Due poesie di Remah Boubou, trad. a cura di Sana Darghmouni

Così e basta

 

Suvvia,

alzati ora

e scrivi la tua poesia!

Sì così

Senza nessun desiderio

Esattamente come se

Assumessi un farmaco amaro!

O

ti appoggiassi ad un muro freddo!

Come se ti allenassi

A sollevare pesi in un pomeriggio d’estate!

L’avvenire… sta arrivando senza dubbio.

Folle…

Muggente come un toro furioso.

Accoglilo con tutto il tuo “teppismo” dei figli del rione

Arrotola il clangore delle parole vuote

Come calzino sporco

E

Buttale…

Sulla pupilla del suo cuore.

Brucia i verbi concavi fino ad ardere

E senza esitare

Pugnalalo quando gira il collo.

 

Annegalo nei mari che hanno saccheggiato il tuo tempo

E reso sordo.

Raccogli le ghiaie delle rovine che ti hanno ferito le ginocchia

E

Proprio tra le due cosce

Spara il tuo colpo.

Poi

Come tempesta

Innalzati da quella rabbia

Verso il sospiro dell’orgasmo

E da lì

Come freccia delle tenebre

Immergiti profondamente

In un’onda di argilla calda

E

Con entrambe le mani

Afferralo

Quello scoglio

Disubbidiente

La

tua

P

O

E

S

I

A

!

 

 

2

Ho visto “un porta carri” in cielo

Raccogliere preghiere smarrite

Riciclarle

Poi

Darcele in contrabbando

A condizione

Di rimanere

Dietro

La

P

A

R

E

T

E!

 

هكذا وفقط

هيا

قم الآن

!واكتب قصيدتك

نعم هكذا

 دون أي رغبة

تماما كما لو أنك

!تأخذ دواء مرا

أو

!تستند إلى حائط بارد

كما لو أنك

!تتدرب على رفع الأثقال في ظهيرة صيف

.القادم.. آتٍ لا محالة

..أحمق

.ويحمحم كثور هائج

 لاقه  بكل ما أوتيت من “زعرنة” أولاد الحي

 كور قرقعة الكلمات الفارغة

كجورب متسخ

و

…ارمها

.على بؤبؤ قلبه

اكو قامة الأفعال الجوفاء حتى التوهج

وبلا تردد

.اطعنه في التفاتة عنقه

اغرقه في البحور التي نهبت مداك و

.أصابتك بالطرش

لملم حصى الأطلال التي عقرت ركبتيك

و

بين الفخذين تماما

.سدد رميتك

ثم

كالنو

اطلع من وسط ذاك السعار

..إلى

شهقة الرهز

ومنها

…كسهم الظلام

غص عميقا

في لجة الطين الحار

و

بكلتا يديك

اقبض عليها

تلك الزلقة

العاقة

ق

ص

ي

د

ت

!.ك

2

رأيت “عربجيا” في السماء

يجمع الأدعية الضالة

يعيد تدويرها

ثم

يهربها لنا

شريطة بقائنا

خلف

ا

ل

ج

د

ا

!.ر

Remah

Remah Boubou, nata a Latakia in Siria. Lavora come ingegnere meccanico negli istituti di istruzione industriale. Ha pubblicato una raccolta di poesie intitolata “la mia mela e l’ho rubata” pubblicato dal ministero della cultura in Siria e una seconda raccolta “il mare cerca il suo azzurro”.

 

immagine in evidenza: Foto di Gin Angri.

Riguardo il macchinista

Sana Darghmouni

Sana Darghmouni, Dottore di ricerca in Letterature Comparate presso l'Università di Bologna, dove ha conseguito anche una laurea in lingue e letterature straniere. E' stata docente di lingua araba presso l'Università per Stranieri di Perugia ed è attualmente tutor didattico presso la scuola di Lingue e letterature, Traduzione e Interpretazione all'Università di Bologna.

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