo giorno.
3-Posso portare via?
2-Quel giorno!
1-Grazie.
2-E poi cosa avete di dessert?
3-Mia madre non vuole affatto che viva così lontano da casa, che perda tempo in una città quando potrei darle una mano, finire gli studi, starle vicino, seppellirla, lasciare che il suo pianto e le sue risa incontrino il mio volto, i mie occhi, le mie mani come una lenta fibrillazione che anziché riportarla alla vita la soffochi come il bacio di un amante. Non tornerò mai a casa (anche qui si ripete la stessa modalità dove, ciò che avviene in scena è sostanzialmente –una visione – un’intrusione del pubblico dentro l’intimità del personaggio)
1-Per me va bene, se è proprio della casa non deve essere male.
2-Ne porti due, tento anch’io ma senza panna.
1-Perché avevo incominciato ad avere mal di pancia.
2-Un giorno come un altro, però.
1-Mi spiace.
2-Ci sono abituato.
1-E ti ricordi Lanzarote?
2-La terra negra, arida, avida.
1-Quasi amara nel respiro.
2-Ti eri spogliato come un bambino, solo perché io l’avevo fatto ed ho incominciato a camminare su quella spiaggia di rocce e pietre piccole, taglienti. Mi seguivi come le stelle inseguono l’ombra: luccicando.
1-E il vento che era il respiro.
2-Tremavi come un bambino e esitavi col vento fra le cosce mentre io nudo ridevo di te.
1-E ti ho preso il pene fra le mani.
2-Quasi non volessi cadere.
1-Cercavo di farti ridere capitano, attaccato al tuo timone.
2-E ti sei piegato per farmi un pompino.
1-Vergine come la luna.
2-Ma no, saranno state le 15 del pomeriggio.
1-E scintillava il colore dei tuoi occhi, mentre mi alzavi la gamba.
2-Avevo proprio voglia di un pompino.
1-Ti sarebbe bastato questo?
2-No, questo era per saziare la tua fame di bambino negro, con forse troppo pudore.
1-E anch’io avevo un’erezione.
2- E le onde non lambivano, non riuscivano a entrare fra gli scogli, che secchi e appena sbavati di schiuma bianca, ansimavano come vecchi nel sonno.
1-Maledetta impotenza.
2-Ti sono venuto in faccia.
1-E il vento in poppa.
2-Ridevano fra sassi i pesci di tutti i colori.
1-Quanto eravamo lontani da casa.
2- Chi se ne frega, poi.
1-A me verrebbe voglia di leccare il piatto.
3- Ecco il dessert … ma, mi spiace dirvelo, non c’è molto tempo.
2-Che ore sono?
3-Sono quasi le 3.
1-State chiudendo?
3-La signora aspetta alla cassa
2-C’é tanta gente, qui e là ( indica il pubblico) non capisco perché questa fretta.
3- E’ solo il conto, poi chiudiamo.
1-Va bene.
2-Secondo me dovrebbero cambiare la carta da parati (Infilando il cucchiaio nel dessert)
1-E un giallo calmo.
2-Sempre a pensare alla tua pancia tu.
1-Mi fa male.
2-Ti ho detto di non mischiare le lenticchie con i broccoli.
1-Dovevi ripetermelo.
2-Sei un bambino, tu.
1-Dovevi ripetermelo.
2-Sei un bambino, tu.
1-Dovevi ripetermelo.
2-Sei un bambino, tu.
1-Dovevi ripetermelo.
2-Sei un bambino, tu.
1-Dovevi ripetermelo.
2-Sei un bambino, tu.
1-Dovevi ripetermelo.
3-Chi paga? (avvicinandosi con cortesia e imbarazzo. Esce senza aspettare la risposta)
2- Stretto stretto, forte forte, semplice e lungo fino al buco del culo si recide o si scioglie, cos’è?
1-Il cordone ombelicale.
2-Lo vedi sei bizzarro tu.
1-Non mi hai chiamato affatto.
2-Te l’ho detto, ero impegnato.
1-Sarà…
2-Però è buono questo dolce, vero? ( rivolto a 1 che annuisce)
1-Non hai un po’ di dolore per lei?
2-Jhana è una stronza, scopa come una vacca.
1-Rabbia? (intinge l’indice sul fondo vuoto del piatto da dessert e se lo porta alla bocca)
2-E’ lo stesso, lo sai.
1-Io però ti sono grato.
2-(battendo irritato il pugno, tre volte –in crescendo – sul tavolo) Non puoi lasciarmi così.
1-Io però ti sono grato (si alza e va via)
2-(battendo irritato il pugno, tre volte –in crescendo – sul tavolo) Non puoi lasciarmi così.
1-(voce fuori dalla scena digradando) Io però ti sono grato
2- ( batte i pugni in modo lento e ritmico, più volte)
4-(entrando lenta e togliendosi il grembiule) Sono 35 Euro, signore. Abbiamo chiuso le cucine, sparecchiato i tavoli, chiuso quasi tutte le saracinesche, il personale è andato e qui siamo rimasti io e lei. Carta di credito o contante?
2-Lo ha arredato lei questo posto?
4-Si, voglio dire abbiamo aperto da poco, c’è ancora molto da fare.
2-Si mangia bene.
4-Spero di sì.
2-Poi non mi aspettavo il dessert così buono, non ci potevo credere.
4-E però lo ha preso senza crema.
2-Secondo lei perché?
4-Non so, magari perché anche lei si è detto – in fondo – che così forse poteva restare ancora un po’ di tempo.
2- Si tratta di esperienze importanti.
4-Mi riferivo alla cucina.
2-E poi?
Fine
Reginaldo Cerolini 09-27-2013 Harlem
Tutte le foto sono dal sito di CineQuartiere.