Jacob Israel de Haan
(traduzione di Patrizia Filia. Quartine, Di Felice edizioni)
Partenza
Che un veloce veliero si chiami “Vlaardingen”
E giaccia disarmato nella corrente della Mosa.
È la Vita Desiderio o un Sogno?
Oh, Canto, che Sogno e Vita unisce di nuovo.
Gerusalemme
La voce di Gerusalemme: attraverso i giorni
Chiama Gerusalemme, attraverso le notti buie.
Come la Madre consola, quando i suoi figli si lagnano,
Così la Città delle Città consola il nostro lamento.
Londra
Ma la voce di Londra. Persa in voi
Ogni bella voce viene meno. Una bruta violenza.
Sopra il cielo, sotto la strada, le tracce
Lungo le quali la vita precipita nell’abisso.
Londra
Prima dello svanire dell’aurora
Il Destino mi spinge lungo la vostra Via.
Come i vostri tesori, tutte le vostre azioni
Senza beneficio.
Jacob Israël de Haan (1881-1924) è stato un romanziere,
poeta, giornalista e giurista ebreo-olandese. Quartine, un ampio volume di poesie
intime e pubblicato postumo, è la più conosciuta tra le sue
raccolte. Nel 1919 emigra in Palestina dove, il 30 giugno
1924, viene assassinato a Gerusalemme da un membro del
movimento di liberazione Hagana, che lo accusava di ostacolare
il sionismo e di collaborare con gli arabi. È il primo
omicidio politico nella Palestina ebraica ad attirare l’attenzione
mondiale. (dalla nota introduttiva di Quartine, Di Felice Edizioni)